DEA
Le onde scuotevano il corpo senza vita della giovane, allontanandola dal luogo che era stato la sua prigione.
I lunghi capelli neri fluttuavano intorno al bianco corpo, le labbra vermiglie erano socchiuse in un sorriso.
Solo l’acqua osava toccare quel corpo freddo, nessun essere vivente si avvicinava.
Lentamente gli occhi si aprirono rivelando le iridi ramati che brillavano; il minuto corpo fu scosso da un brivido e si rizzò in piedi senza toccare le acque.
Le labbra erano atteggiate a un sorriso beffardo mentre l’alone rosso sulla candida veste andava svanendo.
Gli stolti umani avevano tentato di ucciderla, ma come si poteva uccidere una Dea?
La Dea, la Signora dei raccolti. La Dea della morte e della nascita.
La Cacciatrice. La Vergine. La Dea della guerra.
Lei, la madre di tutti loro.
Lei, avevano cercato di uccidere, quegli stolti uomini, ingrati torturatori di donne.
Ora, mentre Lei era lì viva e libera, loro erano inermi davanti alle catastrofi che Lei aveva sca... (continua)