RACCONTI

     
 

In questa sezione potete consultare tutti i racconti pubblicati da ogni singolo autore. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista dei racconti anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento.

Buona lettura

 
     



Autore

     
 



Nessuno riderà

Ho da poco finito di leggere "Amori ridicoli" di Kundera. Il libro, che poi non sarebbe altro che una raccolta di racconti, mi lascia un senso di dolcezza che mano a mano svanisce depositando un retrogusto amaro, o è il contrario? Il racconto "Nessuno riderà" è il più incisivo, quello che rimane più a lungo.


In fondo, il tema è quello dell'ineluttabilità del destino. Davvero siamo delle marionette nelle mani di qualcosa d'ineluttabile? Allora perchè vivere? Perchè sognare e lottare per qualcosa? Una mano invisibile ci smuove e ci conduce a suo piacimento, nell'Olimpo o nella melma più schifosa.


Che succede quando ci ritroviamo nella melma più schifosa? Come può l'uomo ribellarsi a tanto schifo? Non fare nulla e attendere di essere completamente imbrattati di fango o ribellarsi, agitarsi, urlare, tentare, ridicolizzarsi... Mi attrae molto la prima opzione, non fare nulla, esorcizzare il fango, la solitudine, il tradimento, l'ingiuria, la morte, la falsità... (continua)


Vincent Corbo 19/06/2016 - 08:10
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L'infarto

Ho 48 anni, non ho mai fumato, non bevo alcolici, non sono diabetico e non ho il colesterolo alto. Verso la metà di aprile ho avuto un innalzamento momentaneo della pressione che mi ha fatto preoccupare ma non più di tanto. Il 23 aprile scorso stavo pranzando ed ero solo in casa. Il dolore al petto si presenta all'inizio simile a un peso, un'oppressione. Dopo dieci minuti sono già pallido come un cencio. Che faccio? Chiamo o non chiamo il 118? Che figura ci faccio se non è nulla? Si metteranno a ridere, mi faranno una bella romanzina che non si chiama l'ambulanza se non è una cosa seria. L'oppressione nel frattempo aumenta e rischio di perdere i sensi. Trovo le forze di chiamare e preparo in una tasca la tessera sanitaria, le chiavi di casa e gli altri documenti. Quando i sanitari arrivano, già capiscono la situazione e mi consigliano di stendermi sulla barella. Giunti al pronto soccorso, dopo l'ECG già si parla di infarto laterale e mi preparano per l'angioplastica. La mia paura è all... (continua)

Vincent Corbo 05/05/2015 - 07:46
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Morire nell'anonimato

Ci sono uomini, donne e bambini che muoiono quotidianamente nell'anonimato, in seguito ad un'operazione al cuore o dopo un incidente. Altri, eroi o illuminati dalla televisione, restano per settimane, mesi e anni a galleggiare sui giornali e dei quali viene anche scritta la biografia, riveduta e corretta.


Un'operazione per la sostituzione di una valvola cardiaca diventa un evento mediatico da seguire con ansia e preoccupazione, l'ospedale in questione, per molti giorni sarà il centro del mondo dal quale si dipaneranno notizie più o meno incoraggianti, il medico sarà la bocca della verità, i giornalisti penderanno dalle sue labbra.


Morire nell'anonimato è un'altra cosa: nessun giornalista, nessuna foto, nessun andirivieni o appostamento all'ospedale. Ci saranno solo medici sgarbati e infermieri incompetenti, tristezza e desolazione. Quanti migranti muoiono quasi ogni giorno inghiottiti dai flutti del Mediterraneo? Pensate che qualcuno ricorderà i loro nomi, le loro speranze,... (continua)


Vincent Corbo 18/06/2016 - 08:03
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Non come Vitangelo

M'è successo veramente. Non è una storia inventata. Qualche volta, come tutti, mi guardo allo specchio. Per radermi, per pettinarmi, per vedere i classici e inequivocabili segni del tempo che passa. L'altro ieri notai sulla fronte dei solchi in un punto sulla sinistra che non c'erano mai stati.

Preoccupatissimo, cominciai a stare male, in ansia. Chissà quale raro e terribile malanno! Era come se la carne sottostante se ne fosse andata a fare un giro in montagna: chi l'ha visto? Era una cosa totalmente nuova e spiazzante, quei sochi si stavano materializzando in quel preciso momento sotto i miei occhi allibiti.

Poi, con l'ansia alle stelle, mi venne una genialata, andai a controllare la fototessera che avevo fatto due anni prima per il rinnovo della patente. Le mani mi tremavano, la realtà stava avvolta da una fitta nebbia, finchè non li vidi... i solchi stavano lì, sulla fronte in bella vista. Guardai uno, due, tre volte prima di convincermi. Probabilmente, si trattava di una ... (continua)


Vincent Corbo 12/06/2017 - 08:17
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Eternità pulsante

Non esiste solo un tempo, ma miliardi. Uno per ogni essere vivente, uno per ogni pietra. Nella solitudine è più facile andare a scandagliare nel proprio tempo. Anche la poesia è un frammento del proprio tempo, come le gocce di sudore e i sogni.

Quando siamo insieme agli altri il nostro tempo interagisce con quello di chi ci sta intorno, creando delle interferenze, e così tutto diviene più difficile. Lo stordimento ne sarà una delle conseguenze, a volte avviene "la perdita del proprio tempo" perchè gli altri lo hanno influenzato.
Ogni secondo è prezioso e inutile, tutto dipende da noi far sì che non venga sprecato, anche un pensiero può comprendere l'eternità la quale rappresenta il fine ultimo del nostro tempo personale.

Vivere intensamente non significa fare bungee jumping, ma imparare a riconoscere il nostro orologio interiore, ascoltarne il tic tac, spianare la strada alle rughe e ai ricordi, trovare il velluto nel vecchio che avanza, accettare il dolore come fo... (continua)


Vincent Corbo 06/11/2016 - 09:58
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