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Il galeone sommerso

Una grossa medusa si diresse lungo il ponte principale, i suoi tentacoli lenti e sinuosi le davano la possibilità di destreggiarsi con facilità all'interno del relitto di un galeone dalle dimensioni imponenti. Tra le alghe e il legno marcio, la luce verdastra del celenterato sembrava una lanterna.
Si introdusse per le scale, per poi gradualmente giungere nella stiva, portando riverbero su uno scheletro dalla sbrindellata uniforme blu, indossata da colui che funse da comandante. Nell'ossuta mano stringeva un'antica pistola ad avancarica utilizzata secoli addietro per porre fine alla sua vita.
La fluorescente medusa proseguì in direzione di una spartana cabina avente una brandaccia, un tavolo e uno sgabello, seduto sul quale stava un solitario fantasma assorto nel dolore della sconfitta.



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Racconto scritto il 20/06/2019 - 09:07
Da Giuseppe Scilipoti
Letta n.915 volte.
Voto:
su 6 votanti


Commenti


Mary, quasi tutto il tuo commento è praticamente una fanfiction di genere demenziale de 'Il galeone sommerso'

Quasi quasi, ci mancava poco che introducevi i Ghostbusters in tenuta subacquea per catturare il fantasma del comandante.
Nel frattempo, la medusa avrebbe fatto compagnia a Slimer che come ben sai è verde fluo. In proposito, non si può certo negare che due hanno qualcosa in comune.
Per il resto, questo racconto mira ad essere... "profondo". Beh, in un certo senso, ci sono riuscito.

Giuseppe Scilipoti 27/12/2023 - 22:15

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Mi piacciono questi temi di navi sommerse, vecchi tesori, scheletri, il fantasma però mancava
La medusa deve essersi spaventata e deve aver cercato il fucile del comandante, così contro il fantasma sarebbe diventato con uno sparo nebbia, per un pò almeno, poi avrebbe ripreso la sua forma .
Intanto la medusa è salva e può fare un altro giretto tra mari e oceani canticchiando finché la barca va lasciala andare

Mary L 26/12/2023 - 20:19

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Cara Mary, "Il galeone sommerso" fino ad oggi mi ha dato tante soddisfazioni. E non solo nei siti di scrittura. Devi sapere che alcuni miei colleghi hanno letto questo racconto e siccome l'hanno apprezzato così tanto, mi è venuto naturale atteggiarmi peggio di una mignotta.
Pensa che una mia collega se l'è pure stampato.
Uno scrigno tra le gambe dello scheletrico capitano? Umh, sì potrebbe essere. Beh, magari all'interno dello scrigno é possibile trovare... i "gioielli di famiglia"
Per il resto... chiamala "piccolina" la medusa.
Buonanotte e sogni d'oro!!!

Giuseppe Scilipoti 09/06/2023 - 23:28

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Un piccolo racconto ma pieno di suspanse la medusa e il suo percorso, anche qui naturalmente atmosfera di fantasmi
Da brivido il comandante con la Pistola, chissà se tra le gambe osssute aveva qualche scrigno
Una bella avventura per la medusa piccolina, bravo

Mary L 09/06/2023 - 18:11

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Grazie Maria Isabel, pur passando da un argomento all'altro, i testi introspettivi e soprattutto quelli di natura autobiografica restano il mio forte. Su quest'ultimo genere in particolare è come giocare in casa, e quindi secondo un mio modesto parere uno scrittore per mettersi alla prova in maniera concreta deve cimentarsi principalmente col fiction.
Vabbè che poi alla fin fine scrivo quello che mi ispira. Mi ricordo il 2017... l'ondata di racconti di autobiografici. Quanti ne scrissi!

Giuseppe Scilipoti 02/07/2019 - 19:17

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Bellissimo, sei molto bravo, passi da un argomento all'altro con naturalezza e poi c'è sempre la sorpresa finale... complimenti!!!

Maria Isabel Mendez 20/06/2019 - 23:43

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Riguardo il mio mestiere cioè quello dell'Oss l'ho scoperto tardi e mi sta dando soddisfazioni sebbene fare lo sceneggiatore e soprattutto il regista e l'attore era ed è il mio sogno segreto. Avrei voluto studiare cinema al Dams di Roma ma purtroppo dopo il diploma di liceo i miei genitori non mi hanno voluto aiutare e di conseguenza seguire la mia "causa" in quanto asserivano l'inutilità del mio progetto. A distanza di molti anni... hanno ammesso in un certo senso la loro "colpa".

Giuseppe Scilipoti 20/06/2019 - 13:34

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Grazie Santa, tra lavori autobiografici e introspettivi, di tanto in tanto do spazio alla mia fantasia. Ho sempre avuto il fascino dei galeoni, dei pirati, delle cannonate, delle isole del tesoro. Non per questo Emilio Salgari è il mio scrittore italiano di romanzi d'avventura preferito.
Giusto per sottolineare ancora: stavolta sono voluto andare in "fondo" sebbene con un testo breve ma come hai già capito quasi sempre adocchio questo marchio di fabbrica, ovvero nel mantenermi sul misurato.

Giuseppe Scilipoti 20/06/2019 - 13:32

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Wuauuuuu...hai saputo creare con maestria l'effetto suspance, si che oltre alla fantasia hai anche una tendenza cinematografica, che ti porta ad amare e alla minuziosa attenzione per i dettagli. Secondo me tu non dovevi fare il OSS ma ti dovevi buttare nella regia. Comunque sei ancora in tempo, sei così giovane. A parte tutto complimenti, sei bravissimo.

santa scardino 20/06/2019 - 12:33

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