RACCONTI

     
 

In questa sezione potete consultare tutte le poesie pubblicate per argomento. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista delle poesie anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento.

Buona lettura

 
     



Lista Racconti

     
 




Opera non ancora approvata!

01/01/1970 - 01:00
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Morgan il Vikingo


Lo Stylocidaris affinis, conosciuto comunemente come riccio matita per i suoi grossi aculei, è un animale stupendo, un echinoderma della famiglia delle Cidaridae.
È un parente stretto delle stelle di mare e , come quelle, genera in chi ne viene in contatto un istinto tanto brutale che irrefrenabile: possederlo, portarlo a casa per ricordo, o per regalarlo. Molti naturisti credono che il riccio matita sia patrimonio soltanto dei mari esotici, non nostrani, ed invece si sbagliano. Esiste pure nei nostri fondali, anche se i suoi meravigliosi esemplari sono assai rari. Se un sub di poca coscienza lo trovasse, ne farebbe certamente regalo ai figli, o alla fidanzata di turno, sottraendolo alla bellezza del mare. In Sardegna, mi dicono gli amici sub di Alghero, ce n'è qualcuno, protetto da leggi locali.
Io ne ho trovato solo uno, all'Elba, nonostante le migliaia di immersioni fatte in quel lembo di mare, ed è stato un caso fortuito. Stavo cercando un presunto relitto d'aereo islandese, er... (continua)

Mino Colosio 25/11/2023 - 14:29
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Opera non ancora approvata!

01/01/1970 - 01:00
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Muretti


I due lunghi muretti della socialità erano nati per dividere la parte condominiale dalla parte pubblica del selciato antistante la casa dei nonni, tra di loro un passaggio che consentiva di accedere all'immobile ed ai piccoli appezzamenti retrostanti.

Erano una sorta di lunghe panchine in cemento senza schienale sopra le quali ci si incontrava durante il giorno, una sorta di allargato soggiorno condominiale dove si ricevevano anche gli ospiti. Se qualcuno ti veniva a trovare ed eri là non era necessario entrare in casa, lo si faceva accomodare sul muretto e si univa nell'agorà.
Erano utilissimi per il gioco, larghi spazi dove piazzare sassi, tappini e quanto di utile alla bisogna ma non erano buoni per essere “sporcati” con i mattoni, per quello c'era il marciapiede “scalato” di lato alla casa che sembrava fatto apposta, diviso in quadrerttini molto recettivi al colore rosso dei mattoni.
Su quei muretti Emilio, sul suo Surace, proponeva indovinelli e sciarade, con sua moglie che ... (continua)


Glauco Ballantini 23/02/2017 - 18:20
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NATALE


Stava arrivando Natale e dopo tanto nevicò.
Le strade erano una scia di coriandoli innevati che scendevano soffici come carezze, mentre stavo al caldo vicino al caminetto ammirando questo spettacolo.
I miei occhi rapiti e increduli seguivano la neve, mentre la mia mente viaggiava, viaggiava pensando alle emozioni racchiuse dentro me.
Le persone che conoscevo, la mia famiglia, tutti quelli che in qualche modo avevano catturato con il loro affetto e semplicità una parte di me, della mia sensibilità e di quel pizzico di bella follia..
Una lacrima di felicità, scorre sul mio viso mentre penso al vero bene.
Quel sentimento autentico, che ti prende, ti coinvolge, ti fa sorridere e ti fa riscoprire la tua profondità.
Perchè ogni tanto è anche bello riscoprirsi.
È bello aprirsi e parlare con chi ci vuole bene.
Raccontare di tutto e di più e sentirsi complici uno dell' altro, complici di quell' abbraccio che senti e ti scalda con tepore.
E poi ridere, buttarsi sul letto dopo una lunga... (continua)

Mary L 17/12/2017 - 19:54
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Natalino


