RACCONTI

     
 

In questa sezione potete consultare tutti i racconti pubblicati da ogni singolo autore. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista dei racconti anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento.

Buona lettura

 
     



Autore

     
 



Prologo

Questa e la descrizione di ciò che ha contribuito a farmi diventare quello che sono ora.
Mi chiamo Criss, nato e cresciuto a Riverdale piccola cittadina a sud di Atlanta in Georgia. Ho passato parte della vita a chiedermi, fino a che punto mi sarei spinto per conquistare una parte di mondo da lasciare in eredità e qui non parlo di denaro, di case o quant’altro ma di un eredità che va ben oltre ciò che si può possedere o conservare in una banca. Un eredità morale, sentimentale, quel tipo di eredità che si è certi di aver lasciato quando gli altri si ricordano di te e continuano a parlarne anche quando non ci sei più. A 22 anni avrei dovuto soltanto pensare ad uscire con gli amici e a divertirmi, ma a me, queste cose importavano poco e questo si ripercuoteva con non poche conseguenze sulle mie attività di svago e sulla mia vita sociale.
Era pomeriggio inoltrato di un venerdì di inizio settembre, di nuovo a casa, dopo averne trascorso 15 di escursione in solitaria nei boschi del Chatta... (continua)

Cristiano Pili 12/09/2020 - 15:40
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Tutto ebbe inizio. Capitolo 2

Chiusi la porta pervaso da una sensazione di libertà, fuori il mondo era tutta un'altra storia, l'aria del tardo pomeriggio era fresca, la cosa più bella che si potesse respirare. Dopo poche decine di metri quel pesante senso di oppressione sembrava svanire, anche uno che come me provava piacere nello stare solo, ogni tanto sentiva il bisogno di passare una serata con gli amici.
Con un gesto compulsivo che ripetevo ogni volta che uscivo da casa, toccai le tasche dei jeans.
“Cavolo ho lasciato le chiavi in casa”.
Non esitai a tornare indietro per prenderle, non sapevo a che ora sarei rientrato, e non volevo che mia madre si svegliasse per aprirmi. Feci il gesto di suonare il campanello e improvvisamente fui pervaso da una strana sensazione simile a quella che si ha quando si rivive un déjà-vu. La porta di casa era aperta,
“eppure ero certo di averla chiusa"
potevo ancora sentirne il rumore che fece sbattendo sullo stipite.
“Forse sto ancora dorm... (continua)

Cristiano Pili 18/09/2020 - 23:10
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Perché io. Capitolo 3

L’essere consapevole che quello che stavo vivendo fosse reale, mi diede una scarica di adrenalina, la direzione della mia vita cambiò drasticamente nell’arco di poche ore, la pace e la tranquillità dei monti Chattaoochee tutto ad un tratto divenne un lontano ricordo. Ora mi ritrovavo solo e con l’urgente bisogno di capire cosa fosse accaduto. “Dov'erano finiti tutti? Perché solo io ero ancora lì? Chi aveva fatto tutto questo? Era soltanto un sogno e presto mi sarei svegliato dimenticando tutto, o era tutto reale?” E nel frattempo altri mille pensieri mi riempivano la testa. Dovevo spostarmi, forse andare ad Atlanta, o era meglio stare chiuso in casa? Magari il fatto che io fossi ancora qui era solo perché ero scampato per errore, e chi aveva fatto tutto ciò poteva trovarmi e fare sparire anche me.
“No non posso stare qui, finirei per impazzire”
Continuavo a ripetermi, mentre facevo avanti e indietro per le stanze di casa. Se io ero sfuggito a tutto ciò, poteva esserci riuscito anche... (continua)

Cristiano Pili 23/09/2020 - 23:16
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Il tubo. Capitolo 4

4-Il tubo
L'asfalto correva veloce sotto le ruote del fuoristrada, il silenzio riecheggiava nell'abitacolo, interrotto solamente dal rumore dell'aria e dal frastuono dei miei pensieri. Dopo alcuni chilometri di strada, notai con la coda dell'occhio un profilo che non avevo mai visto prima, erano ormai vent’anni che percorrevo quella strada, molti dei quali col naso attaccato al finestrino, conoscevo ogni albero ogni muro e ogni casa, perciò qualsiasi differenza sarebbe saltata subito ai miei occhi. Inchiodai l’auto fermandomi con due ruote sul ciglio della strada, ma due grossi alberi di faggio mi coprivano la visuale, ingranai la retromarcia e indietreggiai di qualche decina di metri. Aprii lo sportello, scesi dall’auto e nonostante fossi in aperta campagna fu ancora quell'inquietante silenzio a fare da padrone. Il piccolo canale di scolo che separava la strada dai campi, non fu certo un ostacolo per un ragazzo allenato come me, lo saltai facilmente con un balzo, dando sfoggio di t... (continua)

Cristiano Pili 29/09/2020 - 08:04
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Desolazione. Capitolo 5

5-Desolazione
La fresca brezza della sera mi accarezzava il viso, se non fosse per la situazione così surreale avrei potuto godere di quel momento di pace e quiete. Salii in macchina con la ferma convinzione che se io ero lì anche la vita sulla terra era ancora presente e di certo, visto che in vita mia non avevo mai avuto l’esclusiva su niente non vedevo perché avrei dovuto iniziare ad averla proprio in quel momento.
Il sole stava ormai calando, il riverbero vermiglio si stagliava all’orizzonte creando giochi di luce tra la terra e le poche nuvole nel cielo, nonostante la drammaticità della situazione non potei fare a meno di fermarmi a contemplare quel meraviglioso quadro che la natura mi stava donando.
Erano state due ore pesanti, tutto era successo così velocemente che ancora non avevo pienamente realizzato la gravità della situazione, per la tensione accumulata sentivo il bisogno di rallentare e raccogliere le idee, non volevo passare il tempo a girare a vuoto senza meta, per... (continua)

Cristiano Pili 04/10/2020 - 19:53
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