Scrittura Creativa

     
 

La scrittura creativa è una palestra di allenamento per chi ama scrivere e vuole sviluppare il "muscolo" della fantasia.
Per dare uno stimolo abbiamo ideato una simpatica competizione. Mensilmente proporremo un tema diverso fornendo le opportune istruzioni.
Questo mese l'argomento è:

Racconto fantasy

Le istruzioni sono:

...i tuoi elementi soprannaturali o magici nell' eterna lotta del Bene contro il Male


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Il miglior racconto sarà premiato con la pubblicazione nella prima pagina del sito per un mese con l'indicazione del vincitore.


 
     



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LISTA DELLE SCRITTURE CREATIVE PER GRADIMENTO



Istanti di felicità

Come ogni sabato mattina, la sua routine è fare la spesa. In particolare era quel sabato. Un giorno d'inverno ma caldo, c'era un sole che accarezzava quel viso. Non era una bellezza da notare, ma si osservava la luce che rifletteva nei suoi occhi. Il suo sorriso silenzioso ma bianco, puro. S’incamminava verso il supermercato con movimenti precisi e leggeri. Si guardava intorno, dall’aria soddisfatta. Tutti la guardavano, perché sorrideva. Non è da tutti i giorni incontrare una persona così allegra. La sua spensieratezza sembrava paradossalmente imbarazzante. Intanto lei pensava: " stasera cosa preparo?" mentre si aggirava tra scatolette e affettati.
Era un giorno particolare, il primo anniversario. Voleva preparare una cena leggera e romantica ma stuzzicante.
Al banco del pesce, attendeva il suo turno e chiedeva: " Vorrei dei gamberetti, delle vongole e due fette di salmone". E’ pesce fresco? Chiedeva. Beh, la risposta era inevitabilmente positiva. Ma quando la f... (continua)

Mariella Volpari 03/04/2013 - 11:35
commenti 3 - Numero letture:1655

Argomento: VITA INTERIORE DI UN PERSONAGGIO

Voto:
su 6 votanti


Scorre irreversibile

Parcheggio la macchina, scendo di corsa in quel supermercato che proietta una luce rossa troppo forte. Ho una lista con me,non la seguirò, sono troppo felice per ascoltare l’ inchiostro di una penna, dopo anni e anni lei è mia e stasera cena da me. Odio andare nei supermercati, la gente è nervosa, sembra una gara a chi compra più oggetti, rischi di perderti nella cattiveria e nell’avidità delle persone, ma stasera no. In mente ho lei, così anche fare la spesa è qualcosa di fantastico. Penso a cosa le piace di più, non mi accorgo nemmeno di essere circondato da un imprecisato numero di persone. Mi fermo davanti a una bicicletta rossa esposta, è uguale alla sua, e così la mia mente si trova a viaggiare. Ripenso a quel giorno, io e lei insieme, ancora amici, ma già innamorati. Uscimmo da scuola e iniziammo a camminare insieme, lei con la sua bici, io a piedi. Ci ritrovammo sotto un temporale, salisti dietro di me e ancor prima di iniziare a pedalare eravamo già a terra, bagnati, infreddo... (continua)

francesco suppressa 03/04/2013 - 19:30
commenti 0 - Numero letture:1563

Argomento: VITA INTERIORE DI UN PERSONAGGIO

Voto:
su 3 votanti


La Bibbia secondo zia Concettina - seconda parte

e poi era ricomparso per miracolo perché poi doveva venire solo a comandare? – ammo visto comme è ghiuto a furnì… appena se mettette miezzo a dicere: ‘a cummang’io… subbeto ‘o levarono ‘a miezzo – che se credeva ‘e venì spicce, spicce a fa’: songh’io ‘o figlio ‘e Ddio, nun credite a nnisciuno… venite tutte quante appriesso a me… se era ‘o veramente ‘o figlio ‘e Ddio secondo voi nunn s’avesse fatto vedè già ‘a piccerillo e ogni tanto avesse fatto cocche miraculo, accussi appriesso… sicuro, ca me credevano? E allora pure Maometto - quello che ha scritto il Corano - poteva dire che era il figlio di Dio… o no? Mica era fesso! – Secondo me, sapeva come sarebbe andata a finire questa storia e s’aparaje ‘a castagna.. subbeto dicette: sì ‘o Signore ‘o cunosco, ce parlamme pure ogni tanto, ma nunn c’appartenimme proprio! - non come aveva fatto Gesù che mmiezzo a tutti chilli fetiente, ‘nventannese ‘stu fatto, penzava ‘e cummannà. Pensava che con qualche magia, fatta peggio del mago “Casa... (continua)

Luigi Bellotta 12/04/2013 - 14:03
commenti 0 - Numero letture:1501

Argomento: VITA INTERIORE DI UN PERSONAGGIO

Voto:
su 2 votanti


Castelli di menzogne

Certo non si può davvero dire che noi le bugie non sappiamo raccontarle. E' come un vizio di famiglia, una malattia, una maledizione che ci accomuna tutti. Quante volte abbiamo giurato a noi stessi di non ricaderci mai più solo per commettere lo stesso errore ancora ed ancora. Ormai penso di averci fatto l'abitudine sai? Quelli come noi non smetteranno mai, perché in realtà noi non vogliamo affatto smettere, questo è quello che sappiamo fare meglio. Mentire ci rende più forti, ci rende intoccabili.
Io so raccontare belle bugie, complesse e ben studiate. Per un breve periodo di tempo riesco anche ad autoconvincermi della verità di quello che dico. Insomma sono uno bravo, eppure nostra madre mi ha sempre detto, con uno strano orgoglio che ancora non riesco a spiegarmi, che, se prima o poi uno dei due avrebbe ingannato l'altro quello saresti stato tu. Vedeva in te qualcosa di più grande, qualcosa capace di annientare chiunque, anche me. Ed era proprio così, ora posso dirti che aveva rag... (continua)

Simone Coriandoli 06/05/2013 - 14:26
commenti 0 - Numero letture:1393

Argomento: MINIRICORDI

Voto:
su 5 votanti


E' la vita il vero sogno

Quella sera andai a letto presto, perché mi sentivo stanco.
Mi svegliai e a fianco a me, nel letto, c’era un bambino che mi guardava e sorrideva, mentre giocava con una palla.
Aveva credo, appena un anno.
“Bapa.”, diceva, mentre mi sorrideva.
Mi diede la sua palla.
“Giochi … palla?”, chiese, facendo uscire dai suoi occhi un raggio di tenerezza.
Giocammo per quasi un’ora, poi lasciò la palla e salì, sul mio petto.
Mi guardò, sorrise e poi chiuse gli occhi.
“Nanna … bapa”, mi disse prima di lasciarsi cullare da Morfeo.
Decisi allora di addormentarmi con lui.
Mi svegliai ancora e mi trovai sulla riva di un lago.
Ero sotto a un albero e appoggiata alla mia spalla sinistra, c’era una donna che dormiva.
Aveva i capelli color dell’ebano e lisci come seta.
“Ciao amore, devo dirti una cosa.”, mi disse appena si svegliò, girandosi verso di me, con quei suoi occhi brillanti come sfere di cristallo, color del cielo.
“Dimmi”.
“Aspetto un bambino”.
Mi abbracciò e mi baciò, improvvisa... (continua)

Giuseppe Greco 14/11/2015 - 12:50
commenti 0 - Numero letture:1145

Argomento: SCRIVERE UNA STORIA SENTIMENTALE

Voto:
su 1 votanti



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