RACCONTI

     
 

In questa sezione potete consultare tutte le poesie pubblicate per argomento. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista delle poesie anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento.

Buona lettura

 
     



Lista Racconti

     
 

Il viaggio (Acrostico, Verso estremo) capolinea


Mi piacciono i cappelli. Vi terrò tutti nel mio cappello da pensatore, e qualche volta vi cercherò provando a leggere dall’etichetta che mi penzola dal cilindro. O in un orologio fermo da taschino.
Anche gli orologi mi piacciono. 21 di voi hanno viaggiato con me prima su sedili e poi in poltrone di varia foggia per ben 42 giorni, sagome nitide e ombre e compagni di viaggio:
Ernesto, Giuseppe, Santa, e Ferruccio, Arduino, Glauco, Valentina, Michele, Teresa, Alberto.
Maria Luisa, Barbara, Loris, Antonio, Grazia, Anna Maria, Moreno, Laisa, Mary, Margherita e Graziella.
Vi ringrazio per non aver dato peso al fardello dei dettagli. E per le qualità dei dettagli.
Ora concederò un po’ di respiro alla penna.
Dicono avesse “uuun”a funzione magica, probabilmente mnemonica in origine l’acrostico. Quel componimento in cui le lettere o le sillabe o le parole iniziali di ciascun verso formano un nome o una frase.
Nel mentre… scorrerò con gli occhi insieme a voi

Mani afferrano la matita ... (continua)


Mirko D. Mastro 26/12/2020 - 19:34
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Il viaggio (Camera a Limerick senza cloaca) seconda tappa


Oggi la carrozza a forma di cilindro e la tesa larga, con a cassetta un frac con due diamanti per gemelli e un bastone di cristallo fermerà sotto il gonfalone bianco e azzurro col leone.
Viaggia con me su sedili di varia foggia l’ombra di Ernesto.
Mi sono sempre piaciute le ombre senza il fardello dei dettagli.
Moreno ha scritto di non sapere dove sia andato cercando di seguire la prima tappa del viaggio, ma che gli è piaciuto… un pizzico di magia, forse, mescolato con qualcosa di personale in questo viaggio tra i diversi stili poetici nei quali proverò a cimentarmi accostandoli di volta in volta a uno di voi autori. Sulle note di una canzone.
Ho creduto nel mondo che ora mi confonde… la tragedia, la crudeltà, l’indifferenza. Non capisco più il mondo, e lo dico davvero.
Da buon bresciano, e vista l’ironia e l’arguzia nei tuoi scritti, son certo comprenderai la mia scelta per te del limerick nella struttura italiana (per esempio Rodari). Resta un componimento di poesia umoristico ... (continua)

Mirko D. Mastro 14/11/2020 - 18:11
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Il viaggio (Cartolina dal Tanka) quinta tappa


Dopo una pausa di riflessione (il compleanno di mia moglie!) la carrozza a forma di cilindro e la tesa larga, con a cassetta un frac con due diamanti per gemelli, un bastone di cristallo e la gardenia nell'occhiello, si ferma davanti ai colori e i profumi della frutta Martorana che riempiono le vetrine.
Viaggiano con me su sedili di varia foggia le ombre di Ernesto e Ferruccio. Maria Luisa e Barbara.
Mi sono sempre piaciute le ombre senza il fardello dei dettagli. E le qualità dei dettagli.
Il sapore dolce e caramellato delle Ossa di Morto, o come li chiamiamo da noi in Piemonte Ossa da mordere (o ancora per mia sorella che vive a Monza Pan dei morti) mi riportano a quel Cookie Carnival, cortometraggio animato della Disney… se non sbaglio una delle tue grandi passioni è proprio la cinematografia.
Anche per te ho pensato al tanka, questa volta privo di punto vocalico, che risulta molto più versatile del haiku, quasi una poesia breve. Può avere un titolo, ed è formato da 5 versi così... (continua)

Mirko D. Mastro 22/11/2020 - 18:21
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Il viaggio (Centone, Di mussola e sbieco) undicesima tappa


