OPERA

Urlano le pareti vuote
invase da dolore e ragnatele
e sulle malconce finestre
i segni silenti dei cuori in assonanza.
Sul pavimento le scie del tempo
dove il sole ha scavato la sua tristezza
e sulla pelle rivestita da brividi
aleggia l'afflizione del cuore.
Tutto sa di muffa
e si respira aria umida
la mente si perde
va in cerca di qualcosa
che possa invadere l'anima perduta.
All'improvviso tace il cielo
quando la tua mano stringe la mia
allontanando il temporale.

Opera scritta il 18/02/2015 - 23:26

Da Calogero Pettineo

Letta n.1081 volte.

Lirica introspettiva dai toni confortanti, quando l'amore ci afferra per mano, donandoci un sollievo davvero rassicurante. Testo profondo e toccante !

Arcangelo Galante 25/03/2015 - 10:59

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Una casa vuota ma piena di emozioni, di ricordi. Uno spazio nel quale la mente, pur soffrendo, si rifugia, forse, per guarire le ferite.
Molto bella! Ciao...

Gio Vigi 19/02/2015 - 15:50

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Bella poesia...un finale che commuove, nel senso di muovere-con... emozionanti questi versi...immagini realiste impregnate di sentimento...così l'ho letta. ciaociao, eccellente il mio giudizio.

. Focus 19/02/2015 - 15:37

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L'amore , quale caldo rifugio!Bellissima.
Ciao Luciano

luciano rosario capaldo 19/02/2015 - 09:21

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Una poesia bellissima dai toni ancestrali che si schiudono alle incertezze e che poi svaniscono nell'amore,
bravissimo!!

giancarlo gravili 19/02/2015 - 09:12

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