E’ la vita che diviene sospiri, fremiti, tremori
in cui torno ad incontrare ogni alito di vento o brezza marina
movimenti che evolvono in quiete
o mi scuotono dalle radici
solleticano le fronde
mormorando
o mi incidono fin alla linfa
nel mentre mi protendo a cercare luce
in questo intricato vivere
ed espando la mia chioma per sentire ancor di più
questo scorrere dalla terra al sole
questo scendere dal cielo alle radici
ma l’attrito mi graffia
e i versi sulle note del dolore
levano il loro canto.
in cui torno ad incontrare ogni alito di vento o brezza marina
movimenti che evolvono in quiete
o mi scuotono dalle radici
solleticano le fronde
mormorando
o mi incidono fin alla linfa
nel mentre mi protendo a cercare luce
in questo intricato vivere
ed espando la mia chioma per sentire ancor di più
questo scorrere dalla terra al sole
questo scendere dal cielo alle radici
ma l’attrito mi graffia
e i versi sulle note del dolore
levano il loro canto.
Opera scritta il 20/10/2014 - 19:32Letta n.1014 volte.
Voto: | su 4 votanti |
Commenti
Non posso darti torto, ma è bello.
Ugo Mastrogiovanni 
22/10/2014 - 14:53 --------------------------------------
Darsi, è sempre impegnativo, ma darsi con amore, fa sempre bene, sia a noi che agli altri. E perfino quando non appaia. 
Vera
VeraVera Lezzi 21/10/2014 - 11:22 --------------------------------------
E' vero, hai ragione, scrivere poesie A VOLTE fa male, tanta è l'energia che viene richiesta quando soprattutto domina il dolore o la rassegnazione. E' altrettanto vero, però, che leggerle, come in questo caso, fa bene, anzi benissimo!
Ciao
Aurelio
Ciao
Aurelio
Aurelio Zucchi 20/10/2014 - 22:45 --------------------------------------
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