Adagio ma non tanto. Il mio tempo preferito.
In viaggio con Aureliano, ascoltiamo ognuno le sue emozioni: io Bach BWV 1034 per flauto.
Lui Riujki Sakamoto pianoforte, ognuno il suo strumento di studio. Ogni tanto chiudiamo gli occhi, li riapriamo, ci guardiamo, ci scambiamo le cuffie e le musiche con tutto ciò che ci trasmettono dentro...un po' dirigiamo, ogni tanto mi bussa sul braccio, mi indica fuori sorridendo, il paesaggio, i colori dell'autunno appena finito, il cielo nitido perfettamente a fuoco, le montagne del meraviglioso bijoux che è l' Abruzzo...tutto meraviglioso.
Che bello. Aggiungerò questo ricordo con lui alle mie amorevoli innumerevoli nostalgie.
Vivere e scambiarsi le stesse emozioni, nello stesso momento, di musica e di pensieri con mio figlio,
...come quando ero sola e ogni volta andavo via, per poi tornare, e poi ripartire ancora, e non capire più se torni o se vai via perché non sei di nessun luogo e mi piace così...di nuovo mi bussa, mi indica con lo sguardo la montagna stupenda fuori dal finestrino. Non parliamo per non disturbarci ma non possiamo fare a meno di scambiarci le emozioni così uguali!
Dio, o chi per te, grazie di questa gioia.
In viaggio con Aureliano, ascoltiamo ognuno le sue emozioni: io Bach BWV 1034 per flauto.
Lui Riujki Sakamoto pianoforte, ognuno il suo strumento di studio. Ogni tanto chiudiamo gli occhi, li riapriamo, ci guardiamo, ci scambiamo le cuffie e le musiche con tutto ciò che ci trasmettono dentro...un po' dirigiamo, ogni tanto mi bussa sul braccio, mi indica fuori sorridendo, il paesaggio, i colori dell'autunno appena finito, il cielo nitido perfettamente a fuoco, le montagne del meraviglioso bijoux che è l' Abruzzo...tutto meraviglioso.
Che bello. Aggiungerò questo ricordo con lui alle mie amorevoli innumerevoli nostalgie.
Vivere e scambiarsi le stesse emozioni, nello stesso momento, di musica e di pensieri con mio figlio,
...come quando ero sola e ogni volta andavo via, per poi tornare, e poi ripartire ancora, e non capire più se torni o se vai via perché non sei di nessun luogo e mi piace così...di nuovo mi bussa, mi indica con lo sguardo la montagna stupenda fuori dal finestrino. Non parliamo per non disturbarci ma non possiamo fare a meno di scambiarci le emozioni così uguali!
Dio, o chi per te, grazie di questa gioia.
Racconto scritto il 23/12/2024 - 00:50
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