RACCONTI |
In questa sezione potete consultare tutte le poesie pubblicate per argomento. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista delle poesie anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento. |
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Lista Racconti |
Reprobi Angelus 8.12 Capitulum octavum
La quarta stanza- Mangime per il proprio ego Mi svegliò il sottile profumo lento dei bucaneve alla finestra che cercavano di fermare sui petali il fiato dell’aria fresca del mattino. Sulla pagina strappata sotto il gomito una frase mai scritta…sogno di scrivere e poi scrivo il mio sogno. La mia calligrafia. Christopher non capiva se a svegliarlo da quello strano sogno fosse stato il soffio del vento tra i salici o il ticchettio del suo Roger Smith. Davanti a lui il cigno si lasciava curare dalle mani tozze di ![]() ![]() ![]()
Reprobi Angelus 9.12 Caput nonum
La quinta stanza- A cena con qualche rimorso, se pur non invitato Dal suo posto vista ala, nei pochi centimetri per le gambe e di cielo scoperto Christopher rimuginava sugli ultimi giorni. Su quei luoghi singolari. ![]() ![]() ![]()
Reprobi Angelus 1.12 Caput primum
Il cippo fuori Varsavia e la comparsa di Samaèl Propinquus Con l’alba di un altro due di novembre una fitta coltre di nebbia investì il vetro anteriore dell’autoarticolato amaranto che percorreva la statale oramai da una buona mezz’ora, costretto alla deviazione da un incidente nel quale al ragazzotto alla guida parve fosse coinvolta sola una Volga nera. Forse un prete, o ciò che ne restava pace all’anima sua, alla guida. ![]() ![]() ![]()
Reprobi Angelus 2.12 Secundo capite
Samaèl Propinquus e il Palazzo sull’Acqua Quel sogno ricorrente lo perseguitava quasi ogni notte, e l’ansia… per un ragazzotto che percorreva a piedi la statale con una fitta coltre di nebbia. Campi e solo campi di zenzero, il profumo di cannella e il cippo del chilometro 13. Al di là del Parco Lazienki una Volga nera a fari spenti nella sera percorreva la statale poco trafficata. Alla guida sotto il cappel... (continua) ![]() ![]() ![]()
Reprobi Angelus 3.12 Tertio capitulo
Samaèl forse vi guarda dormire I giorni che seguirono furono confusi, indistinti. Un continuo andirivieni di auto e genti alla locanda Della Cannella per commemorare quella vecchia macchietta che del paese conosceva il decoro. E i segreti. ![]() ![]() ![]()
Reprobi Angelus 4.12 Capitulum ultimum
Le ore si posano lente come fa la neve In un tailleur corvino e occhiaie in tinta con i pensieri, Lobella in compagnia del suo chignon attendeva ansiosa l’amica. Color delle candele. I brividi crescevano semplici e discreti lungo il suo stelo esile. Cominciava a sentirsi come i bucaneve tra le dita affusolate della strega d’inverno. Ne percepiva i sospiri. ![]() ![]() ![]()
Reprobi Angelus- carte di guardia postfazione
Non mi assolverà «avere qualcosa di interessante da dire dal non tentare di cercare di raccontare quel qualcosa nel miglior modo possibile». Se si ha l’intenzione «di scrivere per avere successo e denaro c’è solo un modo per iniziare, ed è quello di cominciare; e bisogna farlo con pazienza e tanto duro lavoro, preparandosi per tutte le delusioni». Le stesse di Mirko D. Mastro, che sono le mie poche esperienze del mondo della scrittura perché le ho semplicemente date come difesa al mio personaggio partorito dopo aver letto queste parole di Jack London. ringraziamenti Quando ancora c’era papà… mi diceva «Sai, GRAZIE è una parola magica. Quando la dici, chi la riceve… sorride». Così voglio usare la stessa parola, questa volta angelica, con voi che mi avete letto. GRAZIE Un ri... (continua) ![]() ![]() ![]()
Reprobi Angelus- Errata corrige Samaèl, il concepimento
Avevo dovuto lasciare Adamantina asciugarsi le lacrime con un fazzoletto profumato di miele per rimettere a letto il più piccolo dei miei figli. ![]() ![]() ![]()
Revolver 38 Pubblicato da Patrick Rodriguez il Mer, 04/01/2017 - 20:34
Sto correndo in preda al panico, corro senza voltarmi per paura di scoprire quanti di loro mi stanno inseguendo. Svolto a destra ma sbatto contro qualcosa e cado a terra, mi stanno raggiungendo. Mi rendo conto d’aver sbattuto contro qualcuno ma non appena si volta verso di me mi rendo conto che ha la guancia sinistra a brandelli e con lo sguardo vitreo fa un verso per poi gettarsi su di me, con il braccio destro lo tengo distante con la mano sinistra trovo una bottiglia di birra, la rompo e la infilzo nel suo cranio. Riprendo a correre giusto in tempo, l’orda è troppo vicina per poter sperare di seminarla. Svolto a sinistra ma mi ritrovo in un vicolo cieco così mi giro di scatto ma sono già dietro di me così riporto lo sguardo al muro di mattoni e gli vado in contro, ho pochi secondi per trovare una via d’uscita e scorgo una scala d’emergenza ma è troppo in alto così con fatica sposto un cassonetto dell’immondizia giusto sott... (continua) ![]() ![]() ![]()
Tutti gli amori di Flaminia Langdon (cap3) Dietro l'uscio, sono due le sorprese che attendono Flaminia Langdon. La prima dà corpo ad un nome, Greg Dalara, che ha udito pronunciare in casa negli ultimi tempi, in un paio d'occasioni. La seconda, indotta dalla precedente, riguarda più da vicino sua sorella Katherine.
Si aspettava un tipo buffo. Ossa e denti sporgenti, una faccia devastata dai brufoli, una pioggia di capelli crespi e ispidi. Forse anche un bel paio d'occhiali con lenti da nove decimi, di quelli che ti tagliano la faccia in tre parti e te la restringono mostruosamente nella fetta con gli occhi. Una ragazzetta secca con le lentiggini, due eterne stupide trecce e dentoni da castoro non avrebbe potuto aspirare di meglio. Il tizio che compare nel rettangolo della porta d'ingresso, quando va svogliatamente ad aprire al suono del campanello, ha invece un aspetto del tutto diverso da quello che gli sarebbe spettato. Assurdamente diverso. Alto, ma questo era prevedibile, i tipi secchi, ossuti e dentuti con i capelli che se... (continua) ![]() ![]() ![]()
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