Parole in libertà
RACCONTI |
In questa sezione potete consultare tutte le poesie pubblicate per argomento. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista delle poesie anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento. |
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Lista Racconti |
I capricci della scrittura Stanotte è una di quelle notti che non c’è modo di dormire. Quando capita, per evitare di svegliare la mia Jolanda che a differenza di me tra qualche ora dovrà uscire per andare al lavoro, scendo al piano di sotto. Sì, perché io faccio lo scrittore… l’ho desiderato tutta la vita.
La cucina è diventata il mio contesto: un caffè, e preparo accanto alla macchina da scrivere il vassoio con la fiasca e il gotto per l’acqua. Occhiali, carta e matite in abbondanza. Necessito prima di una sigaretta, e l’aria fresca sulla faccia. Il cielo annuncia forse pioggia, o solo calma. Rientro per il rituale: fermo su una pagina a penna blu il nome di un’amica per poi mettere il foglio dentro al lavandino, aprendo il rubinetto per far uscire giusto un filo d’acqua. E resto a guardare, mentre il foglio si consuma e cede l’inchiostro a un rigagnolo sulla mano con cui scrivo. Questa mia amica fa anche lei la scrittrice, e l’editore le ha chiesto una storia in poche righe dove entrando in scena il mento... (continua) Mirko D. Mastro 27/11/2021 - 12:37 commenti 4 - Numero letture:531
I MOSTRI BUONI “Dai nonno, raccontami un’altra storia!”, gridai una sera saltando sul divano dove Nonno Mario si stava godendo il dopo cena, mentre nonna Ida rassettava la piccola cucina.
Fuori, la valle si preparava ad accogliere il crepuscolo. Il sole giocava a nascondino tra le cime dei monti e disegnava l’ultima pennellata di rosso, mentre una brezza leggera scendeva dalle crode portando il profumo dei pini ed il suono di un campanone lontano. Nonno Mario sospirò e sorrise: per un nonno non è sempre facile vincere la concorrenza di quel diabolico elettrodomestico con il tubo catodico che ha cancellato il mito del narrare. “Va bene, questa sera ti voglio raccontare una storia accaduta tanti anni fa….”, rispose disegnando un enorme sorriso sul suo simpatico faccione. “Ma ci sono i mostri, nonno?”, chiesi incuriosito, “Beh, si, i protagonisti di questa storia sono proprio dei mostri, e, tanto per cominciare, uno di questi era un mostro meccanico, come quelli che si vedono ogni tanto nei... (continua) Paolo Guastone 18/11/2020 - 12:10 commenti 0 - Numero letture:706
I RAGAZZI DEL SOLE (prima parte) “E nel freddo inverno, si tenevano stretti – i Ragazzi del Sole.”
Passarono esattamente 10 anni perchè Pietro ritornasse a Riccione. Così tanto detestata nell'ultimo anno, quello del 2005, quando terminò le medie presso il suo noiosissimo paese natale, “Cantalò”, frazione di un altro paesino altrettanto noioso, nei pressi di Legnano, città storica alla periferia di Milano. Voleva diventare grande, avere nuove amicizie, grandi giri, ma solo nel 2015 si rese che nulla era poi così cambiato da quell'ultimo anno. Certo, sentiva aria di cambiamento – quella strana sensazione che si prova in pochissime occasioni nella vita, soprattutto durante l'infanzia e l'adolescenza, di solito corrispondente al profumo di quella parte di vita definita “viva”, e che purtroppo cessa con la maggiore età, quando si entra nel mondo del lavoro – ma mai avrebbe pensato che in 10 anni nulla sarebbe cambiato, perlomeno dentro di sé. Perchè il mondo era cambiato – e tanto, così anche la sua storica città balnea... (continua) Pietro Valli 03/04/2018 - 20:50 commenti 0 - Numero letture:1258
I RAGAZZI DEL SOLE (seconda parte) Inizio seconda parte -
Così, la Natura, sempre clemente col povero Pietro, gli fece incontrare uno dei ragazzi della Riviera Romagnola, la notte del suo compleanno, mentre girava a vuoto per le strade di Milano. Già prima aveva avuto un contatto con un loro conoscente, Giovanni, alle 6 di un sabato mattina di fine gennaio, chiedendo di loro. “Anthony fa il modello per -moda- lasciandosi fotografare sempre da Stella, fotografa e modella allo stesso tempo, la sorella del vero fotomodello, Nick, mentre Vince è più un imprenditore e gestisce insieme a me uno studio fotografico a Milano, oltre che fare anche lui il modello per la sua innata bellezza.” per poi perderlo definitivamente senza avere più risposta. Sempre sulle tracce e sempre solo, la notte del suo compleanno vide un gruppo di mezzi sbronzi per l'affascinante via della Spiga. All'inizio indifferente, puntò l'occhio e vide finalmente uno dei ragazzi che tanto aspettava di (ri-)vedere: “Ehi tu, aspetta un attimo – io mi ricordo t... (continua) Pietro Valli 08/04/2018 - 21:24 commenti 0 - Numero letture:1063
I RAGAZZI DEL SOLE (terza e ultima parte) Inizio terza parte -
Pietro venne comunque segnalato e la faccenda si concluse con 1 mese di arresti domiciliari e 1 mese di attività socialmente utili – Bel modo di incominciare l'estate, pensò Pietro, scoraggiato. Ma non fu totalmente perso: i Ragazzi, venuti a sapere quel che era successo da Dario, informato a sua volta da Andy e Matteo – della sua zona – partirono per Legnano alla ricerca del loro nuovo Amico. Nick, Vince, Anthony, Stella e Giovanni entrarono in città chiedendo di lui in giro per la piazza – dopo un paio d'ore era già in possesso dell'indirizzo, non da chi lo conosceva – anche se fingeva di non sapere – ma sotto minaccia dal municipio dove Pietro abitava, perchè non essendo parenti non potevano ottenere certe informazioni. Ma loro erano figli di famosissimi imprenditori, e giravano con belle mazzette che, se non venivano accettate, sarebbero stati costretti a passare a delle maniere ancor meno convenzionali senza farsi troppe menate. E così è stato, vedendo Vince... (continua) Pietro Valli 14/04/2018 - 00:59 commenti 0 - Numero letture:1182
Ieri il cielo aveva un dolore bellissimo Sarai allo scrittoio con uno di quei golfini senza le maniche sotto la giacca di velluto marrone, a scrivere e guardarmi fare la piega al cielo e sistemarti il cuscino.
