RACCONTI

     
 

In questa sezione potete consultare tutti i racconti pubblicati da ogni singolo autore. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista dei racconti anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento.

Buona lettura

 
     



Autore

     
 



Pensieri metropolitani

E' inevitabile se ascolti di prima mattina ma anche in altri orari, con il tuo fedele antico Ipod, Peter Gabriel in cuffia e i suoi vari I Greve, Blood of Eden, Red Rain, per non parlare di Cloudless quella cantata insieme ai The Blind Boys of Alabama (il gruppo di colore di non vedenti. ...e lì, mi raccomando a quando entrano i violini massima attenzione ... stupendo, si potrebbe svenire dall'emozione)

dicevo è inevitabile che senza volerlo, anche se sei incapace e un pezzo di legno come me, non seguire il ritmo, che canti mentalmente, che non ti accorgi che emetti dei suoni e a un certo punto ti muovi troppo nella metro piena di tutti i colori del mondo. (Non le razze: i colori) (...ahimè pure i molto poco poetici "odori" certo ! ) che magari urti qualcuno, che poi quindi finalmente apri gli occhi e ti vedi davanti un ragazzo bello bello, nero nero , con 32 perle come dice de' gregori, che ti sorride danzandoti intorno al tuo stesso ritmo, ma in maniera molto più natural... (continua)


adriana ferretti 27/09/2017 - 23:28
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Il passo incerto

Mi è rimasto sul braccio il contatto delicato
ma ben saldo,
della signora che mi ha chiesto di attraversare questa mattina,
...mentre andavo di corsa causa ritardo della metro e bus ormai pieni,
...mentre le macchine inchiodavano al semaforo,
...mentre il caos appannava la Grande Signora gradassa e compiaciuta che è Roma.
...Che bello smettere di affannarsi , di preoccuparsi dell'orario e andare invece
lenti, al ritmo del suo bastone,
del tremolio delle sue gambe,
della sua vita senza più affanni...
Pensare che anche i "vecchi" siano stati bambini mi ha sempre sorpreso,
ed oggi, così come i bambini, ha chiesto la mia mano
per attraversare.
Il suo "odore" di difficoltà quotidiana nel naso più acre dello smog, no, non mi dava fastidio, mi inteneriva
...e sì, sarei rimasta con lei anziché andare al solito lavoro,
a chiacchierare inevitabilmente del tempo e delle stagioni come già stava facendo,
mi avrebbe raccontato la sua vita,
mi... (continua)

adriana ferretti 07/11/2016 - 15:04
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E' sempre il 9 maggio

E' sempre il 9 maggio

E’ un po’ che non scrivo
Non scrivo perché non penso- non penso sentimenti.
Non penso perché non sto neanche leggendo- leggendo libri cioè -Leggo qua e là.
Non ascolto musica, no, lo faccio apposta, così non penso non leggo non scrivo.
Sto in pausa. Sto ascoltando i miei scricchiolii, sai l’artrosi ?
Sai il caldo e il freddo? E l’insonnia infruttuosa ? e i vuoti vuotissimi di memoria? – a rendere spero-non ho ancora aggiornamenti.
Insomma quella roba lì.
Poi succede sempre qualcosa che ti desta, si insinua, tu fai finta di niente perché certi momenti sai che non serve a niente alzare lo sguardo per vedere. Si può fare a meno.
“Non sono niente Non posso volere d'essere niente.”
Così voglio stare

Ma il 9 maggio ogni anno non si può fare a meno di destarsi. Fortuna che i social ci obbligano alla memoria.

Canto, canto e porto inevitabilmente il tempo durante il film:
“Uno due tre quattro cinque dieci cento passi “ intanto mi viene da piangere

... (continua)


adriana ferretti 26/07/2018 - 12:24
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#racconti metropolitani

#pensierimetropolitani#
Con che fatica quella giovane madre deve alzarsi presto la mattina per sistemare e preparare al meglio sua figlia…

E’ piccola di statura, giovane di viso, ma si intuisce la sua forza di madre dalla convinzione dei suoi gesti, dall’espressione sempre sorridente e paziente col mondo intorno, di chi ha dovuto imparare a gestire la propria sofferenza e la prepotenza degli indifferenti.

In più stamattina come al solito siamo troppi alla fermata. Troppi. Sarebbe corretto dire tanti. Troppi fa percepire un sovrappiù inutile… Ma siamo persone : lavoratori e genitori e studenti e anziani (che dopo aver fatto la loro parte ora vanno a curarsi nell’ospedale vicino per continuare a vivere meglio che si può)…non dovrebbe esserci un sovrappiù inutile dunque.

Ma di questa riflessione faccio subito a meno: gran parte vorrei si dissolvesse per legge naturale, esattamente tutto il sovrappiù egoista e spietato che mi si presenta all’improvviso, perché all’arrivo del fat... (continua)


adriana ferretti 19/01/2022 - 08:34
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Panchina rossa

- Ciao.
- Ciao
- Come ti chiami?
- Mi chiamo Vittima Secondaria.Come dici?
Non è possibile?
- Che razza di nome è?
- Mi chiamo così.
- E' cosi che mi chiamano su tutti quei fogli.
-Dove abito?abito lì nella casa famiglia.
....ma no! Non con la mia famiglia! È dove abitano quelli che la famiglia non ce l'hanno.
- Gente ce n'è certo. Ma nessuno è la mia mamma.
No, neanche il papà c'è.
- Perché sono qui?
Perché nessuno poteva tenermi con sé.
-Quanti anni ho? Ho sette anni.
- Sì sì la ricordo la mamma, era bella, con tanti capelli, e tanti denti quando sorrideva ...mi faceva ridere sempre...
Sì mi manca, mi manca tanto.
Mi manca tanto non poterla più chiamare.
Però la penso tanto.
E chiudo sempre gli occhi per sognarla.
Le ho promesso che da grande farò il giudice,
...per mettere in prigione tutti i papà che uccidono le mamme...... (continua)

adriana ferretti 02/02/2022 - 23:47
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