OPERA

Preferisco glissare sull'autenticità.
Non chiedermi l'identità,
la dimensione spaziotemporale
peculiare.
Appartengo a un petalo di rosa,
a una voragine eterna,
al soliloquio dell'ombra
e alla solennità del ghiacciaio.
Sono nel silenzio rosato dell'alba e
nel chiasso assordante della notte
che indugia a finire.
Cammino cauta su cineserie
tra allegorie di fiumi
ne traggo un filo d'arazzo,
un riso interiore che non coinvolge i sentimenti,
è pura intelligenza l'autoironia.

Ma per essere autentica
deve affacciarsi sporgente
-inesausta-
la voglia di piangere,
la sorgente d'acqua dell'emozione
e non fingo d'amarti
e non ti amo, fingendo.

(L'immagine allegata è opera dell'autrice, "Ritratto di donna", olio su tela).

Opera scritta il 29/01/2020 - 17:30

Da Carla Vercelli

Letta n.1164 volte.

Ho trovato questa poesia stupenda.
Scritta molto bene, elegante ma soprattutto dal significato profondo...
Complimenti sinceri

PAOLA SALZANO 30/01/2020 - 16:02

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Dentro di noi il mondo intero si dipana,ma solo la capacità di commuoverci ci rende autentici : anche questo esprime , in magnifici versi,questa splendida poesia.

Anna Maria Foglia 29/01/2020 - 20:32

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Che meraviglia! Continuo a leggerla...

Grazia Giuliani 29/01/2020 - 19:20

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Mi sono piaciuti molto incipit e chiusa. Autentica è la qualità della parte centrale, complimenti

Mirko D. Mastro(Poeta) 29/01/2020 - 19:01

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