Scrittura Creativa

     
 

La scrittura creativa è una palestra di allenamento per chi ama scrivere e vuole sviluppare il "muscolo" della fantasia.
Per dare uno stimolo abbiamo ideato una simpatica competizione. Mensilmente proporremo un tema diverso fornendo le opportune istruzioni.
Questo mese l'argomento è:

Racconto fantasy

Le istruzioni sono:

...i tuoi elementi soprannaturali o magici nell' eterna lotta del Bene contro il Male


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Per partecipare basta registrarsi gratuitamente ed accedere alla propria area privata dove si trova la pagina per la pubblicazione della scrittura creativa.
Il miglior racconto sarà premiato con la pubblicazione nella prima pagina del sito per un mese con l'indicazione del vincitore.


 
     



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LISTA DELLE SCRITTURE CREATIVE PER GRADIMENTO



Un\'invitante ciliegia rossa

“Vuole ballare?”
“No, grazie”.
“Solo un ballo.”
“ Grazie ma non ballo”.
“ Va bene … è la prima volta che viene qui?”
“ Senta mi può lasciare in pace per favore?”
“ Mi scusi non era mia intenzione importunarla … Mi scusi ancora. Buonasera”.
Infilo le mani in tasca e non mi allontano, le rimango accanto in piedi. La signora è seduta e sorseggia un qualcosa che mi fa pensare a un martini. Mi concentro sul movimento delle sue labbra che sembrano coccolare l’orlo del bicchiere. Quando allontana il calice inseguo il suo sguardo che gioca a perdersi nel leggero ondeggiare del mare fra le sue dita.
Nella penombra della sala da ballo, in mezzo alla confusione, lei diviene il mio centro. Ne seguo ogni più piccola mossa, la studio. Ha un non so che di esotico. La folta chioma color mogano fa da cornice al perfetto e delicato ovale del suo viso; il taglio degli occhi è a mandorla, e la bocca … Be! La sua bocca mi fa pensare a una bella e invitante ciliegia rossa. Continuo impunemente... (continua)

Claretta Frau 23/03/2014 - 23:44
commenti 1 - Numero letture:1503

Argomento: INCIPIT

Voto:
su 2 votanti


A RITMO DI BALLO

“Vuole ballare?”
“No, grazie.”
“Solo un ballo.”
“Grazie, ma non ballo.”
“Va bene…. È la prima volta che viene qui?”
“Senta, mi può lasciare in pace per favore?”
“…mi scusi … non era mia intenzione importunarla …. Mi scusi ancora. Buonasera".
Infilo le mani in tasca e non mi allontano, le rimango accanto in piedi.
Lei mi guarda per un po’ di traverso, poi un po’ spazientita nel vedermi ancora lì in piedi vicino a lei, mi si rivolge con voce decisa e quasi perentoria:
“Beh, se proprio non ha di meglio da fare che stare qui impalato vicino a me, almeno mi faccia ballare”
Un leggero sorriso appare sulle mie labbra, un sorriso che lei coglie immediatamente e continua sempre con lo stesso tono:
“E non rida, per favore, o mi farà arrabbiare davvero”.
Cerco di darmi un controllo per evitare di ridere apertamente, ma l’atteggiamento della giovane è troppo divertente e, per timore che possa cambiare idea, mi affretto subito a ribattere:
“Mi scusi, signorina, non vo... (continua)

Roberta Sbrana 31/03/2014 - 01:29
commenti 2 - Numero letture:1850

Argomento: INCIPIT

Voto:
su 4 votanti


LA BELLA NUOTATRICE DEL VEZZA

Ti ricordi quando ci siamo incontrati per la prima volta, e tu nuotavi allegramente e spensierata, sulle limpide acque, lungo le fresche ed ombreggiate rive del Torrente Vezza?
Ricordi quanto tempo sono stato ad osservarti dalla riva e a lanciarti continuamente segnali per esternarti la mia ammirazione, con ampi movimenti delle braccia e delle mani! Ma poiché tu impegnata a nuotare, non ti accorgevi di me, ho iniziato a sventolare un fazzoletto rosso sperando che ti accorgessi della mia presenza.
Tu però continuavi a nuotare con impegno e passione, ammaliata da quelle acque limpide e pure, estraniandoti da resto del mondo! Sperando di farmi notare, ho deciso di salire sul ramo di un robusto Salice Piangente che sporgeva sopra le acque del torrente. Mi sono sistemato tra le verdeggianti frasche da dove avevo una visuale perfetta, potevo osservarti ed ammirarti tranquillamente per un lungo tratto in un’ansa del fiume, mentre tu continuavi a nuotare con grande agilità e naturalezza!
Er... (continua)

Sabatino Santucci 20/02/2017 - 23:25
commenti 0 - Numero letture:1248

Argomento: MINIRICORDI

Voto:
su 1 votanti


Come un marchio nell'animo

Non lo poteva soffrire, non lo aveva mai potuto soffrire, sapeva bene che dopo di lui ce ne sarebbero stati altri, questo non le impediva di percepire quella forte sensazione di vittoria mista a raccapriccio insinuarsi, e allargarsi a macchia d’olio nella bocca dello stomaco.
Non era stata lei a volere quella guerra, ci si era trovata per caso, e ancora ne portava nell’animo i segni.
Tutta la vita condizionata da quell’unico episodio che l’aveva traumatizzata rendendola paurosa e insicura.
Era cosciente che non sarebbe mai riuscita a cancellarli tutti dalla faccia della terra, sapeva pure, che uno solo era il vero responsabile, ma l’orrore che aveva provato quel giorno, ancora dopo tanti anni le rimaneva appiccicato addosso come un marchio indelebile.
Tutta una vita a guardarsi intorno circospetta, perché aveva imparato a sue spese, che poteva trovarli dappertutto, anche dentro i buchi di un vecchio mattone, che lei bambina portava orgogliosa a suo padre: quel mattone, che geco il... (continua)

Claretta Frau 13/05/2014 - 12:57
commenti 0 - Numero letture:1358

Argomento: INCIPIT

Voto:
su 3 votanti


Una vita invisibile

Io sono un uomo invisibile. Senz'altro non vi interesserà il mio nome ne io ve lo dirò. Da tempo nessuno si cura di me anche se avevo una famiglia e qualcuno che non solo mi vedeva ma mi amava.
Sono stato felice e anche se non ci crederete, a volte riesco ancora ad essere contento. Mi succede quando, frugando tra i rifiuti, ricupero qualcosa da mangiare o di utile per la mia esistenza.
Come avete capito sono un emarginato o come voi dite un "barbone".
Capisco che sono invisibile perché quando mi incontrate distogliete lo sguardo o vi girate facendo finta di osservare una vetrina. Io però vi vedo, anzi vi guardo, e nei vostri occhi, nei vostri atteggiamenti noto infelicità, fretta, ansia del quotidiano ed a volte quasi paura.
Certo siete vestiti meglio di me e avete cose che io non possiedo ma tutto ciò non vi appaga, non vi da gioia.
Vivete nell'indifferenza a tutto ed a tutti, nella rassegnazione; proprio come me, l'unica differenza è che io ne ... (continua)

Gaetano Antonioli 23/06/2014 - 19:53
commenti 2 - Numero letture:1447

Argomento: INCIPIT

Voto:
su 2 votanti



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