Nella tappa campana vi ho trovati un po’ assonnati, così ho pensato di regalare a ognuno di voi un cuscino. Un cuscino e due occhi chiusi sono il cilindro di un mago… si possono tirare fuori sogni bellissimi.
“Tutto quello che c'è fuori rimane dov'è/ tu sorridi, tu piangi, tu canti con me” sul carrozzone tra il Carso e dal finestrino la baia di Panzano.
Viaggiano con me su sedili di varia foggia, e con in tasca ciascuno una poesia, le sagome nitide di Ernesto e Giuseppe, e le ombre di Ferruccio e Santa. Maria Luisa, Barbara e Loris, Antonio, Grazia e Anna Maria.
Mi sono sempre piaciute le ombre senza il fardello dei dettagli. E le qualità dei dettagli.
A te ho pensato di accostare il Centone, un testo composto da ritagli di frasi di autori od opere diversi uniti a formare qualcosa di originale. Massimo esponente italiano fu l'enigmista Anacleto Bendazzi. Nell’ordine ho lavorato con ‘le raffinate pezze’ degli scritti Il ciliegio e lo scoiattolo, Ho visto, Angeli, Suoni nel vento, M... (continua)

Mirko D. Mastro 04/12/2020 - 19:10
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Il viaggio (Chiacchiere a Limerick) prima tappa


Inizia un viaggio tra “luoghi” poetici vicini e lontani. Passerò con una carrozza a forma di cilindro e la tesa larga, a cassetta un frac con due diamanti per gemelli.
Ho creduto a un uomo grosso vestito di rosso con la barba bianca, finchè sono stati resi pubblici la sua mail e i contatti social. Al buio che arriva prima la sera, ma poi lo Stato con l’ora legale mi ha tolto il privilegio di aver più luce la mattina. Insomma, ho smesso di credere.
Un po’ anche nella poesia verso la quale l’Amore, come sostiene il Professor D’Onise, è vincente anche rispetto all’Amore di coppia. Ma fa pur sempre rima con idiosincrasia.
Siete invitati a salire, c’è posto per tutti…
A te ho pensato di accostare il limerick che, come saprai, è un componimento di poesia con una struttura rigida, umoristico e di nonsenso. Nel primo verso viene introdotto il protagonista: dovranno essere descritte poi le sue caratteristiche, o il suo lavoro, il suo status sociale, l’età, la salute o un momento della s... (continua)

Mirko D. Mastro 12/11/2020 - 18:10
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Il viaggio (Ciamada anca gheba) quarta tappa


È giunta mezzanotte e la carrozza a forma di cilindro e la tesa larga, con a cassetta un frac con due diamanti per gemelli, un bastone di cristallo, la gardenia nell'occhiello e sul candido gilet un papillon di seta blu ferma nella nostra Milano.
Viaggiano con me su sedili di varia foggia le ombre di Ernesto e Ferruccio. E Maria Luisa.
Mi sono sempre piaciute le ombre senza il fardello dei dettagli. E le qualità dei dettagli.
La fantasia scivola lungo i Navigli come un foglio di carta spinto dal vento sul pelo dell’acqua, e i pensieri raggiungono quella Brera dove lasciavo versi scritti sulle mille lire a chi era di passaggio e distrattamente si fermava a leggere le mie poesie.
La memoria corre /con grandi balzi, /a ritroso nel tempo. /E trova un bambino in classe /il colletto bianco, la maestra. / E poi di corsa a casa /fra i quaderni, fantasticando. (L. Marcato).
La scelta per te non poteva che cadere sulla poesia dialettale.
Nel mentre leggerò…

Al pueta a l'è
un fenomen ... (continua)


Mirko D. Mastro 18/11/2020 - 18:14
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Il viaggio (dal renga al hyakuin, verso che corre vicino) diciottesima tappa


“…puoi/ fare quello che non puoi fare mai./ Riprendere a giocare/ riprendere a sognare/ riprendere quel tempo/ che rincorrevi tanto…”.
Ammirando la pietra rossa del castello, l’isolotto e il porto viaggiano con me in questo salotto itinerante in poltrone di varia foggia le sagome nitide di Ernesto, Giuseppe e Santa, e le ombre di Ferruccio e Arduino, Glauco, Valentina e Michele. Maria Luisa, Barbara e Loris, Antonio, Grazia e Anna Maria, Moreno, Laisa, Mary e Margherita.
Mi sono sempre piaciute le ombre senza il fardello dei dettagli. E le qualità dei dettagli.
“dire ciò che non riesci a dire mai./ Che bello stare insieme/ che sembra di volare/ Che voglia di gridare…/ è Natale e a Natale…”.
Nella tappa di Venezia dicevamo che il renga è chiamato anche ‘poesia a catena’. Nasce come un passatempo in cui diversi partecipanti si alternano inserendo ciascuno una strofa, continuazione dei versi precedenti. Da qui il hyakuin, renga di cento strofe.
Nel mentre leggerò…

hai buttato le ... (continua)


