RACCONTI

     
 

In questa sezione potete consultare tutte le poesie pubblicate per argomento. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista delle poesie anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento.

Buona lettura

 
     



Lista Racconti

     
 

Illusione


Sei cosi lontana che mi sembra di sognare
una vita migliore in questo mondo di leoni
pronti a divorarti con le tue fragilità e lasciarti lì da solo.
Sei cosi lontana che a malapena sento l'odore della felicità, più mi avvicino e più ti allontani in una rincorsa continua che fine mai avrà.
Così lontana che ridi beffarda, cosi come la vita che senza preavviso ti toglie ciò che di più caro hai, e resti lì spoglio come un albero d'autunno chiedendoti il perché, ma spesso la risposta fai fatica a trovarla.
Ed eccoti lì illusione che ogni giorno mi accompagni e abbandonarmi mai vorrai,
prego affinché possa trasformarti in una splendida realtà, ma temo che le mie siano solo parole che il vento, prima o poi, via porterà.... (continua)

Estero __ 27/04/2021 - 15:04
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In Lete vo sognando


In Lete vo sognando

Tacere in core mira
alla glabra sorte
di gaudiose file priva
allor che dell’averno
nemmeno sibilla sa dire.

Se antro divinatorio
del domani aduso
non manifesta guardo,
ecco che notte rimira sé
come gelida acqua
in catino appen sorto
e domande chiedono all’intelletto
che grazia avere non puote
se non nell’imago fissa
c’or manto scuro mostra.

Chieder puote colui che non è?
O di cagione fatta
declinare mesta ragione?

In tal guisa m’apprestai io
pel discendere meco tristizia
a preferir verbo
che in simil passo avanza.
E passo avanzai tosto intingendo piedi
in quello che Lete chiamano
che in vero oblio tace mente
e mente oblia
in folle e insana stupidigia.

E fui tal immerso
che invero discese fatal Oniro
e in sue evanescenti braccia
me condusse per luoghi
che dolore curavano
e mai pensier mio
avria potuto costruire.

Presi a bastone
per lo proseguire
tenero fuscello di larice,
giovin di linfa e scevro di venti
non an... (continua)


Jean Charles G. 16/05/2023 - 13:27
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IN MEMORIA DI GIULIA


Donna, contro l'ombra del male che si annida,
sii come fiamma, la vita che sfida.

Sorella di luce, in un mondo a volte cieco, la forza risiede in ogni passo, in ogni sguardo fiero.

Contro il vento dell'odio, solleva le vele, sii l'onda ribelle che infrange le catene.

Nel silenzio che vorrebbe soffocarti, urla con forza, resisti, sii libera.

La libertà è un diritto, come ali da spiegare, non permettere che il buio la possa soffocare.

Alzati, donna, con forza e dignità, perché nessuna più conosca l'oscurità.... (continua)


Maria Giovanna Bloise 21/11/2023 - 09:37
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In occhi respirati


La fantasia è quel tramonto che più non vede il giorno
ma fantasticare fa sempre, mentre si adagia sulle labbra
che curano le cicatrici si sollevano ad ammirar le stelle
come esili pensieri, apparendo meno visibili
come quei piccolissimi insetti dentro la sera
ove si fermano ricordi, in fosse grandi
coperte bene, scavate dal cuore provato
felice di allontanarsi, da navi di scie
nella sabbia finissima e sassolini
trasparenti che distraggono
perfettamente, in occhi respirati
letti, dalle nubi... (continua)

MARIA ANGELA CAROSIA 11/11/2022 - 19:57
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In punta di piedi


Sei uscito dalla mia vita in punta di piedi, un giorno d'autunno. L'aria era fredda, i viali si tingevano dei colori caldi delle foglie cadenti.
Il vento era così forte che ululava e mi trasmetteva una profonda inquietudine, che ancora non sapevo spiegare.

Sei uscito dalla mia vita in punta di piedi, quella mattina del giorno 9 di ottobre. La suoneria del telefonino mi paralizzo' all'istante; risposi. Il sangue nelle vene mi si gelo'. Da lì iniziò la mia corsa contro il tempo.

Corsi sulle scale del policlinico quasi volando. Ricordo che l'aria sapeva di un forte odore di disinfettante, e i muri bianchi rendevano quel luogo ancora più triste e sofferente.

Raggiunsi in fretta e furia la mamma e studiai il suo sguardo; nello stesso istante un brivido mi percorse lungo la schiena, e capii che avevi esalato l'ultimo respiro, che quel battito aveva scosso il tuo cuore per l'ultima volta.

