RACCONTI

     
 

In questa sezione potete consultare tutti i racconti pubblicati da ogni singolo autore. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista dei racconti anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento.

Buona lettura

 
     



Autore

     
 



La rosa che non colsi

Penso sempre quella rosa che non colsi.
Ricordo ancora: non ero mai stato innamorato malgrado i miei trent' anni e non pensavo neanche di innamorarmi, benché quel bel giardino di rose io frequentavo.
Una mattina decisi di fare la mia scelta guardando quale delle rose avrei dovuto scegliere, posai la mano sulla prima e fui punto.
Dissi: Questa no! In quell' istante la rosa esclamò: Ma tu cosa cerchi? Il corpo o l'anima?
E questa incertezza ancora oggi resta in me:
il rimpianto e l' amarezza di non avere colto la rosa che mi punse.... (continua)

Salvatore Rastelli 22/06/2016 - 09:54
commenti 2 - Numero letture:1108

Voto:
su 1 votanti


SCHEHERAZADE

Fu così che un giorno uno dei piu grandi regista del mondo di quel tempo, Frank Wood, andò a girare un film sul Giordano, in un paesetto proprio al confine fra l'Israele e il Libano. In quel tempo le auto non avevano la technica di
oggi. Nell' auto di Frank mancava l'acqua nel radiatore. Per sua fortuna vide una ragazza monita di due brocche di terra cotta ad attingere nel fiume. Frank si avvicinò alla ragazza e chiese di versare dell' acqua nel radiatore. La ragazza eseguì e Frank la ricompensò con venti lire libanese. A circa cento metri la carovana cinematografica prese posto per le prime azioni fra gli artisti: la grande Greta Bith che doveva interpretare Schehrazade. Ma non fu cosi: due giorni dopo la Bith per un piccolo malore non potè fare le prove e cosi Frank rimandò. Nonchè dando uno sguardo verso il Giordano scorse la ragazza che attingeva nel fiume. Gli venne in mente la controfigura, chiamò la portatrice d' acqua, facendo un cenno e Saran - cosi si chiamava la ragazza ... (continua)

Salvatore Rastelli 25/06/2016 - 11:17
commenti 0 - Numero letture:1010

Voto:
su 0 votanti


CAPINERA

Come una capinera impregnata dalla pioggia io presi lei e la avvolsi nel mio tabarro. Ebbi cura del suo corpo, la accudì amorevolmente con agevole comodita. Ogni giorno vedevo lei come una Diva, era affabile tanto che pensavo il nostro domani come nei sogni di un ragazzo innamorato fin quando una sera non è rientrata a casa. Invano aspettavo il suo ritorno. Passarono alcuni mesi ma un giorno per puro caso guardando la vetrina di un negozio un sesso femminile - una di quelle così dette lucciole - mi importunò al suo invito. Meglio se non mi fossi mai girato! Quel volto ho conosciuto! Lei rimase folgorata con quello sguardo impaurito. Senza un cenno ne una parola girò le sue spalle e proseguì la sua strada come la capinera solitaria (senza nido).... (continua)

Salvatore Rastelli 07/07/2016 - 10:52
commenti 3 - Numero letture:1198

Voto:
su 2 votanti


MADDALENA

Maddalena una ragazza ventenne, un bel corpicino da Miss Italia viveva con i genitori ancora non sposata e ne promessa. Abitavano in una periferia ai margini di città.
Maddalena lavorava in un Bar come cassiera, la mattina prendeva il suo lavoro orgogliosa e spensierata. Non che una di quelle sere dopo aver' smesso il suo lavoro recandosi a casa con la sua bici come di consueto in una svista va addosso a un trentenne. Lei cade per terra e per alcuni secondi rimane priva di sensi e cosi il mal capitato la soccore. Un piccolo panico con alcuni passanti. Maddalena dopo aver ripreso i sensi apre gli occhi, si alza, stende le sue braccia al collo del mal capitato, lo bacia facendo le proprie scuse. A questo punto lui chiede dove lei abita e si offre di accompagnarla. Lei non esita e accetta. Nonchè strada facendo si scambiano i loro connotati con qualche frase amorevole, lui un bel uomo capelli ricci carnagione scura tipo meridionale, vedovo con una bambina di cinque anni. Fra i due nasce... (continua)

Salvatore Rastelli 12/07/2016 - 11:45
commenti 0 - Numero letture:1099

Voto:
su 0 votanti


La Locusta

Una bella mattina di Maggio Lucia di sette anni e Serse il fratellino piu piccolo giocavano nella propria villa di famiglia. Nel prato verde crescevano le margherite e Lucia china le raccoglieva senza perdere di vista il fratellino, mentre questo rincorreva una locusta ma non riusciva a prenderla. La locusta sbalzava sul muretto di confine e Lucia visto ciò si abbrancava sul muretto per acciuffarla, scivolò ma senza farsi del male. In quell' istante un riso continuo rompeva negli orecchi dei due fratellini. Lucia fece un giro su se stessa e non vedeva nessun' altro che Serse. La locusta con un balzo si posò sul piede di Serse. Lucia fece un cenno al fratellino di non muoversi e cosi acciuffò la locusta. La povera locusta lamentava:
"Non stringermi troppo, mi fai male."
"Come mai tu parli?" domandava Lucia, e la locusta rispose:
"Lasciami libera e ti dirò: Io ero un bambino come voi di otto anni e mi chiamo: Geppì. Non ho mai creduto alle fate, ma un giorn... (continua)

Salvatore Rastelli 30/08/2016 - 10:24
commenti 1 - Numero letture:985

Voto:
su 1 votanti



[ Pag.1 ][ Pag.2 ][ Pag.3][ Pag.4 ][ Pag.5 ][ Pag.6 ][ Pag.7 ][ Pag.8 ][ Pag.9 ][ Pag.10 ][ Pag.11 ][ Pag.12 ][ Pag.13 ][ Pag.14 ]

 
     


- oggiscrivo.it - Copyright 2009 - 2024 - Tutti i diritti sono riservati - Webmaster Mauro -