RACCONTI

     
 

In questa sezione potete consultare tutte le poesie pubblicate per argomento. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista delle poesie anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento.

Buona lettura

 
     



Lista Racconti

     
 

... e poi ...


… E POI …

Tra una titubanza e l’altra si avvicinava il nuovo anno con il potere di essere realizzato ad uso di tutti: così aveva deciso il Creatore e che qualcuno potesse iniziare come più desiderava la sua storia prendendo spunto da qualsiasi cosa gli apparisse nella mente.

Praticamente ognuno quell’anno 2024 sfoderava i suoi desideri nel contesto della realizzazione … era un rischio molto grosso pensava il Creatore dare nelle mani di ciascuno questa tremenda possibilità!

“La possibilità d’ognuno di vivere i propri intenti in una storia che voleva vivere intensamente.”

Era pericoloso mettere nelle mani dell’umanità queste possibilità sapendo che gran parte dell’umanità non era ancora pronta … ma alcuni … alcuni si, lo erano ed il Creatore voleva lasciare libera scelta a questi “alcuni”.
Era curioso di vedere come avrebbero utilizzato questo immenso potere!

Fu così che ad ogni umano venne dato un rotolo di fotogrammi dove impressionare la propria storia su quel... (continua)


Maria Luisa Bandiera 13/01/2024 - 09:41
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C'era una volta un fiorellino


C’era una volta un fiorellino

Elisa, la nostra protagonista, aveva nel suo piccolo giardino da qualche anno una conifera di quelle che si espandono in orizzontale e poco in verticale.
Le piaceva quella pianta che ornava il giardino allargando i suoi bellissimi rami.
Non si sa bene perché, ed Elisa non lo seppe mai, un giorno sotto questa pianta che amava molto vide verso il mese di settembre spuntare un germoglio che lì sotto non aveva mai visto, non riusciva ad identificare quale piantina fosse e da dove fosse arrivata.
Aspettò con grande pazienza che questa piantina si mostrasse senza timore e lei che aveva l’abitudine di parlare con le piante nella convinzione che loro potessero sentirla, tutti i santi giorni le chiedeva di farsi vedere e di mostrarsi!

Poi finalmente, poco alla volta, iniziò a vedere una fogliolina di un verde piuttosto scuro e leggermente variegata.
Passarono ancora alcuni giorni e finalmente iniziò a spuntare un picco fiorellino di un colore li... (continua)


Maria Luisa Bandiera 09/12/2023 - 16:20
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DAL DENTISTA


Dopo aver fatto due piani di scale perché l’ascensore gli causa attacchi di panico, Sandro ha il fiatone e quando suona il campanello dello studio soffia come un mantice.
Gli apre l’assistente del dottore, una donna, se così si può dire, magra come un’aringa. È piatta da tutte le parti, sembra un prodotto Ikea. Sebbene arrampicata su dei tacchi a spillo resta comunque bassa. Ha un volto pallido, dello stesso candore della divisa bianca che indossa e se non fosse per un pesante trucco nero attorno agli occhi, si confonderebbe con la tappezzeria della stanza.
“Sandro Marini?” gli chiede con una vocina quasi inesistente, da fantasma assopito.
“Certo” ansima lui dall’alto.
“Il dottore lo riceve subito, si accomodi” sussurra la donna prima di sparire.
Sandro si asciuga il sudore e sprofonda nel divano. Accanto a lui, su un tavolinetto, ci sono delle riviste, e sono riviste porno.
Non ha nemmeno il tempo di ambientarsi che la porta in cui si è immersa l’infermiera, si apre ed appare il... (continua)

Adriano Martini 14/09/2023 - 15:54
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Di quando


Di quando. Di quand'ero una rana ricordo molte belle situazioni e di quanto dovevo stare attenta a zoccoli e scarponi.
Di quand'ero una rana ricordo allegria nel prato tra ogni erba e di come avevo maturato la mia giovinezza acerba.
Di quand'ero una rana ricordo storiche cantate con le amiche e di quanto le mie più normali soddisfazioni fossero uniche ed infinite.
Di quand'ero una rana ricordo pozze d'acqua ancora incontaminata e di quando le lucciole invadevano con fiaccola immacolata.
Di quand'ero una rana ricordo quanto diventare madre ti fa sentire un tot prestigiatore e di come la mosca m'assopiva il languore.
Di quand'ero una rana ricordo pure di quanto fosse paralizzante ogni incontro col serpente e di come una volta evitato mi sentivo vincente.
Di quand'ero una rana ricordo anche di quanto la vita mi scorreva dentro gentilmente tra una mangiata, una dormita e parecchio saporito dolce far niente e. E di come del dover morire avessi una teoria inesistente.
Po... (continua)

Mirco De pretto 04/06/2023 - 21:15
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Fabio e Fiamma


FABIO E FIAMMA

È un sabato sera. Strade affollate da gente che non sembra aver fretta. Negozi presi d’assalto per le imminenti festività natalizie.
Fabio girovaga senza una meta precisa in Corso Italia. Guarda distrattamente le vetrine, di tanto in tanto, per poi lasciarsi trascinare dalla marea verso il centro.
D’un tratto la vede, a pochi metri di distanza, e si blocca impietrito mentre le persone dietro di lui si tamponano, come su un’autostrada, e qualcuno impreca contro di lui.
È Fiamma, senz’altro, che non vede da una vita. Si sono lasciati anni prima senza un addio, senza una spiegazione, che poi gli hanno lasciato dentro un vuoto incolmabile.
Da tempo spera di incontrarla perché la città non è grande e Fiamma bazzica spesso in centro con la sua mania dello shopping , ma in tanti anni niente. Ed ora è lì a pochi metri da lui.
È preso dall’ansia e comincia a sudare copiosamente, sotto il giaccone, nonostante il freddo pungente.
Si accosta alla vetrina di un negozio. È i... (continua)


