Parole in libertà
RACCONTI |
In questa sezione potete consultare tutti i racconti pubblicati da ogni singolo autore. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista dei racconti anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento. |
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Autore |
VOSCENZA BENEDICA Voscenza benedica!
Gino Ragusa Di Romano 23/02/2016 - 11:42 commenti 2 - Numero letture:1728
IL MIO AMICO GIULI continuazione Comunque, dopo dodici anni di inutili attese, nell’ultimo concorso, espletato in una delle pubbliche amministrazioni dello Stato italiano, al solito rimase tra gli idonei, ma, poiché vi era interesse da parte di più politicanti nei confronti dei loro raccomandati, fu aumentato il numero dei posti della graduatoria e finalmente, dopo tanta attesa, Giuli, fu dichiarato vincitore e, quindi, assunto alle dipendenze della predetta amministrazione pubblica.
Aveva compiuto trentuno anni ed era già sposato da sei anni con a carico i primi tre figli. In relazione al suo matrimonio è da notare come la sorte avversa volle che ci fossero sempre difficoltà anche questa volta; ebbe, infatti, una falsa gioia, poiché i due fidanzati ebbero, come si dice, a fuggire ed essendo due fuggitivi, cioè avevano fatto la cosiddetta “fuitina” in dialetto siciliano, un prete ignorante, indegno della parola del Creatore, diede il suo colpo di “grazia” o meglio di disgrazia: li sposò davanti ad un altare secondar... (continua) Gino Ragusa Di Romano 08/09/2016 - 18:57 commenti 3 - Numero letture:1253
IL MIO AMICO GIULI Giuli era nato in un paesino dell’entroterra della Sicilia, in una famiglia di buona educazione civile e religiosa, ma, soprattutto, umana.
L’economia della famiglia non era florida, ma la povertà era vissuta dalla famiglia medesima con molta dignità. Giuli aveva studiato e del contenuto dei libri e dell’educazione familiare ne fece i precetti della sua vita. Niente passava a lui inosservato, ma tutto con interesse veniva dallo stesso analizzato e poi elaborato, onde trovare qualcosa che desse qualche frutto, qualche idea per migliorare sé stesso o la collettività. Giuli fu sempre educato al bene, al rispetto del prossimo, a pensare al sacrificio dell’Uomo in croce, a guadagnarsi il pane quotidiano con mezzi leciti, a guardare la luna e non il dito che la indica, a parlare sottovoce, a lasciare spazio agli altri per potere esprimere il loro pensiero e poi trovare insieme il punto di convergenza migliore per risolvere i problemi della vita sociale. Tutto ciò che era in antitesi con q... (continua) Gino Ragusa Di Romano 07/09/2016 - 17:46 commenti 7 - Numero letture:1186
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