RACCONTI

     
 

In questa sezione potete consultare tutte le poesie pubblicate per argomento. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista delle poesie anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento.

Buona lettura

 
     



Lista Racconti

     
 

La tomba di Renzo eLucia - EDIZIONE STRAORDINARIA 1997


IL Gazzettino
3/7/1997
EDIZIONE STRAORDINARIA!
EDIZIONE STRAORDINARIA...

Lecco-Milano: Ritrovata presso l’archediocesi comunale la mappa, per l’ubicazione del “cenotafio “- sepolcro di Lorenzo Tramaglino e Lucia Mondello..( Lorenzo 1608-1678 – Lucia 1610-1680).
Un noto archeologo rodigino, Lele Visentin, avrebbe divulgato la notizia del luogo ove giacciono i resti dei personaggi Manzoniani.
Si conferma la notizia dopo che un’equipe della Università Cattolica avrebbe mandato sul luogo il dottor Visentin archeologo e speleologo, accreditato presso l’università di San PioX - Casalini, esperto in speleologia e alchimia in collaborazione col CICAP del dottor Polidoro Massimo per sottoporre al carbonio 14 i resti dei congiunti.
Secondo le fonti del tempo sarebbe stato ritrovato un manoscritto postumo di Manzoni in cui appare la copia del contratto di affitto di una casupola nei pressi di “un ciliegio grande e bello”.
Svelato che la coppia avrebbe avuto tre figli dei quali uno sareb... (continua)


Carlo Tracco 18/02/2024 - 19:50
commenti 0 - Numero letture:214

Voto:
su 0 votanti


La vecchia stazione


La vecchia stazione anno 1995

Ero un soldo di cacio, sputato fuori dalle medie, rincorrevo l'adolescenza.
Narcotico dell'ormone che stava esplodendo...e il sogno di diventare un uomo.
Non so perché ma fui mandato alla scuola di Cicerone sul colle Celio di Rovigo.
Benedetta la mia prof. Di Lettere che mi ci indirizzò e pace all'anima sua dopo che un male se la portò via.
Così un bel giovane ancora 13 enne bambino si fece pettinato e sorridente la foto da mettere in un tesserino..che rapportato all'età era come il passaporto.
“ Attento Pinocchio ...dovrai stare Caro Carletto.. molto attento al lupo, andando scuola” la mamma!
10.000 lire ti durino fino a sabato ehh non darli al “ Gatto e la Volpe!”
Rovigo a quei tempi sembrava “ Nuova York”.. cacchio, l' Upim, le giostre, il Popsy e quella bonazza di tabaccaia che mi chiedeva spaurita a questo socioletto:
“ Son per te le sigarette” Rosso fa un pevaron in viso “ NO, NO SONO PER UN MIO AMICO” o quelle curve di una maggiorata prof... (continua)


Carlo Tracco 12/10/2019 - 15:07
commenti 1 - Numero letture:873

Voto:
su 0 votanti


Le città più grandi del mondo in quattromila anni


2250 aC Menfi Akkad Ebla

2000 aC Ur Menfi Tebe

1800 aC Tebe Isin Mari

1600 aC Avaris Babilonia Setubal

1360 aC Tebe Hattusha Dur-kurigalzu

1200 aC Menfi Hattusha Dur-kurigalzu

1000 aC Tebe Xian Luoyang

800 aC Tebe Xian Luoyang

600 aC Ninive Linzi Luoyang

430 aC Babilonia Yenhsiatu Atene

200 aC Changan Patna Alessandria

100 Roma Luoyang Seleucia

300 Costantinopoli Ctesiphon Patna

500 Costantinopoli Ctesiphon Luoyang

622 Ctesiphon Changan Costantinopoli

800 Baghdad Changan Luoyang

900 Baghdad Changan Costantinopoli

1000 Cordova Kaifeng Costantinopoli

1100 Kaifeng Costantinopoli Kyoto

1150 Merv Costantinopoli Cairo

1200 Hangchow Fez Cairo

1250 Hangchow Cairo Fez

1300 Hangchow Pechino Cairo

1400 Nanchino Vijayanagar Cairo

1500 Pechino Vijayanagar Cairo

1600 Pechino Costantinopoli Agra

1700 Costantinopoli Yedo Pechino

1750 ... (continua)