Adriano Martini 09/09/2023 - 14:56
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Fuga dalla baita


FUGA DALLA BAITA

Tra le cime innevate soffiava ed ululava un freddo vento che non lasciava tregua lungo il solitario sentiero che Rosalba stava percorrendo per raggiungere la baita di sua nonna.
I racconti di nonna, si ricordava che erano impressionanti e molto ricchi di mistero ma a quell’epoca lei era una bambina molto fragile ed impressionabile.
Si ricordava poco di quella volta in montagna ma Rosalba era sicura che una volta arrivata alla baita, avrebbe rammentato il motivo per cui lei e nonna, anni addietro, erano dovute scappare a valle fuggendo dalla baita.
Finalmente arrivò a destinazione, subito andò in cerca di legna per attivare il camino per riscaldarsi davanti al fuoco … fu così che quando accese il camino tutta la stanza si riempì di fumo, sorridendo Rosalba ricordò di nuovo il motivo per cui era scappata di corsa con nonna giù per la montagna!
Il problema era ancora lì: un nido sul camino impediva il tiraggio!
… la storia si stava ripetendo come allora! ... (continua)


Maria Luisa Bandiera 10/05/2024 - 09:46
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George


Non lo poteva soffrire, non lo aveva mai potuto soffrire.
Aveva deciso che lo avrebbe fatto quel giorno, non appena i genitori fossero usciti.
Così, quando sentì chiudersi il cancello automatico ed ebbe la certezza di essere solo, andò in garage e prese la pala.
Salì al primo piano e prima di introdursi in salotto la nascose dietro la schiena.
Come aveva immaginato, Fred dormiva sulla poltrona, la televisione accesa, una luce soffusa che illuminava delicatamente la stanza.
Gli si avvicinò senza fare il minimo rumore. Fred continuava a dormire.
Ma così non c’era gusto. Doveva svegliarlo, e così fece, carezzandogli la testa.
Fred si svegliò ma non si mosse, nemmeno quando vide la pala alzata sopra di lui.
Il colpo fu secco e repentino ed bene assestato, nemmeno una goccia di sangue. E George provò una soddisfazione immensa che non avrebbe mai dimenticato quando vide il cane con la testa fracassata.
La stessa soddisfazione che provò vent’anni dopo quando massacrò i genitori. Ques... (continua)

Adriano Martini 07/09/2023 - 09:16
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I due dannati


Due dannati, nell'attesa di una lunghissima traversata per essere traghettati da Caronte nei gironi di appartenenza, si raccontano di come avevano passato le rispettive esistenze. Piotr era un ladro, Thomas, invece, un assassino.
L'ex rapinatore rimane particolarmente spiazzato dai racconti di Thomas, tanto da sciorinare una morale in riguardo le malefatte di quest'ultimo.
«Piotr, vuoi farmi una lezione? Ti vorrei ricordare che siamo sulla stessa barca.»
«Io rubavo perché non volevo lavorare, di certo non ho ucciso né ferito nessuno. Ma tu, porco Diavolo, con le tue pistole facevi di tutto.»  
«Eseguivo soltanto gli ordini. Qualora mi fossi rifiutato, mi avrebbero macellato assieme ai cani per il Festival di Yulin.» 
«Ordini dall'alto, immagino.»
«No, dal basso.»
«Cioè, scusa, fammi capire... Satana ti condizionava la mente al punto di commissionarti ad uccidere?»
«No, lavoravo per i nanerottoli della Triade cinese, un'organizzazione criminale di stampo mafioso. Come vedi sono ... (continua)

Giuseppe Scilipoti 01/07/2023 - 21:45
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I fronzoli dell'anima


I FRONZOLI DELL'ANIMA

Vive l’anima in forma incorporea tra i vari mondi dell’Universo da lei stessa creati, vive nell’unità dell’Uno e la diversità dei tanti.
Si sceglie in quale forma ritrovarsi nella materia per viverla nei suoi molteplici aspetti. Scelte diverse tra un’anima ed un’altra, scelte molte volte tragiche , consapevolmente ricercate ed altre volte sorprese nella leggerezza di momenti ameni che non creano nessun problema, la scelta di un particolare originale che crea nella sua venuta al mondo della materia un incrocio ironico di elementi che la faranno evidenziare come una strana o particolare personificazione resa tale attraverso degli elementi che ne condizioneranno, in alcuni aspetti, la vita.
Fra tanti c’è, tanto per fare un esempio, chi nasce con un cognome buffo o particolare tipo:
La Mattina
Maniaco
Mezzasalma

oppure con le combinazioni amene tra nome e cognome …
Falla Felice
Casetta Bianca
Musica Celeste

In questo particolare frang... (continua)


Maria Luisa Bandiera 14/11/2023 - 07:10
commenti 11 - Numero letture:2916

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IL MIO. PERCORSO


Noi che percorriamo deserti
segnati d’ombre
ciechi automi
sordi viandanti
noi crediamo d’amare.
E camminando
gregge sperduto
eppure composto
verso un’unica meta
noi ancora
crediamo d’amare.
E consumat il destino
Quando il calice
è vuoto
e gli occhi spenti
tendiamo al buio
ossute mani tremanti
e l’amore creduto
consumato offerto
vilipeso odiato
dissacrato atteso
solo ora ci intende
e ci consola.... (continua)

Adriano Martini 02/01/2024 - 13:43
commenti 1 - Numero letture:189

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