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E mai riposa (a mia Madre)

Tenue si leva il tuo viso
come un armonico ricordo
illudendo il sommesso pensiero
sfuggente come una preghiera
che lascia tracce spoglie
in fondo all'anima


Persa nel tacer del sole
è la tua immagine
una nota ignota
ninnata dal vento leggero
che attraversa le pagine del tempo
e senza ristoro, mai si riposa


E gli anni
come foglie d'autunno
continuano a cadere sulle parole
ancora vive di profumo
di quel profumo di calde sere
che sostano sulla soglia
sempre in cerca del tuo amore




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Opera scritta il 03/07/2015 - 17:31
Da Calogero Pettineo
Letta n.984 volte.
Voto:
su 5 votanti


Commenti


Nel clima nostalgico di questa lirica dedicata al ricordo materno ci sono elementi che richiamano la natura imperitura di quest'amore.
La scelta del titolo rafforza quest'aspetto mostrando la completezza dell' espressione di questo tuo stato d'animo,perenne, in tutte le sue sfaccettature.
Particolarmente apprezzata.

Laura Costantini 04/07/2015 - 10:11

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Encomiabile dedica a la dea dell'affetto: la mamma! Lieto weekend.

Rocco Michele LETTINI 04/07/2015 - 07:41

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Magistrale, bellissima...i miei complimenti Calogero.Buona domenica

Anna Rossi 04/07/2015 - 06:57

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