RACCONTI

     
 

In questa sezione potete consultare tutti i racconti pubblicati da ogni singolo autore. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista dei racconti anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento.

Buona lettura

 
     



Autore

     
 



I maglioni

Quando avevo nove anni, ricordo che il giorno di Natale, a pranzo dai miei zii nella casa di campagna, mia nonna materna, anziché comprarmi un paio di scarpe come solitamente faceva ogni anno, mi regalò quattro maglioni sintetici che detestai fin da subito. Esternai la mia delusione in maniera evidente, ripiegando quindi con ruffianeria sui miei nonni paterni, anch'essi invitati in quell'occasione, dal momento che mi riempirono di giocattoli e di dolci.
Sia mia nonna materna che mia madre rimasero costernate, ma mi chiesero comunque di indossare ad uno ad uno quei capi, forse pure con l'intenzione di darmi l'occasione di rivalutarli. Fondamentalmente quei maglioni erano tutti uguali, cambiava soltanto il colore, oltre a ciò, nonostante le misure risultassero giuste, non sembravano tenere al caldo. Proposi allora con insolenza di darli in dono a uno dei miei cuginetti lì presenti.
«Guarda che ti stanno bene!» esclamò mia madre infastidita. 
«Sti maglioni sono 'na merda! Che palle!» d... (continua)

Giuseppe Scilipoti 09/05/2019 - 08:52
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Messaggio in bottiglietta

Ho appena finito di scrivere su un foglietto di carta. Non l'ho piegato accuratamente, ma vabbè, infilo lo stesso il messaggio dentro questa bottiglietta bassa e tozza che mi appresto a sigillare con un tappo di sughero.
Mi trovo in riva e alla deriva, nell'eventualità in cui l'SOS dovesse essere raccolto da un'anima pia, magari potrebbe trarmi in salvo.
Un gabbiano volteggia libero e spensierato, sembra prendermi per il culo per via del suo continuo garrire. Volgo lo sguardo verso il mare e, ringhiando rabbiosamente, scaglio la bottiglietta quadrata il più lontano possibile. Merda! Ho fatto fiasco col fiaschetto in quanto si è schiantato contro uno scoglio. 
Faccio spallucce e, barcollando un po', mi avvio verso casa, giungendo inoltre alla seguente conclusione: se il lancio fosse andato a buon fine, chi avrebbe “pescato” quella bottiglietta di whisky, probabilmente non sarebbe stato in grado di comprendere la nota, infatti, ubriaco come sono, chissà cosa minchia avevo scribacchia... (continua)

Giuseppe Scilipoti 19/05/2019 - 12:35
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Dalla finestra

In una fredda e ventosa mattina, un uomo, sospirando malinconicamente, scrutava fuori dalla finestra.
Quando il vento si placò, apparve un sole potente quanto fulgido che irradiò il giardino, rendendo l'esterno suggestivo e incantevole. Caterina era lì che passeggiava in quella paradisiaca area verde a godersi la piacevolissima giornata.
«Diego!» lo chiamò lei con dolcezza, allungando la mano per invitarlo a uscire e a raggiungerla.
La sfolgorante mattinata durò poco poiché iniziò a piovere copiosamente. Caterina, incurante, si mise a ballare leggiadra come una farfalla. 
«Dai, vieni. Cosa stai aspettando?» lo esortò ancora con un maggiore coinvolgimento. 
Diego sorrise, ma una straziante fitta al cuore e il gomito dolorante incatenato a un anello di metallo attaccato al muro, lo ripiombarono nell'amara realtà. 
In un rapido flashback rivisse nuovamente gli eventi di quella tragica domenica: il rifiuto di Caterina, la cocente delusione, un grosso sasso con il quale le aveva frac... (continua)

Giuseppe Scilipoti 24/05/2019 - 15:22
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Il ladro

Olé, la piazzo qui, così la lego come si deve. La vecchia, digrignando i denti marci al mio indirizzo, si mette a gridare più volte "Al ladro! Al ladro!" con quanto fiato ha in quel corpo da prugna secca. Mi chino e da sotto il letto della megera, tasto il pavimento con la mano destra. 
«È inutile che cerchi, tanto la mattonella è vuota, i miei risparmi li ho fatti sparire» dice la barbogia.
«Bingo!» esclamo.
Calzo le pantofole a 'sta rimbambita e mi assicuro che la fascia da pettorale non risulti né troppo stretta né troppo lenta. Bene, non mi rimane altro che spingere la sedia a rotelle per portare Sofia nel salone a fare colazione assieme agli altri ospiti della casa di riposo.
Nel corridoio incrocio Laura che accompagna una paziente con il girello. 
«Cacchio, pure stamattina, Sofia, ti ha fatto penare» osserva la mia bella collega notando che ho alcuni graffi sul braccio sinistro.
«Non so' Sandokan, io!» le rispondo con accento romanesco, per di più gesticolando all... (continua)

Giuseppe Scilipoti 29/05/2019 - 15:57
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Aldo

Lentamente, molto lentamente, stringendosi nel cappotto e tenendo in mano qualcosa, si avvicina a me col capo abbassato e lo sguardo rabbuiato.
Da quando per forza di causa maggiore le nostre strade hanno preso due direzioni diverse, ci incontriamo una volta all'anno per la solita ricorrenza. Confesso di amarlo ancora pazzamente, pur consapevole che si è sposato con un'altra donna dalla quale ha avuto due figli sani e belli.
Sono gelosa? Ebbene sì, però non dovrei perché... no, nemmeno stavolta ce la faccio. Quanto vorrei... sprofondare sotto terra. Ops, che battuta infelice! 
In questo preciso istante, tra lacrime e singhiozzi, Aldo adagia un mazzo di rose rosse sulla mia tomba.... (continua)

Giuseppe Scilipoti 04/06/2019 - 13:04
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