RACCONTI

     
 

In questa sezione potete consultare tutti i racconti pubblicati da ogni singolo autore. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista dei racconti anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento.

Buona lettura

 
     



Autore

     
 



La mia odissea minore

Capitolo

Era un pomeriggio caldo e luminoso. Barbara ritornava a casa dopo una giornata di lavoro. Non si guardava intorno, la sua mente pensava solo che avrebbe riabbracciato i suoi bambini. Le piaceva ritornare a casa. Di solito i bambini le facevano trovare qualche sorpresina, qualcosa per farle sentire quanto bene le volessero e quanto fosse preziosa per loro. Sembrava un cavallo al trotto. I suoi passi rimbombavano sul selciato delle strade semideserte. La gente faceva la pennichella pomeridiana, tutto era silenzioso. Mancavano pochi metri e poi avrebbe visto la sua casa da lontano e poi… Ci godeva sempre pensando ai baci e agli abbracci dei suoi figli.
Ne aveva quattro. Uno più bello dell’ altro (così le sembrava).
La piccola aveva appena un anno e mezzo, la grande invece, era una vera e propria donnina giudiziosa. Era lei a tenere a bada i due maschietti sempre turbolenti.
Il grande dei maschi, Adriano, le faceva sempre trovare una letterina appesa alla manigli... (continua)


Teresa Peluso 14/07/2020 - 10:40
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riflessioni n. 6

Eccolo là, steso a terra, come un gran gigante, abbattuto dalla fionda di Davide.
Steso a terra è il mio pino e, a sconfiggerlo, è stata la furia del vento, che si è abbattuto impietoso sulla terra.
Ho le lacrime agli occhi, mentre mi sovviene la poesia del Pascoli, "La quercia caduta".
Anche il mio pino era buono:ospitava nidi di tortorelle e di gazze ladre... In più ospitava, attaccate ai suoi rami sporgenti, tre altalene, di misure diverse.
La prima altalena fu attaccata ad un ramo più basso, 26 anni fa, era stretta e bassa, perché Elisa potesse dondolare in sicurezza.
La seconda altalena fu attaccata ad un ramo più forte ed era più grande. Li, Teresa e Gianpiero hanno giocato, ripetendo a ritmo tante filastrocche... La terza altalena era la più grande e la più contesa. Era la più spaziosa e potevo salirci anche io, tenendo stretto al mio fianco un nipotino Spesso era Andrea, che aveva meno possibilità degli altri di stare con me. Ma su quell'altalena si dondolava Ann... (continua)

Teresa Peluso 13/11/2019 - 17:11
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Il mondo dello spettacolo

Mi piaceva partecipare a tutto ciò che avveniva in famiglia e, nel limite del possibile, non perdevo occasione di essere presente..
La mia è una famiglia che vive di arte... Arte in senso lato... Non solo pittura, non solo teatro, ma, soprattutto musica.
La musica ha tante sfaccettature.: per noi la musica era melodia , era complicità, era creatività, era divertimento. Ovviamente il divertimento dovevano provarlo anche coloro che ascoltavano, per cui doveva essere accattivante.Così tutto era bello , tutto pulito , tutto votato alla vocazione . Non si può essere musicisti, se non si ha una vocazione.Lo spettacolo che si portava in giro, sulle piazze doveva essere armonioso, doveva sorprendere, senza compromessi. I pezzi cantati spesso venivano accompagnati da balletti. Lo spettacolo piaceva ed il gruppo girava per tutta l'Italia meridionale, portando il suo messaggio artistico.Un giorno, però, ci fu un cambiamento, perché un impresario propose l'inserimento di un ospite d'onore, ass... (continua)

Teresa Peluso 24/11/2019 - 17:06
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Un delitti efferato

Camminava sempre a testa bassa, trascinandosi dietro i suoi due bambini. La femminuccia era così piccola, che aveva il ciuccio in bocca. Il maschietto aveva all'incirca sei anni e camminava tenendisi attaccato al passeggino della sorellina.
La guardavo passare ogni mattina, bella e malinconica.
Non era del mio paese... dall'accento sembrava essere siciliana. Il marito era un artigiano di buona famiglia e molto apprezzato per il suo lavoro.
Sembrava tutto all'insegna della normalità... eppure... qualcosa non quadrava.
Amelia, coi pochi soldi che le dava il marito, cercava di risparmiare sulla spesa, poi, raggranellare 20, 30 mila lire, correva in Posta e le depositava su un libretto di risparmio.
Voleva portare i suoi bambini in Sicilia, per farli conoscere ai genitori, che erano poveri e non avevano la possibilità di affrontare un viaggio. I bambini erano timorosi e Giulio, il grandicello, camminava sempre attaccato ad un lembo della gonna della madre.
Lei era bella, di quella b... (continua)

Teresa Peluso 27/11/2019 - 20:51
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Sorelle

Sorelle

Era una casa piccolissima la nostra :una sola grande stanza e qualche mobile trasandato. Noi, che eravamo abituati ai grandi spazi della nostra casa di periferia, con vasto orizzonte di alberi e terra rossa... La lunga strada bianca, libera da automobili, su cui facevamo grandi corse in bicicletta e gare di velocità coi nostri amici.
Poi tutto ciò era finito e ci ritrovammo a vivere in quella casa senza identità, uguale a tante altre case di povera gente.
Avevamo però l'acqua corrente e un terrazzo spazioso, che dovette sostituire, nel nostro immaginario, la lunga strada bianca e gli ampi spazi verdi.
Tutto era nuovo, anche i compagni cambiarono e ci ritrovammo a giocare con bambini sconosciuti: Carlo, Rosario, Marcello, Antonella, Rosanna, Olga...
La strada asfaltata, nera come la pece ed i giochi molti calmi:Madama Dore', nascondino, le belle statuine...
Ma eravamo piccole, ci adattammo facilmente alla nuova vita, che prendemmo come un gioco.
La nostra vita era cambi... (continua)


Teresa Peluso 26/01/2020 - 22:54
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