Vincent Corbo 03/12/2016 - 12:43
commenti 3 - Numero letture:1126

Voto:
su 2 votanti


Libertà, 25 Aprile


Cara moglie, sono io, Balto, ti scrivo per l'ultima volta, perché ho la certezza che tra poco ci rivedremo.
Ormai è fatta, io sono felice perché vedo che dalle montagne sta uscendo un sole, ma non un sole qualunque, ma uno veramente brillante, così splendente che non vedevo da tanti anni, ma che dico, da veramente molti anni da quando ci misero le catene ai polsi. Che meraviglia, è veramente focoso, brilla, incendia e rinasce come una fenice che dalle ceneri bruciate torna in vita.
Le catene che avevamo alle mani si sono finalmente spezzate e vedo i lupi che stanno fuggendo dalle nostre campagne.
Non perdo l'occasione, amore, giocondo, io sto scendendo dalla montagna, per raggiungerti a casa, e tra poco io sarò da te, te lo giuro, saremo di nuovo felici, come prima.
Davvero, corro come un matto per rivedere il tuo viso, i tuoi occhi, le tue labbra, il nostro casale di campagna, muoio dalla voglia di baciarti e di rotolarmi nel grano.
Dall'alto, vedo la Wermacht in ritirata, che s... (continua)

Claudio Renna 04/05/2015 - 11:25
commenti 2 - Numero letture:1057

Voto:
su 3 votanti


memoria di un cavaliere


Ho visto le bianche mura di gerusalemme,
ho creduto nel Dio celeste,ho combattuto
in questa veste,il ferro al mio fianco
il cor rosso batteva e ardeva come
brace in inverno.
Ho sentito il mormorio del mare
E il vento che ha soffiato nelle
Vele,che dalle calde spiagge di palermo
M’ha portato alla terra del giudeo.
Romba di tamburo,
un giubilo nella gola
cresceva ,cresceva
come fanno l’onde
tormentate da correnti possenti
le fanno franger sulle rocce
schiuma ,e fragor si perdono
nei gorghi.
Gridavam oltre la nostra vita:
“Deus vult”
E non temiam ferita!
Archi gia pronti a lanciar le
Piumate frecce,pensieri volavan con
Quelle.
Rosse come scintille di un fuoco
Nella notte eran le stelle piu belle.
Il rumor del ferro,e del sangue
Un unico canto,
un unico feral inganno.
Volti sconvolti
Oltre l ‘alte mura ,
pelle brunita,vesti straniere
ma pur un tutt’uno dell’unica famigli
umana.
Anche lor invocavan un dio,
un vissillo del loro amor.
Ma ove eri dio in ... (continua)

corrado cioci 21/01/2016 - 22:01
commenti 1 - Numero letture:1007

Voto:
su 0 votanti


Odisseo


Non ho più tre anni...'... La materia e cosa che non più mi appartiene...
Il mio occhio va oltre L'umana visione... Io vedo le danze delle anime sopra le teste dei miei simili ... osservo le debolezze dei morti viventi , che si flaggellano riversando malvagità gli uni verso gli altri per una sola piccola pepita d'oro... Non sapendo che il più prezioso dei tesori e dentro la loro divina natura . in questo mondo di ciechi alcuni mi definirebbero un principe, ma
Io sono solo il povero Odisseo colui che per la sua astuzia fece incollerire gli Dei , ed essi lo condannarono a vagare in eterno nei tempestosi sette mari senza mai riuscire ad approdare alla sua amata Itaca ...... (continua)

Sal Melissari 20/06/2016 - 10:29
commenti 1 - Numero letture:985

Voto:
su 0 votanti


Poldino


Lui è il metronomo che scandisce i tempi sulla statale dodici da Pievepelago all'Abetone. Ci potresti rimettere l'orologio per quanto è puntuale nelle sue tappe.
Si chiama Leopoldo ma lo chiamono Poldino, tanto da pensare il nomignolo derivante dal personaggio nel fumetto di braccio di ferro divoratore di hot dog a cui somiglia fisicamente.
Ogni ora è al suo posto, ogni posto ha la sua ora con qualche compito di contorno durante il tragitto come aprire una saracinesca di una assicurazione di primo mattino, consegnare i giornali dall'edicola ai bar del paese e riempire la raccolta differenziata vetrosa di un ristorante alla sera.
Guai a chi lo facesse per lui!
Quando l'elettrificazione del sistema gli tolse il compito di campanaro della chiesetta di San Michele se lo legò al dito. Da fervente cattolico apostolico romano passò all'avversità più spiccata verso la religione, la chiesa ed i preti e da allora salta regolarmente le tappe delle chiesette, che un tempo faceva raccogliendo... (continua)

