Scrittura Creativa

     
 

La scrittura creativa è una palestra di allenamento per chi ama scrivere e vuole sviluppare il "muscolo" della fantasia.
Per dare uno stimolo abbiamo ideato una simpatica competizione. Mensilmente proporremo un tema diverso fornendo le opportune istruzioni.
Questo mese l'argomento è:

Racconto fantasy

Le istruzioni sono:

...i tuoi elementi soprannaturali o magici nell' eterna lotta del Bene contro il Male


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Per partecipare basta registrarsi gratuitamente ed accedere alla propria area privata dove si trova la pagina per la pubblicazione della scrittura creativa.
Il miglior racconto sarà premiato con la pubblicazione nella prima pagina del sito per un mese con l'indicazione del vincitore.


 
     



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LISTA DELLE SCRITTURE CREATIVE PER GRADIMENTO



FElisa e il Conte di carta

La mattina ho la sensazione che i miei sogni siano veri come le persone che incontro e le cose che vedo di giorno.

Stanotte e anche molto, molto tempo fa nel regno di Enotria viveva una giovane donna, bellissima e coraggiosa, di nome FElisa. La ragazza era diventata cavaliere perché ormai da anni sui regni vicini si abbatteva la furia del potente Conte Gas, guerriero dalle mille forme.
Un bel giorno il Duca Sergio decise di festeggiare Enotria, terra del vino, l’ultimo tramonto di marzo con un banchetto e invitò marchesi, baroni e nobili da tutta la penisola e dall’Occidente.
Il Conte di carta, che non fu invitato per primo, decise di radunare i soldati del Granducato guidati dal feroce comandante Rublo e di attaccare il vicino regno di Tryzub; poi fece chiudere i rubinetti di tutti i gasdotti per lasciare al freddo Enotria e l’Occidente.
FElisa, intanto, su ordine del Duca partì verso la capitale Chiovia per parlare al Capo Grivnia. Affrontò innumerevoli prove durante il viaggi... (continua)


Simone M. Mastro 13/03/2022 - 19:17
commenti 4 - Numero letture:464

Argomento: Sensazioni dentro le mie notti

Voto:
su 1 votanti


Una bambola in dono

Questa non è la mia storia, ma è una storia realmente accaduta.

Ero molto provato, non avevo più fiducia in me stesso, pensavo che nulla più potesse scuotermi e che niente avrebbe potuto cambiare il mio destino.
Avevo solo 22 anni , ma, cattive compagnie, mi avevano fatto accumulare esperienze negative e, quello che più comnta, avevo deluso in pieno le aspettative dei miei genitori.
Eppure sentivo che solo in loro potevo riporre la mia fiducia , ma , soprattutto, la speranza di vivere una vita lontano da tutti i vizi, che avevo accumulato in quel piccolo periodo di vita.
Avevo scontato una pena per spaccio di droga, che si era conclusa con gli arresti domiciliari, durati più di un anno.
Ma io non avevo mai spacciato, avevo invece fatto uso di sostanze stupefacenti, ed ero stato scoperto mentre mi approvviggionavo da uno di quegli uccidi/ragazzi.
I miei genitori non erano ricchi, ma mi permisero, dopo la detenzione forzata, di rinchiudermi in una comunità , vicino a... (continua)


Teresa Peluso 20/09/2017 - 19:24
commenti 5 - Numero letture:1364

Argomento: INCIPIT

Voto:
su 3 votanti


Dentro la grotta dell\'anima

La scena si svolge in una caverna. Il protagonista, assieme ad altre persone, si ritrova improvvisamente al buio. Quali sono i suoi pensieri e le sue preoccupazioni? La grotta ha dei pericoli. Cosa succederà? Quale sarà la conclusione? Scrivere una storia così ambientata.


Mentre mi accingo a raccontare un pensiero sfiora la mia mente, riuscirò a penetrare il cuore della gente e farmi ascoltare?

"La mia anima mi scuote come d’incanto e mi tranquillizzo, faccio un lungo sospiro e mi lascio andare, infondo non è importante mi dico, quello che conta è che ho delle cose da dire, forse soltanto a me stessa!

La mia vita scorre veloce e non voglio trascurare niente ora, so di non aver molto tempo per cui mi accingo a scrivere senza pensarci troppo so che devo farlo, ho rimandato per troppo tempo per paura di essere giudicata dalla gente e da tutti quelli che per caso o non ha caso, fanno parte della mia esistenza in qualche modo.

Sono la figlia di mezzo in tutti i sensi, qu... (continua)


Margherita Pisano 27/10/2017 - 11:42
commenti 12 - Numero letture:1677

Argomento: AL BUIO IN UNA CAVERNA

Voto:
su 10 votanti


L\' albero della vita e l\' uomo

Ecco..lo rividi ..era proprio lì davanti a me.

Brillava così tanto di luce che dovevo coprirmi gli occhi con il braccio eppure i raggi armoniosi penetravano ugualmente fin dentro al mio cuore.
Lo vedeo dal basso verso l' alto non parlava,non diceva nulla ,mi guardava e allungava la sua mano verso me ,come a dirmi prendila te lo consento.

Era bello ,giovane un po' nascosto dalla barba castana ma gli occhi erano verdi non come il mare o come lo smeraldo ma come la vita .
A fianco potevo scorgere un albero, l' albero della vita .
Era davvero stupendo ,non esiste sulla terra ma solo nel luogo del sogno
L' albero sorgeva a fianco all' uomo con la tunica bianca ,i capelli lunghi castani e gli occhi verdi.
L' albero brillava di un verde giallo ,la sua ninfa conteneva la via , conteneva l' immortalità e scorreva scorreva nelle vene dell' albero.
Esso non poteva morire non rinsecchiva ne aveva sete , ma illuminata era di una luce fluorescente .
L' uomo stava con l' albero e io vol... (continua)


Zelinda Delicato 09/01/2022 - 00:18
commenti 2 - Numero letture:541

Argomento: Un luogo a cui tornare... in sogno

Voto:
su 1 votanti


La breve estate della spensierata giovinezza

La breve estate della spensierata giovinezza

Ed eccolo arrivato, puntuale come la morte, il grande caldo: la canicola.
Ed eccomi alle prese con un’altra insopportabile estate. Già, alla mia età l’estate, più che una stagione si sta rivelando un evento, un fenomeno atmosferico devastante. Insopportabile!
Chiuso dentro casa, gli scuri accostati, l’aria condizionata sparata a palla, muovendomi il meno possibile (alla bisogna, lentamente, quasi al rallentatore per non sudare), mentre attendo che il sole tramonti mi scopro a ricordare quella estate meravigliosa! L’estate del 1970, quella dei mondiali in Messico, quella della partita del secolo: Italia Germania 4 a 3, allo stadio Azteca di Città del Messico. Ah! Che notte indimenticabile. E che magnifica estate! Allora mi avviavo, felice e spensierato, verso i miei vent’anni; e non soffrivo certo il caldo, anzi, lo anelavo. Aspettavo l’estate come manna dal cielo.
Rammento giorni perduti nel tempo, trascorsi rosolandomi al sole sul b... (continua)


vecchio scarpone 23/06/2018 - 14:49
commenti 2 - Numero letture:1135

Argomento: TEMA

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