RACCONTI

     
 

In questa sezione potete consultare tutti i racconti pubblicati da ogni singolo autore. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista dei racconti anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento.

Buona lettura

 
     



Autore

     
 



Gli occhi che non sorrisero

Mi fu affidata dopo la morte dei propri genitori, lontani miei cugini, una ragazzina appena dodici anni. Il suo nome era Liù. Io, vedovo di quaranta anni, senza figli, contadino, abitavo fuori paese nel mio casolare. Tutti i giorni portavo Liù a scuola in paese, frequentava le elementare, quinta classe, ogni mattina dalle ore otto alle dodici. La riportavo indietro, la accudivo come mia figlia, ero tanto affezionato a lei e orgoglioso. Con il passare del tempo, nelle ore libere, insegnavo a Liù la semina ed altro. Era sempre gioiosa, malgrado gli occhi suoi mostravano una tristezza penosa. La sera dopo cena io facevo i miei mestieri di casa, mentre Liù guardava la televisione. Spesso udivo le sue risate, anche a squarciagola ed io mi rallegravo, ma gli occhi suoi non mutavano, sempre pieni di tristezza, quasi languide.
Passarono alcuni anni, Liù frequentava il Liceo, andava e veniva in bici. La mia auto era una 128 Fiat e un po' la sera insegnavo a Liù la guida della auto. Lei, molto ... (continua)

Salvatore Rastelli 12/05/2017 - 20:11
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Una notte al mare

Una sera di questo mese di Luglio, con un caldo torrido e afoso, io e mia moglie, avevamo deciso di andare al mare, datosi che possediamo una barca e la nostra casa non è distante dal mare. Con le previsioni meteorologici favorevoli, avevamo preso tutto l'occorrente e ci imbarcammo alla volta del mare, trenta minuti di voga, con un mare calmo, placido. A quel punto mi ero assicurato di aver bene ormeggiato la barca, e poi, subito in acqua, una ventina di minuti. Poi sdraiati a prora, ascoltando un po di musica e ammirando tutta la spiaggia variopinta di luce. Intanto erano quelle ore piccole, in piena notte, con quella brezza del mare e nessuna voglia di ritornare a terra. Decidemmo di aspettare l'alba. Cosi aspettando che il tempo passava, guardando l'orizzonte a est, con un cielo trapunto di stelle, scorgevamo apparire il primo chiarore, che staccava il mare dal cielo ed era spaccata l'alba. Con il passare dei secondi si accingeva l'aurora. Lentamente si levava del mare, con quel col... (continua)

Salvatore Rastelli 18/07/2017 - 17:11
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Dagli Etnei alle Ande

La mia odissea in quella Cordigliera peruviana:
Attraversavo il centro delle Ande, quella incessante Cordigliera. Da due giorni senza cibo, ero ridotto alla fine delle mie forze. Intanto mi sorvolava intorno un condor. Pareva un elicottero. Non avevo paura di essere attaccato, ma pensavo che questo condor presto avrebbe incominciato il suo pasto e che io avrei cessato di penare. Dopo avermi perlustrato, udii un forte grido lanciato dal volatile che volò via. Ero quasi dispiaciuto che non aveva fatto di me il suo pasto. Ormai ero alla fine delle mie forze da non poter'proseguire più di un centimetro. Assente di tutto quello che stava per succedere, riuscii appena a sentire un lamento e poi a stento capii il fruscio delle ali: il condor era ritornato. Questo allargò le sue zampe che apparivano a me come una enorme forcina ed io di sotto, e allungando il suo collo, con un pezzo di carne al becco mi strofinava le labbra. Io annusavo senza gusto, tanto da non rendermi conto, se ero io a ma... (continua)

Salvatore Rastelli 30/05/2017 - 17:35
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Le malelingue

La mia amicizia con Fernanda, lei amica cara di Sara, mia moglie, non è mai stata un fervore d'amore, ma solo affetto amorevole, famigliare. Io amo tanto mia moglie, e tanto stimo l’amicizia di chi merita di essere stimato. L’avvicinamento con Fernanda ebbe inizio il giorno che Sara fu colta da un malore, diagnosticato incurabile. Fu così che Lina, la nostra bambina, venne accudita per alcuni mesi da Fernanda. Ma grazie a Dio e la scienza d'oggi tutto andò per il meglio per Sara, e con Fernanda saldammo un forte affetto famigliare, l'opposto delle malelingue.... (continua)

Salvatore Rastelli 01/06/2017 - 18:52
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Fotografie

Guardando alcune fotografie, fra una veduta al mare e una in montagna, mi assale ad un tratto quella voglia di evadere. Ribalto i miei ricordi. Scelgo la montagna. Se dovessi rispondere, come mai la montagna? E sì, la risposta è al quanto: Ricordo bene quel lontano cinquantatré, in quell'epoca militavo in marina. In un periodo di licenza ero stato ospite a Belluno da un mio commilitone, Olindo il suo nome. In quel tempo non era frequente vedere marinai fra tanti alpini. Eravamo all'occhio di tutti e specialmente delle ragazze. Durante la leva Olindo mi parlava sempre delle sue montagne. Una mattina di buonora, Olindo con la topolino di suo padre mi portò in gita a d'Ampezzo, a circa sessanta chilometri da Belluno. Strada facendo mi spiegava ogni centimetro di strada. Era la prima volta che vedevo le Dolomiti, più si andava e più per me era un mondo nuovo. Arrivati nella località "Tai di Cadore", c’era un bivio per Cortina e Auronzo. Olindo prese per Auronzo. Vedevo solo le me... (continua)

Salvatore Rastelli 03/08/2017 - 10:22
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