RACCONTI |
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In questa sezione potete consultare tutte le poesie pubblicate per argomento. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista delle poesie anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento. |
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Lista Racconti |
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Opera non ancora approvata!
01/01/1970 - 01:00 commenti - Numero letture:
Opera non ancora approvata!
01/01/1970 - 01:00 commenti - Numero letture:
La filosofia (amore del sapere) in due parole La superstizione (cieca religio, Lucrezio) è il buio dell'ignoranza, la fede (eccelsa cultura, Maiello) è la luce della conoscenza.
Con la cultura filosofica, grazie al pensiero di Aristotele, all'amore di Platone e alla coscienza di Socrate, si vive alla luce dell'anima! Pensiero (membrana), amore (citoplasma) e coscienza (nucleo) rappresentano, infatti, le componenti della cellula primordiale o spirituale. E con “la coscienza dell'amore nella mente” o “pensier dell'amor nel subconscio” la vita non sarà più presa con filosofia ma andrà intesa con la filosofia. Lungo il percorso neuropsichico: -NEURONE (surrogato materiale) l'umanità completa, pertanto, il suo ciclo evolutivo (antropogenesi) con la trasformazione spirituale della mente (materia grigia raffinata) in anima (luce del pensiero, mente illuminata) dopo la selezione naturale di Darwin e l'evoluzione comportamentale di Paul Ma... (continua) Francesco Andrea Maiello 01/01/2020 - 21:28 commenti 0 - Numero letture:961
La finestra della solitudine La solitudine è uno strano concetto, ripeto tra me e me, mentre arranco sulle pendici della montagna.
Risalgo il bosco di faggi e pini, senza seguire un sentiero, tagliando dritto per la vegetazione intricata, verso la roccia nuda delle vette. Desideravo tanto questa solitudine! La solitudine… da cosa? Mi fa eco un pensiero profondo: Nemmeno nel bosco si è soli, almeno fino a quando circolano nella testa tutte le cose dalle quali sto fuggendo. Il bosco è un vero amico! Non ti fa domande, ti offre una mano e ti consiglia sempre, mostrandoti l’essenza delle cose. Non sono solo nel bosco, ma forse non si è mai soli davvero e la vera solitudine non esiste. Forse, quella vera, deve somigliare alla morte, e a volte si muore… drammaticamente, proprio nella più nera solitudine. E tu… parete rocciosa, fredda e indifferente, sulla quale mi appiattisco cercando appigli insicuri, che cosa mi dici? Francesco Gentile 04/10/2016 - 12:08 commenti 19 - Numero letture:1595
Opera non ancora approvata!
01/01/1970 - 01:00 commenti - Numero letture:
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01/01/1970 - 01:00 commenti - Numero letture:
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01/01/1970 - 01:00 commenti - Numero letture:
LA GITA di Enio 2 Ora mi accingo a raccontar la vita
e voglio farlo senza esitazione cominciando da questo paragone: pensiamo di partir per una gita... Si parte. Della vita sei al principio e già ti danno un nome in municipio. Quella è la prima grossa fregatura E così, fino dai tuoi giorni verdi Quello è l’inizio di una strada breve. Ma il tempo passa e va! L’istituzione enio2 orsuni 31/08/2017 - 10:53 commenti 6 - Numero letture:1337
La giusta dimensione della vita (Dello stesso autore: Tratto dal libro “Filastrocche magiche e disincantate con dipinti e personaggi d’autore”. Ediz. Youcanprint self publishing. Settembre 2015)
Io non so davvero qual’è, cos’è la giusta dimensione della vita. Non lo so proprio cos’è la giusta dimensione della vita. Non mi è arrivato nemmeno un raggio della sua luce. Se ha un fine, se è iniziata o ancora deve cominciare, Se alberga nell’oscillazione monotona di un orologio con suo tic tac. Se è soltanto una cometa che sta lontano e mai s’afferra. Vincenzo Scuderi 14/07/2017 - 08:38 commenti 2 - Numero letture:1217
La leggerezza della notte Scorreva il pollice sul tavolo di ciliegio disegnando curve, meandri, immaginarie salite con immediate discese; non lo aveva mai osservato, e quei minuscoli buchi facevano pensare che all'origine ci fosse davvero un albero, forte, di duro legno, scalfito appena.
Nella sala d'aspetto il tavolo attirava l'attenzione, non c'era su di esso un giornale, una lampada, niente di aggiunto, era lì sistemato lungo la parete, Valeria si metteva in piedi di fronte ad esso e vi appoggiava la pancia; diventava sempre più sporgente e ogni volta occupava uno spazio in più di quella precedente, immaginava che tipo di ciliegio fosse stato e se fosse vissuto in qualche regione di quella Spagna che lei aveva imparato a conoscere negli ultimi quattro anni. Da mesi il bambino si muoveva in modo indiscutibile, prima era come un leggero battito di ali di farfalla dall'ombelico al pube, successivamente era un movimento più deciso, materiale; Valeria lo seguiva con il pollice che faceva scorrere sulla pancia c... (continua) Grazia Giuliani 02/04/2017 - 17:42 commenti 5 - Numero letture:1494
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