un nuovo orizzonte
"amare qualcuno significa desiderare di invecchiare accanto a lui" A.Camus
Tutto mi piaceva in Gianni, la semplicità, la schiettezza, l'allegria e l'ottimismo.
Ci siamo conosciuti in età matura , ma entrambi, seppur con un bel bagaglio di storie finite , eravamo ben disposti verso un nuovo amore, la vita nonostante tutto ,non ci aveva indurito il cuore.
La prima volta che andai da lui era un pomeriggio d'inverno: gennaio.
Coiano è un borgo di poche case, un castello e una Pieve; la casa di Gianni era praticamente un garage che lui con passione aveva reso accogliente e luminosa: i locali erano due, cucina-salotto e camera da letto. Quello che mi attrasse subito fu lo spazio esterno, c'era una veranda e una grande terrazza che offriva una vista mozzafiato.
Quella domenica pomeriggio, il sole, già basso , emanava una luce porpora ,l'aria era limpida ed io potetti ammirare il panorama che si apriva ai miei occhi.
Il bel movimento collinare della Val d'Elsa, borghi e paesi. Gianni mi indicò le torri di San Gimignano che spiccavano nitide in lontananza ,nella valle Castelfiorentino, in collina Gambassi Terme e Montaione, poi a perdita d'occhio uliveti , vigneti e zone boscose.
Qua e là casolari abbandonati e la via francigena che attraversa Coiano e che porta i viandanti da San Miniato verso Siena.
Il borgo più vicino, Castelnuovo d'elsa , visto da lì è un vero incanto, con le case colorate aggrappate l'una sull'altra.
Amai subito quel posto,, fu come se fossi destinata a viverci; pensai: "qui voglio trascorrere le mie future giornate" e questo sarebbe successo di lì a poco.
Febbraio,
la tormenta di neve
"Quando la neve cade , la natura ascolta" A .Van Kleeff
Era febbraio, la mattina seguente alle sette avrei dovuto essere a lavoro in ospedale, mi svegliai e guardai fuori, tutto era coperto di bianco, e lei, la neve, continuava a scendere copiosa, il cielo basso sfiorava la terra e migliaia di farfalle impazzite in silenzio venivano a depositarsi sul mondo.
Svegliai Gianni, "come faccio ad andare a lavoro? Siamo sommersi dalla neve"
Lui scese dal letto e per un minuto rimanemmo immobili a guardare quel fantastico paesaggio.
Muoversi in macchina non era possibile , buttammo altra legna sul fuoco e improvvisamente arrivò quella gioia che si prova da bambini alla vista della neve, facemmo l'amore, lì, nel nostro caldo rifugio attendendo l'alba.
E venne il giorno, uscimmo fuori accolti da tutto quel candore, ci rendemmo conto che eravamo veramente isolati, nessuno sarebbe venuto a ripulire una stradina di campagna sparita nella neve.
Pensai che avrei voluto restare in quell'attimo per sempre, poi tornai alla realtà, c'era molto lavoro da fare...Per fortuna un contadino ci aiutò con il suo trattore, mangiammo pane caldo e bevemmo un ottimo vino, rosso come le nostre guance, c'era allegria e ridendo dissi a Gianni: "Vengo a vivere qui..."
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Veramente bello!
Nadia
Nadia