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La mia amica

Guardai Silvia,aveva gli occhi arrossati e gonfi,non aveva dormito e aveva pianto in silenzio tutta la notte.
Quel tale Paolo,che era la causa della sofferenza di Silvia,era uscito presto,l'avevo sentito mugugnare in cucina,era poi uscito sbattendo forte la porta.
Capivo perfettamente che tra loro due le cose non andavano come la mia amica si aspettava, quando, qualche mese prima aveva invitato Paolo a vivere nella nostra casa.
La prima volta che lo vidi capii subito che in lui c'era qualcosa che non andava,non mi rivolse nemmeno uno sguardo e quando Silvia si allontanò un attimo, venne verso di me facendomi smorfie e gesti incomprensibili.Naturalmente io mi dileguai in un istante e tornai solo quando lui se ne andò.


Silvia ora è qui sul divano ,mi parla e mi chiede: "Cosa devo fare?"
Intanto le sue lacrime mi cadono addosso,(che fastidio!) ma resto qui con lei,perché la mia amica ha bisogno di me.
Io saprei cosa fare,ricordo quando quel pazzo psicotico col pelo rosso venne a corteggiarmi senza rispettare il rituale,lo scacciai decisa, ,non lo volevo certo come padre dei miei figli!
Tu amica mia che aspetti ad allontanare questo individuo geloso e pericoloso?


Oggi è venuta tua sorella Claudia,lei si che è una tipa che mi piace,ricordo quando la conobbi, venne qui a casa con i suoi due cuccioli e gli spiegò chiaramente come dovevano comportarsi con me.Questa donna, pensai ,è una che sa come educare i piccoli.Conobbi anche il maschio che lei aveva scelto,un certo Filippo,rimasi colpita dalla dolcezza e dalla gentilezza di questo umano ! Non come quell'essere viscido che teniamo in casa nostra.


Claudia ha parlato con te amica, è stata severa ma anche amorevole, lei sa che qualche volta lui ti ha picchiata, tu dici che Paolo va capito,che è nervoso,ha problemi sul lavoro e che lo vuoi aiutare perché lo ami; ma Claudia è stata molto chiara quando ti ha spiegato che nessun problema al mondo giustifica le botte ,devi lasciarlo subito e se ti crea problemi,andremo insieme a denunciarlo,così ti ha detto.Poi ti ha abbracciato dicendoti che spera di riavere presto la sua sorellina allegra e spensierata.Mi sembra facile Silvia,fai come ti ha detto ,caccialo stasera stessa.


Lui è rientrato tardi,barcolla e ride come un folle,me ne sto in un angolo accoccolata vicino alla stufa, mi passa accanto e mi becco una pedata,che male! Mi nascondo e non mi troverà...
ma ho paura per te.
Assisto dal mio nascondiglio a una furibonda litigata, lui ti accusa di avere un'altro e di farlo venire a casa quando lui non c'è,poi ti da uno spintone e tu sbatti la testa sul tavolino del salotto, vedo del sangue,vedo una piede che con violenza colpisce più volte il tuo corpo steso a terra, poi silenzio.


Hanno detto che sei all'ospedale,ma che stai meglio,qui a casa di Filippo e Claudia sto bene,ma tu mi manchi tanto,i cuccioli vogliono sempre giocare con me,io li accontento,mi sembra di essere tornata a quando allevavo i miei tre piccoli,quanta pazienza che ci vuole!
So che hai denunciato "quello" e che appena esci dall'ospedale staremo per un po' qui da tua sorella,mi auguro davvero che lui non torni più, altrimenti lo sorprenderò con un guizzo dei miei e si ritroverà dieci artigli infilati negli occhi.


Matilde la Gatta




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Racconto scritto il 14/06/2016 - 17:57
Da patrizia brogi
Letta n.1283 volte.
Voto:
su 5 votanti


Commenti


Un profondo et toccante che non auguro di vivere a nessuno nella realtà.
Apprezzabile nel suo intenso sequelar.
*****

Rocco Michele LETTINI 15/06/2016 - 16:13

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Grazie Salvo,Poeta,Nadia e Margherita!!

patrizia brogi 15/06/2016 - 12:23

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Un racconto toccante che lascia segni indelebili nel corpo e nell'anima...Cara Patrizia ci sono persone inqualificabili... genere umano che di umano non hanno proprio niente!
Un abbraccio

margherita pisano 14/06/2016 - 20:44

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Lo so cara amica mia.
Sai, appartenendo al sesso maschile, ma non di quella categoria, a volte tento una stupida difesa del genere, ma solo del genere. La violenza va condannata in assoluto e a maggior ragione quando colpisce il genere più bello ma più debole. Ti piace?

salvo bonafè 14/06/2016 - 20:20

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Salvo,ovviamente e banalmente condanno l'omofobia e il femminicidio,ma ovviamente e banalmente ..nessuno tocchi Caino
Grazie per i tuoi preziosi commenti !!

patrizia brogi 14/06/2016 - 19:45

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Un racconto denuncia, per descrivere e condannare un sopruso subito da una donna, ad opera dell'ennesimo uomo violento. Bello nella sua durezza
Un abbraccio
Nadia
5*

Nadia Sonzini 14/06/2016 - 18:54

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bella , dolorosa , e un po violenta 5*

POETA DELL'AMORE LUPO DELL'AMI 14/06/2016 - 18:50

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E tutto il pomeriggio che mi ritrovo a commentare femminicidio e omofobia.
Mi sento un marziano.Giusta condanna,
mi associo a tutte le proteste. Uccidete Caino.

salvo bonafè 14/06/2016 - 18:40

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