Salate lacrime mi rigarono il viso per giorni. Inimmaginabile il dolore che provavo per non ... (continua)


Alessia Gioco 15/08/2022 - 13:51
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In un fumetto di Claremont


Buonanotte a tutti. E sogni d’oro


Ogni sera in ogni parte del mondo s’ode la delicatezza di poche, semplici parole pronunciate da diversa sembianza ma lo stesso volto dai lineamenti morbidi e labbra sottili.
Torna tutte le notti, triste e felice, racchiuso nei sogni.
L’uomo col cappello sulla seggiola spaiata accanto al letto, si alza e appunta su di una pagina nell’angolo in basso de La morte non sia orgogliosa

…quando qualcuno muore, un capitolo non viene strappato dal libro ma viene tradotto in una lingua diversa

E bravo John Donne… dimmi, così, papà quale sarebbe la tua di lingua!?


Ho smesso di sognare
come facesti
anche tu
del resto
padre, troppo simile nell'ultima
tua ombra al patio
a quel David Forster Wallace
senza nemmeno averlo chiesto

(Strappi 1/5)


in calce “Le ore prima di un suicidio sono fatte di enorme presunzione ed egocentrismo” –D.F.W.


Nota: Nasce a Ithaca (New York) nel 1962 con la maledizione dello scrittore. Aut... (continua)


Mirko D. Mastro 27/02/2024 - 06:27
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INCERTEZZA


Il TikTok di un pendolo sospeso
tra illazioni arbitrarie e presunte,
nel tempo incerto del dubbio certo
proliferano stereotipi e pregiudizi

tra populisti e negazionisti,
cospirazionisti e complottisti,
in un mondo pulviscolare
in insufficienza vascolare

ideali volatilizzati nel nulla,
volati via, schiantati al suolo,
l’uomo sempre più solo,
svolazza allegro l’usignolo.... (continua)


Paolo Delladio 14/11/2024 - 19:10
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Innamorarsi é una malattia


Innamorarsi è una malattia , uno stato alterato di coscienza, io mi annullo..
Perdo la bussola, vedo solo amore, e mi annienta, mi devasta.
Mi piacerebbe non essere cosi come sono , non essere debole.
Ma lo sono ...la situazione è questa non riesco a liberarmi da questo giogo.
Sono appesa al patibolo,sto per morire. Chi è stato a mettermi lì?
Chi mi ha preparato questo rogo?
Buttatemi alle fiamme. Nascondete il mio corpo, trasformatelo in cenere, non voglio più patire.
Lasciatemi ardere ,lasciatemi , lasciatemi sola con il mio fuoco che bruci tutta me stessa.
Sono nuda , e soffoco per il fumo, di questo fuoco che si spegne, poi si accende di nuovo, poi si spegne, poi si accende di nuovo, e io sono lì a lasciare che le ferite si riaprano , guariscano poi si riaprano

Non ho pace, è un inferno perenne, inferno e paradiso , ombra e luce purezza e voluttuosità.


Se avessi la forza di scappare via, di non lasciare che le fiamme ridivampino, di far estinuere per sempre questo f... (continua)


michaela gabriele 11/02/2024 - 08:32
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Inneggiamo al Signor


Inneggiamo al Signor,
ma in che modo?
Osservando il mondo
che ci circonda forse
non lo abbiamo mai fatto
o se lo abbiamo fatto
non è stato nel modo giusto.
È solo amore quello che
intendeva insegnarci.
Un amore che abbiamo
trasformato in brutture
di ogni genere, con
l'umana vigliaccheria,
di imputare a Lui quelle
che sono le conseguenze
delle nostre mancate responsabilità.
'Una noce nel sacco non fa rumore',
dicevano i nostri nonni, ma ognuno
di noi può essere proficuamente
'una voce che grida' , prima o
poi qualcuno lo ascolterà.
Il Creato è quello del Santo
d'Assisi, non quello oggetto
di orride speculazioni.
Dovremmo inneggiare al Signore,
affinché infonda un pizzico
di saggezza a chi ci governa e
che proprio in questi giorni
sta dando il peggio di sé.
Per andare avanti possiamo
solo affidarci al Signore
attraverso il bellissimo:
'Inno alla carità (amore)'
di S.Paolo, per chi
avrà la pazienza di leggerlo.... (continua)

santa scardino 29/01/2022 - 20:39
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Io c'ero


C’ero il giorno del tuo primo strillo, il giorno della prima parola pronunciata, del primo passo incerto e del primo disegno.
C’ero il giorno di tutti i vaccini, i giorni del Meyer, al pronto soccorso e dal pediatra.
C’ero il primo giorno di asilo, del basket e il primo giorno di scuola
C’ero il primo giorno di mare e di piscina, di montagna, tutti i Natali, le Befane e i compleanni.
C’ero alla tua prima lettera e parola scritta, al tuo primo racconto.

Ci sono stato in tutti i giorni, ti ho visto tutti i giorni fino a ieri.
Oggi non ti ho visto perché dormi ancora.

Ora ti sveglio.... (continua)


Glauco Ballantini 10/01/2023 - 10:00
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