Scrittura Creativa |
La scrittura creativa è una palestra di allenamento per chi ama scrivere e vuole sviluppare il "muscolo" della fantasia. Racconto fantasy Le istruzioni sono: ...i tuoi elementi soprannaturali o magici nell' eterna lotta del Bene contro il Male ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ Per partecipare basta registrarsi gratuitamente ed accedere alla propria area privata dove si trova la pagina per la pubblicazione della scrittura creativa. Il miglior racconto sarà premiato con la pubblicazione nella prima pagina del sito per un mese con l'indicazione del vincitore. |
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LISTA DELLE SCRITTURE CREATIVE PER GRADIMENTO PAGINA BIANCA
Un foglio bianco davanti gli occhi Scrivo pagine di silenzi Nessuno mai leggerà cosa ho scritto Quando le parole non servono più Basta un foglio bianco. Placherò il mio disagio, lo sconforto Pagine bagnate di lacrime amare In ciò che io credevo, si sta per sfaldare Questo non è un saluto Per il momento resto a guardare. Spazio vuoto
![]() ![]() ![]() Argomento: INCIPIT
NIENTE REGOLE La vidi correre verso di me. Protetta dall'ombra del palazzo accanto. L'avevo immaginata sotto la pioggia, per tutto il giorno. E sorrisi a quel pensiero, come fosse un'idea indecente che non potevo permettermi.
E non potevo. Davvero. Niente fantasie, sul lavoro. Mai. Lei si avvicinò, col fiato corto. Era davvero bella. Dannazione, Will! Mi ammonii, mentalmente, ma non potevo cambiare il desiderio che provavo. <<Eccomi.>> Mi disse, consegnandomi un'anonima busta gialla. <<Non qui.>> Sorrisi, mettendole un braccio intorno alle spalle, e scortandola, altrove. Avevo voglia di baciarla. Diamine! Shadow, mi avrebbe fatto la pelle, se avesse sospettato qualcosa di simile. Era davvero un bel pasticcio, pensai, perdendomi nei suoi occhi verdi. Avevano un potere ipnotico, su di me. Contai fino a cinque, e ripresi a respirare con calma. Niente défaillance sul lavoro. Mai. <<Perché qui?>> Chiese, guardandosi intorno. Eravamo in un vicolo, stretto e senz... (continua) ![]() ![]() ![]() Argomento: INCIPIT
Sotto la pioggia "La vidi correre verso di me. Protetta dall'ombra del palazzo accanto. L'avevo immaginata sotto la pioggia, per tutto il giorno. E sorrisi a quel pensiero, come fosse un'idea indecente che non potevo permettermi. Indossava un paio di jeans e una cerata e l’acqua le scorreva addosso come una muta, febbrile nel suo stillicidio continuo.
La mia immaginazione me la faceva vedere nuda, spogliata da tutti gli orpelli che aveva indossato, nuda ed estatica in un momento di libertà. Avrei voluto possederla lì, in mezzo alla pioggia, in un vicolo cieco, tra bancali di legno marcio e scatoloni fradici. L’idea mi parve per un attimo indecorosa, come se le avessi mancato di rispetto, ma poi mi persuase che poteva essere un coito improvviso, desiderato anche da lei. Intanto la sua figura si distoglieva dalla mia vista, sembrava correre e nascondersi, dietro una macchina ora, dietro una pila di cartoni. La pioggia le scioglieva il trucco sul viso, quasi a farla sembrare una bambola scarmigliat... (continua) ![]() ![]() ![]() Argomento: INCIPIT
Rosa tenue Era morta. Mortissima. Stramorta. La cosa dentro la vasca era morta. Si perchè quella non era più la professoressa Marini, ma una cosa gonfia e livida che galleggiava come una camera d'aria. Era stato lui. Era stato lui a fare quello. Arretrò con le spalle al muro. L'aveva uccisa per davvero. Come aveva potuto avere ucciso un essere umano? Si gettò sul water e vomitò “ Me ne devo andare subito “ si disse.
La nausea serrava la sua gola e come la marea saliva bloccando la mente, Brando si accasciava appoggiando la schiena alla parete, le piastrelle azzurre del pavimento attorno alla vasca apparivano asciutte, si toccava la camicia bianca con le maniche arrotolate al di sopra del gomito, scorrendo le mani sui jeans sentiva i muscoli della gambe senza tensione, abbandonati, nemmeno una goccia di acqua, né un alone di umidità. I pensieri si inceppavano incapaci di agganciarsi uno all'altro “ Come posso aver annegato una donna senza spargere acqua sul pavimento, su di me? “, cercava disper... (continua) ![]() ![]() ![]() Argomento: INCIPIT PER UN NOIR
Il profumo di quell'abbraccio La vidi correre verso di me. Protetta dall'ombra del palazzo accanto.L'avevo immaginata sotto la pioggia, per tutto il giorno.E sorrisi a quel pensiero, come fosse un'idea indecente che non potevo permettermi. Me la immaginavo bagnata con quelle sue gote leggermente arrossate come due piccoli melograni maturi. Era passato un anno dall'ultima volta che ci eravamo visti e ci eravamo scambiati un abbraccio per salutarci, quell'abbraccio che mi permise di capire per la prima volta cosa realmente lei provava per me.
Poco prima le avevo chiesto il suo numero, ma non la chiamai mai perché ebbi paura dei suoi sentimenti e forse anche dei miei. La conobbi un anno prima in palestra; ero il suo istruttore di fitness e di lei mi colpì subito il suo dolce viso e l'aria sognante. Mi guardava in un modo che mi faceva impazzire e durante la lezione spesso la fissavo e le sorridevo. Sembrava indifesa, ma ogni volta che le facevo delle battute per pizzicarla lei rispondeva disinvolta e ciò, mi piace... (continua) ![]() ![]() ![]() Argomento: INCIPIT
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