OPERA

Scende leggero e puro
il candore dal cielo
e in fiocchi lucenti
si posa sull’anima
rinnovandomi,
ridandomi la gioventù.
L’accolgono la terra
ed il cuore mio
come una culla
adornata di pizzi
per coccolare il futuro.

Millina Spina, 27 febbraio 2018

Opera scritta il 27/02/2018 - 23:32

Da Millina Spina

Letta n.924 volte.

Grazie Alessia, hai ragione la neve sembra scendere lieve e leggera per mondare il mondo, per regalare, dopo il suo passaggio, ottimismo e rinascita.
Grazie anche ad Antonio, troppo buono!

Millina Spina 02/03/2018 - 16:13

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Stupenda.Non aggiungo altro.

Antonio Girardi 02/03/2018 - 12:46

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Docilmente malinconica... ma quella neve gentile può creare mille magie dinanzi a noi....Romantica e positiva nella finale consapevolezza del suo benefico effetto sulla nostra mente e anima....
Una soave visione di questa neve che può dare benefiche sensazioni nella nostra vita...

Alessia Torres 01/03/2018 - 23:15

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Grazie per i vostri commenti
Paolo, Luciano, Francesco e Grazia.
Ciao!

Millina Spina 01/03/2018 - 10:31

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Bellissima!

Grazia Giuliani 28/02/2018 - 20:45

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C’è enorme appannamento
e nei vetri offuscamento,
v’è da far grand’attenzione
con sto tempo "strafalcione".

francesco cau 2 28/02/2018 - 20:18

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E' stupefacente ciò che la neve nel suo composto cadere riesce a suscitare negli animi della gente. Un po' di sensibilità ed i ricordi corrono ai momenti felici e dolcemente spensierati della vita. La magia di dare ed enfatizzare ogni forma ci mette in una condizione di osmosi con la natura...la vediamo diversa e l'immaginazione prolifica. La culla ha un valore affettivo e rassicurante e questo potrebbe anche essere un messaggio di pace, di tranquillità e di proiezione verso il futuro come mirabilmente suggerisce l'autrice in questa bella lirica. Grazie Millina

luciano rosario capaldo 28/02/2018 - 15:24

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Molto bella

Paolo Perrone 28/02/2018 - 14:48

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Grazie Laisa e Teresa. Ieri ci siamo svegliati sotto una coltre di neve, cosa per noi molto insolita, uno spettacolo che ha meritato le nostre passeggiate e le migliaia di foto scattate.
Il fico d'India della foto mi ha fatto pensare ad una culla, seppur povera, che accoglie il candore e la meraviglia manifestata come se fossi tornata bambina, rinnovata nel cuore. Un nuovo inizio.
A dire la verità l'originale è scritta in sardo, ma per pubblicarla qui l'ho tradotta.
Est bànzicu sa terra

Fàlat lèpiu e puru
su candòre dae chelu
e in fròcas luchèntes
si ponet in s’anima
torràndemi a novu,
torràndemi sa pitzinnìa.
Lu gòllin sa terra
e su coro meu
comente unu bànzicu
mutàtu de randas
pro chilliàre s’imbeniente.

Millina Spina, su 27 de frearju 2018

Millina Spina 28/02/2018 - 13:44

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Bellissima, molto romantica. La similitudine con la culla ornata di pizzi è favolosa.

Teresa Peluso 28/02/2018 - 13:29

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Bellissima, molto romantica. La similitudine con la culla ornata di pizzi è favolosa.

Teresa Peluso 28/02/2018 - 13:28

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bellissima
dolcissima

laisa azzurra 28/02/2018 - 10:34

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