OPERA

Mentre il cielo si faceva grigio scuro
Cercavi immagini tra le nubi
Aspettavi che piovesse
E attendevi un segno.
Vagavi tra le tue premonizioni
Come fossero un labirinto
Percorrevi con le dita le linee
Disegnate sul palmo della tua mano sinistra
Chiedendoti come fossero le sue.
Rimanevi seduta
Sull'erba ormai umida e odorosa
Tra le margherite screziate di rosa
Osservavi gli ombrelli aperti
Senza capire la fretta della gente
Che correva a ripararsi
I tuoi pensieri volavano in ogni direzione
Ed io potevo quasi toccarli
Un soffione mi pareva Simile a te
Così Esile e in balia del vento fresco
Che si era appena alzato
Gocce su gocce ti scivolavano sul viso
E impreziosivano i tuoi capelli d'oro
Eri una donna.
Una rosa.
Una conchiglia.
Un cerbiatto.
Un filo d'erba.
La corteccia della betulla.
La linfa del ginepro.
Attendevi un segno
Credevi che sarebbe arrivato.
Non gli avevi detto che lo aspettavi.
Speravi Semplicemente che arrivasse.
Immaginavi come sarebbe stato
il suo bel volto bagnato.
Lo sentivi vicinissimo.
Ti ho vista fissare la strada
E sospirare con le farfalle.
Avevi un vestito nero
E occhi troppo belli.
Avevi la grazia delle libellule
E la dolcezza delle stelle.
Eri tutto ciò che lui potrebbe desiderare.
Spero che sia venuto da te.
Spero che ti abbia trovata,
Ragazza sola.

Opera scritta il 09/11/2016 - 14:50

Da Lylas Lena

Letta n.1295 volte.

P.S. - Si prega, voler esprimere un giudizio, sulla mia proposta PREPARIAMOCI A SFIDARCI (Voce RACCONTI – Sezione OPINIONI), anche negativo. Grazie.

Rocco Michele LETTINI 10/11/2016 - 15:59

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Era la tenerezza personificata.
Un elogiabile quanto lodevole verseggio, Maria Maddalena.
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Rocco Michele LETTINI 10/11/2016 - 09:57

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Grazie infinite a tutti voi. Credo che nella poesia, ognuno possa leggere le sfumature che più gli somiglino, penso che nel momento in cui le parole riescono a raggiungere e toccare le corde che fanno vibrare un cuore, le emozioni diventino qualcosa di privato e misterioso. Quando scrivo, quando si scrive in genere non si cercano complimenti, si esterna la propria anima, che se apprezzata, si sente accarezzata.

MARIA MADDALENA MERISI 10/11/2016 - 09:24

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Superba... mi piace il battito nelle tue parole... si percepisce dalle pennellate planando sua sulla nota larga ... Eri una donna/una conchiglia / un cerbiatto.. / una betulla .. al linfa del ginepro.. e stessa cosa più giù... Ma mi piace il tuo obiettivo puntato sulla vita semplice.. l'attesa... (baglioni fece lo stesso con lampada osram )... La rileggo ancora per sorseggiare il ritmo...Occhi troppo belli la tua poesia

Francesco Di Mare 10/11/2016 - 09:05

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boh, che dire, per me i commenti che hai ricevuto sono un tantino esagerati

giovanni bontempi 10/11/2016 - 08:10

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Splendida poesia...Maria Maddalena.
Complimenti!

margherita pisano 09/11/2016 - 22:30

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Buona poesia Maria Maddalena

Mirko Faes 09/11/2016 - 22:21

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Meravigliosamente bella.

Complimenti M. Maddalena

Maria Cimino 09/11/2016 - 21:04

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Molto bella

Sabry L. 09/11/2016 - 20:34

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Bellissima
bellissima
bellissima

laisa azzurra 09/11/2016 - 19:56

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Davvero bella

Antonino Firenze 09/11/2016 - 19:08

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Bellissima, certo chi più ama più spera...

valentina cappiello 09/11/2016 - 17:53

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lo spero anch'io,saluti

andrea sergi 09/11/2016 - 16:54

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