RACCONTI |
In questa sezione potete consultare tutte le poesie pubblicate per argomento. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista delle poesie anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento. |
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Lista Racconti |
IL MIO VIAGGIO In questi ultimi dieci anni ho intrapreso un viaggio che mi ha cambiato profondamente facendomi tirare fuori da dentro lo stomaco e la mente quello che realmente avrei voluto essere , un viaggio che avrei dovuto intraprendere molto tempo prima ma mi mancava la forza.
Un viaggio che mi ha portato a conoscere persone , ad avere nuove amicizie , provare nuove sensazioni che non ero mai riuscito a tirare fuori da dentro di me e altre cose che mi hanno arricchito molto. L’inizio del viaggio molto è dovuto allo sport che pratico e a quello che sono riuscito a raggiungere , dandomi un po’ di quella sicurezza interiore che mi mancava e vedere lo sguardo di certe persone che mi hanno considerato per un vita una persona sbagliata vedere che un po’ gli rodeva dentro …..gli rodeva dentro vedere quello che riuscivo a fare. E qui in questo ambiente ho iniziato a trovare le prime belle e profonde amicizie che forse e direi senza forse mi hanno dato molto di più che raggiungere un traguardo di ... (continua) ![]() ![]() ![]()
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il nano Solitudine e silenzio mi avvolgono ormai.
La solitudine è costante anche se c'è gente intorno e il silenzio cala la sera quando rientro. Accendo il condizionatore che mi fa compagnia e il televisore, ma non sono più capace di guardare, di leggere un libro o anche solo quella semplice guida Lonely Planet della Val D'Aosta . Succede così. Ma non me ne accorgo. Dentro la mia testa qualcuno parla sempre. Parla quando lavoro, parla quando parlo, parla quando la tv è accesa, il libro aperto e quando ascolto un amico, sempre che si possa ancora definirlo ascolto. Declino gli inviti a cena, li accolgo in prima istanza ma all'avvicinarsi dell'orario pianificato, quando arriva il bivio dell'imprevisto: quell'orario che corrisponde pressappoco a 9 ore prima, spero in una scusa dall'una o dall'altra parte. Alle volte sono fortunato: mi arriva il messaggio e gioisco nel poter ritagliarmi spazio senza aver dovuto trovare il modo di declinare. Non penso alle donne, non penso alle cose belle, ... (continua) ![]() ![]() ![]()
Il negozio di casalinghi - Parte 1 di 2 Era l’estate del duemila, quando provvidi con tutte le mie forze nel cercarmi un lavoretto estivo.
A sedici anni a differenza dei miei compagni di scuola che amavano spendere l’intera estate solo ed esclusivamente all’insegna del cazzeggio più totale, mi misi in testa di darmi seriamente da fare, guadagnarmi dei soldi ed essere più indipendente poiché le diecimila lire settimanali del babbo non le ritenevo più sufficienti e di conseguenza desideravo incrementare le entrate. Da precisare la totale assenza di vizi o di altro tra cui per esempio non fumavo e non c’era uno scooter o una fidanzatina da “mantenere”, si insomma, non avevo urgenti esigenze, ma perlomeno se il mio obbiettivo fosse andato a buon fine, mi sarei potuto passare degli sfizi in più, come la pizza del fine settimana, l’acquisto di fumetti, videogames per il PC e film in DVD, oppure denaro che avrei speso per il vestiario. Una grande e reale forza di volontà, del resto in quel periodo uno dei miei aforismi predilett... (continua) ![]() ![]() ![]()
Il negozio di casalinghi - Parte 2 di 2 Fondamentalmente il lavoro mi piaceva, la mia mansione era quella di magazziniere/commesso, un impiego dove mi spremettero come un limone, e da semplice lavoretto estivo di cui mi ero inizialmente programmato, ci rimasi per quatto tediosi anni, con estati, periodi natalizi e pasquali a tempo pieno, mentre come già detto, per il resto dell’anno a causa della scuola, andavo solo i pomeriggi e la sera benché stanco, studiavo fino a quasi la mezzanotte.
Vita sociale pari quasi a zero e le domeniche e i festivi non avevo neanche la forza di alzarmi dal letto. A stento in estate andavo un paio di volte al mare con la mia famiglia o qualche uscita serale con Ernesto, uno dei miei compagni di scuola ed alcune rarissime pizzate con altri due miei amici, che col tempo ci perdemmo di vista. D’altro canto si sa, le amicizie vanno coltivate e si precluse anche la possibilità di frequentare una ragazza di cui mi stavo per innamorare e a peggiorare ulteriormente le cose, il fatto che ero sprovvist... (continua) ![]() ![]() ![]()
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Il nostro Segreto Eravamo arrivati alla stazione ferroviaria di Antignano da via della Salute, proprio di fronte ad essa, dopo aver fatto un giro fino al Miramare, dove finiva il paese.
Attraversai di corsa il piccolo spiazzo prospiciente alla stazione per essere il primo ad attraversare i binari, lasciandomi alle spalle la scuola elementare, la casetta di servizio delle ferrovie, mio nonno e mio fratello. Passata la piccolissima sala di attesa, attraversai i binari; ero già oltre il primo, quando, girandomi alla mia destra, scorsi il treno, d’improvviso che arrivava dalla curva del Miramare per oltrepassare la stazione. Non si sarebbe fermato, né avrebbe rallentato, non era un treno accelerato, come si diceva al tempo dei treni che fermavano a ogni stazione, ma procedeva speditamente. Inclinato, nell’affrontare la curva, sembrava ancora più veloce; le canne che costeggiavano la ferrovia erano sconvolte da suo transito più di quanto non lo fossero per il libeccio che picchiava forte. ![]() ![]() ![]()
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