Mirko D. Mastro 20/12/2020 - 19:27
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Il viaggio (eco versi, le Grange) diciannovesima tappa


Quest’oggi il nostro salotto itinerante si troverà ad affrontare, se così si può dire, una specie di turbolenza. Sentirete sobbalzare le vostre poltrone di varia foggia, ma restate seduti tranquilli ognuno al proprio posto.
“Ma che ci posso fare/ se a me piace il Natale…/ Ma che ci posso fare/ se mi piace tirare la neve/ c'è più gusto a mangiare/ a bere e ad abbracciarsi ancora./ Chiudi gli occhi, esprimi un desiderio/ ed immagina che sia vero”.
Vedo le sagome nitide di Ernesto, Giuseppe e Santa, e le ombre di Ferruccio e Arduino, Glauco, Valentina, Michele e Teresa. Maria Luisa, Barbara e Loris, Antonio, Grazia e Anna Maria, Moreno, Laisa, Mary e Margherita.
Continuano a piacermi le ombre senza il fardello dei dettagli. E le qualità dei dettagli.
Viaggeremo lì “dove fiorisce il rosmarino c’è una fontana scura… dove cammina il mio destino c’è un filo di paura”, canta Fabrizio De André.
Ho pensato di accostarti l’ecopoesia, un genere particolare che si è sviluppato a partire dall'... (continua)

Mirko D. Mastro 22/12/2020 - 19:28
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Il viaggio (Haiku G) ottava tappa


“Il carrozzone va avanti da sé/ con le regine, i suoi fanti, i suoi re” mentre il cocchiere in doppio petto blu mormora: “Musica gente/ cantate che poi/ uno alla volta si scende anche noi”…
A te va il merito di avermi suggerito nella tappa di Milano il cambio di alloggiamento (Diventerà una carovana, un'avventura nella tua fantasia), pur mantenendo bella questa vita che se ne va senza rinunciare all’aspetto vis-à-vis con i miei passeggeri. Io son così… ‘esser difforme, esser’ come il buffone del Rigoletto. ‘Non dover, non poter altro che ridere’ “per scaramanzia/ così la morte va via”.
Viaggiano con me sui sentieri in cui il vento ‘chiama dai poggi orlati di cipressi e di abeti’ (O. Fallaci) su sedili di varia foggia la sagoma nitida di Ernesto e le ombre di Ferruccio e Giuseppe. Maria Luisa, Barbara e Loris, e Antonio.
Mi sono sempre piaciute le ombre senza il fardello dei dettagli. E le qualità dei dettagli.
Non potevo con te che osare cimentarmi nello haiku caratterizzato dal... (continua)

Mirko D. Mastro 28/11/2020 - 18:58
commenti 14 - Numero letture:911

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su 7 votanti


Il viaggio (Ottava arte, In un frullo) quattordicesima tappa


“Batte il cuore d'ogni giorno/ e un'esperienza in più/ la mia vita e nella stessa direzione tu” che mi rubi un pensiero mentre ti viene incontro il nostro salotto itinerante tra la Sella del Diavolo e il golfo degli Angeli. “Dietro questa maschera c'è un uomo e tu lo sai/ con le gioie, le amarezze ed i problemi suoi./ E mi trucco perché la vita mia/ non mi riconosca e vada via”.
Viaggiano con me in poltrone di varia foggia le sagome nitide di quel buontempone di Ernesto, di Giuseppe dalla fervida favella e della dolce Santa, e le ombre di Ferruccio e Arduino. Maria Luisa che oramai si trova a suo agio, la delicata Barbara e Loris con un debole per il pesce, l’appassionato Antonio, la gentile Grazia e la riflessiva Anna Maria, e l’esuberante Moreno, Laisa un poco infastidita dalle volte di fumo, e la carinissima Mary.
Oramai dovreste sapere che mi sono sempre piaciute le ombre senza il fardello dei dettagli. E le qualità dei dettagli.
A volte mi ritrovo a pensare che il libro che pre... (continua)

Mirko D. Mastro 12/12/2020 - 19:17
commenti 12 - Numero letture:853

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