Coi tuoi capelli bianchi e ancora la freschezza dei trent’anni. Giurerei di averti visto, nell’abbaio della tua Minù da quella piega, farti sagoma accanto a me sulla panchina dove la ciclabile accompagna il marciapiede tra le acacie d’autunno. L’animale ti sedeva sui ginocchi, due gocce di rugiada pendevano dai tuoi occhi alidi e la luce flebile del lampione lumeggiò su due lacrime allo stagno aggrappate al petalo d’una ninfea laconica che le adagiò nell’intimità d’una polla. Ascoltavo il tuo cuore rallentare. Povero carillon che da tutta la vita te ne sei stato lì riguardoso dentro al petto, caro vecchio amico che sul volto di un bimbetto abbiamo visto assieme la meraviglia nel tener sul dorso della mano una bolla di sapone… nessuno questa volta tirerà la cordicella. Neppure io potrò. Chiudi gli occhi ora, solo ... (continua) Mirko D. Mastro 14/10/2024 - 06:32 commenti 7 - Numero letture:230
Il Batavo Attraversava la piazza: non mi sembrava cambiato.
Magro come lo avevo conosciuto quando da ragazzetto frequentava l'istituto per geometri. La chitarra era la sua altra passione, perlomeno sembrava così nei primissimi anni novanta. Poche parole scambiate però mi hanno fatto capire quanto poco invidiabile considerasse lui, la sua vita che sembrava piana, ma aveva scoperto quanto giocasse d'azzardo. Glauco Ballantini 10/02/2016 - 08:29 commenti 14 - Numero letture:1407
Il bruco e la farfalla. In un giardino color smeraldo , vivevano varie specie di insetti e di animali.
I più curiosi ,però, furono un bruco verde bottiglia con zampette arancioni con una macchiolina nera sul piede sinistro e una farfalla , con due ali grandi blu notte con due cerchi gialli ai lati di ognuna ed al centro di questi cerchi , erano situati due puntine nere, che quando congiungeva le due ali formavano due occhi . Un giorno il bruco mangiucchiava una foglia verde di una bella di notte, mentre la farfalla era su un girasole appoggiata . Incuriosita da quel insetto verde bottiglia gli domandò :” hey tu ! “, il bruco non rispose, “ heyyy tuuu !!” insistette la farfalla, ma senza avere alcuna risposta. Così stanca cerco di volare più vicino all' animaletto verde, si posò a lato e l osservava, fin quando ad un certo punto il bruco sentendosi osservato si gira e la guardò con due occhi neri , che sembravano dei buchi profondi. La farfalla lo fissò, ed ad un tratto gli disse :”hey tu ! cosa fa... (continua) esse landol 03/09/2014 - 00:18 commenti 3 - Numero letture:1715
Il conto da pagare Sono caduto dentro a una bottiglia, nel vuoto del tempo dove resti ad aspettare chi vorresti accanto. In quel nulla che ti soffoca dall’interno senza farti troppo male mi accoccolo alla sera, e quella mi scalda e mi consola e mi accoglie come fa la tristezza. Le luci dei pescherecci mi fanno stanchi gli occhi, il rumore sordo delle onde mi culla. Mi appoggio al fondo e appanno il vetro.
Le onde fanno un po’ da mamma, mi ci lascio cullare. Poi arriva quell’istante in cui il dolore si sfinisce in una curva di dolcezza. Mi sento sfilare, e solo per un momento provo fastidio. A distendermi sono le mani di lei, con cura. E con la stessa cura mi posa sullo studiolo. Indossa gli occhiali da lettura e un sottile sorriso curioso. Quel sorriso che culla le parole mai dette… “Ti scrivo da un abbaino sul mare fulvo che porta i miei pensieri con sé sulle onde nel grano. E la mente va alle infinite volte in cui abbiamo parlato di poesia seguendo la scia di un aeroplano in cieli distanti col d... (continua) Mirko D. Mastro 10/05/2021 - 05:30 commenti 8 - Numero letture:792
Opera non ancora approvata!
01/01/1970 - 01:00 commenti - Numero letture:
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