LA TENTAZIONE
da qualcosa, la riportai in sé
con una scusa; usai il dolce gesto
per non finire … con una bruttezza,
nel sedurmi non lo capisce che è
una finta carezza.
La tentazione,
è l’imboscata dove si tenda a
cadere; solo per quegli ormoni
l’uomo vive male; dalla voliera
volò l’uccello, non ci fu il punto
di non ritorno.
Non conosciamo
più la gioia delle cose durevoli,
frutto di una società anarchica che
si è venuta a creare; un’illusione è
quell’emozione, come delle farfalle
che saltano da fiori in fiore.
La novità è una
felicità perdente, lei non è fuori
dei tempi; quel suo malumore è
finito con le maldicenze, l’oggetto
dell’accusa è di non aver ceduto
alle sue avances.
Non è un peccato su
cui si possa trionfare, con una
tazza di caffè amichevole è la
tentazione; la signora non vuol
rinunciare, diventa colorita nel
suo parlare.
In quella passione
un po’ ci scherzo sopra, lei si
mette a belare come una capra;
che non mi passi mai più vicino;
nello stato del suo essere usò
il telefonino!
Voto: | su 3 votanti |