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Vecchio scarpone

Testimone silenzioso in soffitta,
custode di ricordi di una vita.
Tra oggetti dimenticati e polvere,
riposa, logoro e fiero,
con tracce di fango indurito,
e chiodi che brillano ancora.


Misura di mio padre,
scarpone militare,
quante marce hai compiuto,
per poi riposare in questo luogo quieto,
ma ancora capace di narrare storie di vita.



Caro scarpone,
quanto tempo è trascorso!
Nel vederti, riaffiorano i ricordi
della vita di mio padre in uniforme,
marciando al ritmo di passi e canzoni,
emozioni che si intrecciano nella memoria.



Era giovane e fiero,
in divisa tra amici e colleghi,
sotto lo sguardo di un colonnello,
che guidava voi, valorosi paracadutisti.



Applausi di ragazze risuonavano,
mentre la vostra voce si alzava forte:
"Siamo figli della patria,
portatori di pace e di grazia."




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Opera scritta il 23/05/2024 - 07:08
Da Francesco Cau
Letta n.233 volte.
Voto:
su 2 votanti


Commenti


Quella canzone "vecchio scarpone"... quante volte l'ho cantata in famiglia nelle gite fuori casa!

Maria Luisa Bandiera 23/05/2024 - 16:04

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Quanto sarebbe bello che questo vecchio scarpone potesse parlare per raccontare le avventure dei suoi passi e quindi di chi lo calzava. Molto bella ed evocativa, ciao

Francesco Scolaro 23/05/2024 - 15:16

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Poi non dico le altre che mi insegnarono i miei nonni!!

Anna Cenni 23/05/2024 - 14:17

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Grazie Annina sembra che un Pò tutti abbiamo cantato quella canzone da ragazzi.

Francesco Cau 23/05/2024 - 14:14

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Esiste una canzone degli alpini, vecchio scarpone che cantavo cercando reperti bellici sulle dolomiti. Me lo hai ricordato, tu cantastorie di oggi.

Anna Cenni 23/05/2024 - 13:24

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