Glauco Ballantini 13/07/2020 - 08:46
commenti 1 - Numero letture:827

Voto:
su 1 votanti


Reperti romani


Mi chiamo Massimo Simplicio Mela e quello che stai guardando è quello che rimane del mio sepolcro.
Sono passati moltissimi anni dal quel brutto, terribile giorno.
Era una mattina come tante, il sole, dopo giorni di pioggia, splendeva alto nel cielo.
Come tanti bambini, dovevo compiere dodici anni, mi preparavo per andare a lezione.
Lo schiavo che mi accompagnava l'aveva preso mio padre diversi mesi prima, si chiamava Fifadelfio, era un tipo magro, capelli neri, alto.
Mio padre sembrava soddisfatto di questo acquisto, a me non piaceva per nulla, anzi, solo a vederlo, mi incuteva un certo timore.
Lui ripeteva, vedendo la mia diffidenza: È un greco, prima era precettore di Caio Valerio...vedrai che ti troverai bene.
Amava chiamarlo precettore ma, a me, pareva un buono a nulla, per lui erano tutti precettori, sarebbe stato più corretto chiamarli accompagnatori ma precettori suonava meglio.
I veri precettori insegnano a casa questo si limitava ad accompagnarmi a scuola ed aiutarmi n... (continua)

Massimiliano Casula 22/08/2020 - 18:17
commenti 0 - Numero letture:702

Voto:
su 0 votanti


RICORDI


Italia, 1913

Non so perché ho preso questo vecchio quaderno, e non so perché sto scrivendo, forse è solo smania di ricordare a queste mie vecchie ossa che anch'io un tempo fui un giovane spavaldo. O forse è solo perché non ho altro da fare, troppe ore inutili e allora ho bisogno di riempire questo vuoto tempo.

Era il 1860, anno glorioso per la nostra storia! Davvero, davvero glorioso. Ero poco più di un ragazzo, ma avevo sentito che Garibaldi cercava uomini valorosi, valoroso non lo ero, ma spavaldo sì. All'epoca era pericoloso respirare e la libertà era un concetto assai labile. Nulla avveniva alla luce del sole, tutto veniva deciso nelle serpeggianti ombre notturne, alla pallida luce di candele consunte dalle parole di gente che sapeva di voler cambiare l'ordine delle cose. Io come dicevo ero poco più di un ragazzo, ma questo bastava per poter entrare nelle file di Garibaldi.
Più di una volta mi trovai a partecipare alle riunioni delle società segrete, e più di una volta respi... (continua)


Marirosa Tomaselli 01/07/2016 - 09:50
commenti 4 - Numero letture:1224

Voto:
su 3 votanti


RITORNO DALL'INFERNO


Il duca di Wellington stava parlando con un mugolo di uomini, in fondo alla sala, certamente impegnato in qualche profonda analisi politica, pensò con un moto d'amarezza. Erano ormai lontani i tempi in cui egli faceva parte del suo seguito, ed erano cambiate molte cose, eppure ancora gli faceva effetto, incontrarlo in una cornice mondana.
Cercò di non incrociare il suo sguardo, ma evitarlo gli fu impossibile. Gli vennero i brividi.
«Albright!»Lo salutò il duca, nel suo solito contegno che gli era valso l'appellativo di duca di ferro.
«Lord Wellington.» Rispose il visconte. E i ricordi, tornarono alla mente, tutti insieme, in un dannato disordine, che per alcuni attimi gli annebbiò la vista.
Scambiarono poche frasi di cortesia, prima che gli riuscisse di congedarsi, sottraendosi ai soliti discorsi, sentiti troppe volte.

Jane, stava sulla veranda, lo sguardo perso, oltre l'orizzonte scuro della notte, apparentemente immersa in qualche riflessione. L'aveva cercata con lo sguardo,... (continua)


Marirosa Tomaselli 09/07/2016 - 11:52
commenti 2 - Numero letture:1199

Voto:
su 2 votanti



[ Pag.1 ][ Pag.2 ][ Pag.3 ][ Pag.4 ][ Pag.5][ Pag.6 ][ Pag.7 ]

 
     


- oggiscrivo.it - Copyright 2009 - 2024 - Tutti i diritti sono riservati - Webmaster Mauro -