Sto sempre dalla parte
che manca, striscio
sui cardini d'oro
di porte celesti o
nere di inchiostro
a seconda di come
si guarda.
Chiudono e sbattono
su ferite di labbra
fatte con terra,
mentre strofino parole
su legno di olmi
sfiniti, scheggiati
da dita di amanti.
Fossero così pure
i diamanti, brillanti
di luci sulle cui
mani prolunghe di
braccia abbandonate
sui fianchi richiamo
per chi le ha respinte,
giacciono spenti.
Ride l'allodola presto
al mattino la gazza
ci gioca e ruba le
gemme, ma io penso
alla fronte nel
sottotipo del viso
che stringo tra ciglia.
E manca sempre
una parte.
che manca, striscio
sui cardini d'oro
di porte celesti o
nere di inchiostro
a seconda di come
si guarda.
Chiudono e sbattono
su ferite di labbra
fatte con terra,
mentre strofino parole
su legno di olmi
sfiniti, scheggiati
da dita di amanti.
Fossero così pure
i diamanti, brillanti
di luci sulle cui
mani prolunghe di
braccia abbandonate
sui fianchi richiamo
per chi le ha respinte,
giacciono spenti.
Ride l'allodola presto
al mattino la gazza
ci gioca e ruba le
gemme, ma io penso
alla fronte nel
sottotipo del viso
che stringo tra ciglia.
E manca sempre
una parte.

Da Anna Cenni
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Commenti
Dalla parte che non dovrebbe mancare mai, vi ringrazio di cuore MariaLuisa e MariaAngela!





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Per quanto ci si sforzi, o abili si è, mai, tutto si ha. Molto vera e profonda. Un caro saluto


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Stringe il cuore per la parte che manca sempre.





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