RACCONTI

     
 

In questa sezione potete consultare tutti i racconti pubblicati da ogni singolo autore. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista dei racconti anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento.

Buona lettura

 
     



Autore

     
 



Storia di una badante

Adesso vivo bene,posso concedermi una vita tranquilla ed una passeggiata lungomare con le mie amiche, almeno una volta a settimana.Sono una badante rumena e vivo in casa d'altri, assistendo la gente che ha bisogno dei miei servigi.
Lo so che spesso dicono che rubiamo il lavoro alla gente del posto, ma questo non è vero.Fare la badante vuol dire rinunciare alla propria famiglia, vedere i propri figli solo una volta l'anno ed accettare anche un amore saltuario e non sempre vero.Mi piace il mare e spesso passeggio sulla riva e ricordo il mare della mia terra,il mare di Costanza, con la sua sabbia tanto scura, da meritare il nome di Mar Nero..Preferisco questa spiegazione a quella che attribuisce il nome di Mar Nero ad un mare tempestoso.
Era bello il mio mare ed io sono stata felice un tempo.Mi ritornano alla mente i fiori ,che circondavano la mia casa in campagna e l'odore forte e delicato allo stesso tempo, delle rose.Mia madre amava tanto le rose, ne aveva una varietà infinita e sboc... (continua)

Teresa Peluso 19/01/2020 - 20:20
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Storia di una badante 2a parte

L 'agitazione crebbe quando Ceaucesku decise di azzerare il debito pubblico con le altre nazioni. Allora si cominciò a soffrire la fame, perché si razionarono i viveri. La Romania possedeva vaste pianure ed era un paese agricolo, ma tutto ciò che si produsse, serviva esclusivamente per l'esportazione. I maiali allevati dalle famiglie, dovevano essere dichiarati e consegnati allo stato.
Cominciò il mercato nero e le sigarette divennero come una seconda valuta.
Vi furono centinaia di arresti e migliaia di infiltrati che collaboravano con la polizia.
La vita era veramente difficile.
Anche la mia famiglia crebbe dei maiali e ne nascose uno, da poter vendere al mercato nero.
Intanto io ero diventata una bella ragazza ed avevo molti corteggiatori. Mio padre , però decise di darmi in moglie ad un italiano , che lavorava al porto e che guadagnava parecchio.
Così anche io fui venduta come una mucca ad un uomo molto più grande di me.
Lasciai volare via tutti i miei sogni e mi dedicai... (continua)

Teresa Peluso 22/01/2020 - 11:23
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Alla ricerca della felicità

Camminava pensieroso, gli occhi fissi per terra ed un sorriso amaro sulle labbra. Ormai aveva 70 anni ed aveva perso ogni voglia di combattere.
Era ritornato al punto di partenza, era ritornato a Dusseldorf, da dove era partito 30 anni prima, con le tasche piene di soldi ed il cuore colmo di speranza.
Era appena un ragazzo di 22 anni, abbastanza colto, perché era stato un seminarista ed aveva studiato latino e teologia.
I suoi genitori erano felici che avesse scelto la via del Sacerdozio, loro che a malapena riuscivano a mettere il piatto a tavola per i loro cinque figli.
Il richiamo dell'amore però prevalse su quella vocazione un po' imposta dalla povertà e dalla sicurezza di avere cibo in abbondanza , senza doversi preoccupare dei raccolti.
Aveva conosciuto una bella e brava ragazza, che cantava nel coro della Parrocchia di cui faceva parte, e decise di chiederla in moglie.
Ma ahimè, non era una cosa semplice chiedere in moglie una ragazza, senza possedere qualcosa da offrire... (continua)

Teresa Peluso 08/02/2020 - 13:01
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Brivido blu

Da troppi anni esco molto poco :vivo la mia vita gironzolando per casa, leggendo, scrivendo, dipingendo..
Si, ho dipinto tanto, dopo la morte inattesa di mio marito. Ho passato notti insonni...tante notti insonni...sino a che ho deciso di ricominciare a dipingere. L'oggetto del mio malessere era Mimino...allora...pennellata dopo pennellata, ho ricominciato a dipingere quadri, che avevano come soggetto il mio amatissimo coniuge.
Cominciai a dipingere con ciò che avevo : pochi colori, una tela non molto grande e nella mente un Mimino che suonava la fisarmonica.
Le notti fluirono più velocemente,anche se le lacrime erano versate a fiumi. Dalle tele usciva un Mimino intento a lavorare, insieme ai suoi figli, insieme ai nipotini, insieme a me... Toccai tutte le tappe salienti della nostra vita in comune..
Cominciai a circondarmi con le immagini a me care e mi sentivo il cuore leggero, accarezzato da tutti questi ricordi.
Non mi stancavo mai di ritrarlo .Una notte decisi di dipingere un... (continua)

Teresa Peluso 14/06/2020 - 10:27
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Lo specchio

Da una storia vera , che mi ha fatto tanto soffrire

Lo specchio

Mi guardo attorno e tutto mi sembra diafano e irreale. Sono io in questo letto d'ospedale, oppure sto sognando?
Ogni tanto mi tocco il viso per sincerarmi che sia mio e non quello di qualcuno che sta soffrendo come me.
Mi sento sospesa nell'aria, come se fossi in un'ampolla di vetro e guardassi il mondo attorno a me, che non è quello che conosco.
Il mio cuore batte ancora, anzi, batte troppo forte... eppure mi sento distante un'eternità.
Tocco i miei capelli, belli, biondi, lunghi...ma, ahimè...non tocco che qualche ciuffo sparso sul mio capo . Adesso farò la prova del nove:
prenderò , (anzi mi farò portare ) uno specchio e finalmente vedrò chi sia io veramente. Sono stanca... Ogni movimento richiede uno sforzo sovrumano... Grido , per attirare l'attenzione....ma nessun suono esce dalla mia gola.
I miei genitori dove saranno? Possibile che mi abbiano lasciata sola?
Uno specchio, voglio uno specchio.... E'... (continua)


Teresa Peluso 10/09/2020 - 19:09
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