Contus de forredda
Davanti al calore di un caminetto,
Ricordi danzano come fiamme alte,
Sensazioni calde come braci ardenti,
Emozioni scintillano, vivide e brillanti.
Persone che vorresti accanto, lontane o vicine,
babbo e mamma sempre vicino.
Nel riflesso delle fiamme, appaiono divine.
Nel calore del caminetto, nel cuore della notte,
Ritroviamo i nostri cari, nella luce soffusa e soffice.
“CONTUS DE FORREDA”:
La Sardegna agropastorale ci ha sempre deliziato dei lunghi e misteriosi racconti degli anziani, storie che catturavano l’attenzione dei bimbi seduti sugli “scannisceddus” nei cortili di casa in estate o intorno al camino nelle notti d’inverno in una piccola città sarda, ha pochi chilometri da Cagliari “Assemini” la nostra una famiglia molto unita. Ogni sera, dopo cena, ci riunivamo tutti intorno al caldo caminetto. Mio padre, Annibale ho Babbo come lo chiamavamo affettuosamente noi bambini, era un narratore nato
lui non era mai fuori posto.
Io ero il primo figlio, amavo particolarmente questi momenti. Seduto accanto al mio amato Babbo, ascoltavo con attenzione ogni parola, ogni storia. Le storie di Babbo erano piene di avventure, di personaggi straordinari e di luoghi lontani.
Io mi perdevo in queste storie, immaginando con la mia fantasia di essere un cavaliere coraggioso o un esploratore audace.
La serata si concludeva sempre con un caloroso abbraccio da parte di Babbo e un dolce "Buonanotte" sussurrato all'orecchio da Mamma Delia. Questi momenti erano speciali per me e i miei fratellini, erano momenti di amore, di calore e di legame familiare.
Anche se adesso sono cresciuto, quei ricordi rimangono vividi nella mia mente. Ogni volta che mi sedevo davanti a un caminetto, pusso ancora sentire l'abbraccio di Babbo e ascoltare le sue storie. Questi ricordi preziosi lo riscaldano, proprio come il caminetto di quella vecchia casa in Assemini Via Cesare Battisti
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