Da qualche giorno ripenso a Natalino,
era un ragazzo originario della Sardegna, piccolo , molto piccolo di statura, forse perfino più piccolo di me, ed esile; io avevo 13 anni; lui 16, credo. Aveva un Caballero che immagino lo facesse sentire un poco più grande, un po' più potente. Faceva lavoretti, o ne cercava, fumava tanto e anche questo penso contribuisse a farlo sentire un po' più grande. Aveva un piccolo viso un po' ossuto, e la voce bassa, timida. Con un gruppetto di altri ragazzi bazzicava nella via dove abitavo con i miei genitori, e dove sono cresciuta. Era appena finito il tempo dei giochi, e forse era l'ultima estate in cui si stava "nella via", alla sera; da quella dopo saremmo stati tutti più grandi, con amici diversi, in altri punti della città... Non c'era più il crocchio degli amici di strada (e non c'è mai più stato,nemmeno per le generazioni successive...che dispiacere non sentire più quegli schiamazzi, le risate, il vicino di casa senza figli che tirava s... (continua)

Irene Fiume 30/09/2013 - 22:36
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Neanche profeta in casa mia!


Questo titolo deriva dall'amara considerazione che quando parlo (e spesso urlo) in famiglia per educare, la maggior parte dei miei familiari mi prende per pazzo mentre qualche figlio, addirittura, si isola col telefonino!
Da circa un ventennio in quarantena per crisi coniugale, da solo mi faccio compagnia con le mie divagazioni (e analisi) mentali e adesso, in tema di pandemia, mi risalta alla mente che per le guerre ricorriamo agli elmetti mentre per i virus usiamo le mascherine e la storia dell'umanità continua.
Il dato certo, comunque, resta che navighiamo tutti su una sgangherata barchetta (terra) in balia delle onde ed a rischio di affondare.
La lezione del castigo divino ancor non l'abbiamo capita se siamo i discendenti di gente sopravvissuta al diluvio universale grazie all'arca di Noè, dopo che l'umanità era sprofondata nella malvagità in preda a violenza ed immoralità.
Di questi tempi abbiam fatto anche peggio se, vergognosi guadagni di calciatori, allenatori, e presentat... (continua)

Francesco Andrea Maiello 10/04/2020 - 07:26
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Opera non ancora approvata!

01/01/1970 - 01:00
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Negozi Giuridici


Non credeva ai suoi occhiali, il Simoni, quando vide il risultato dei compiti in classe, tutti fatti benissimo! In realtà la copiatura era stata generale, facilitata dalla sua vista, che non arrivava al confine della sua cattedra. Non c’era bisogno di nascondersi tanto, i libri potevano essere lasciati aperti sul banco; qualcuno per eccesso di zelo li teneva sulle ginocchia o sotto il banco, anche se era poco più di un inutile vezzo.

Con Andrea, ci eravamo accordati che non avremo copiato neanche un rigo, per rispetto verso di lui. Faceva tenerezza quel suo essere sempre svagato, le sue giacchette a quadri sfumate sul marrone o sul grigio intonate ai pantaloni in tinta unita, i suoi occhiali con le lenti spesse come “culi di bottiglia”, e quel suo modo di tirarseli su con l’indice.

Ci mettemmo al primo banco senza libri sopra, solo la penna e il foglio protocollo a righe e il prezioso “Istituzioni di diritto pubblico” nello zaino.
Così noi, che eravamo il suo “orgoglio”, fummo i... (continua)


Glauco Ballantini 21/06/2016 - 10:52
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Nei miei panni (vero nome Mirko D. come Domenico, mio padre)


Troppo pochi quarantasei anni per una malinconia così grande, pensò Emme, malinconia nei ricordi e nei pensieri di un viaggio che non avrebbe voluto spiegare se non con lo scacciapensieri di suo padre che teneva sullo scrittoio… nel suo oscillo rivedeva lui andato incontro alla morte prematuramente. E con il tacchettio di una madre che se ne andò poco dopo la sua resa.

(dedicato alle amiche e autrici Maria Luisa, Teresa e Santa che questa mattina mi hanno donato i loro pensieri nella poesia che ho deciso di eliminare)

Ho preso anche due altre decisioni: metterci la faccia (ho da poco inserito una foto sul profilo della mia pagina) e scusarmi pubblicamente con Jean C. G., ora Nessunpoeta G., per una mia leggerezza nell’alludere a un suo messaggio privato alla Redazione (quindi di riflesso anche a me che ne faccio parte) che tale sarebbe dovuto rimanere. Detto questo, voglio aggiungere che una carissima amica ha cercato di dissuadermi dal rendere pubblica questa informazione, non t... (continua)


Mirko D. Mastro 07/09/2021 - 17:12
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