L\'uomo che conobbe Don Chisciotte quattro
Era una mattina abbastanza ventosa.
Aspettando il bel tempo, restavo ancora a letto.
La colf preoccupata, perché non era abituata nel vedermi così tardi ancora coricato ma io avevo bisogno di pensare
Bussa alla porta, la faccio entrare, un caffè mi faccio portare.
Gli dissi oggi sono così, un po giù,
Ma tra poco mi alzo e farò qualche passo.
Quindi metto un giaccone ed esco, finalmente appare il sole.
Salgo su in collina dove c'era la chiesetta e il piccolo camposanto.
Attirato di chi sa cosa.
C'era un viale di rose rosse più avanti, alberi di glicini che facevano da riparo nei giorni di calura estiva.
Poiché avevo tempo, leggevo le epigrafi, alcune addirittura del settecento.
Croci e sculture bellissime, sembrava un pezzo di paradiso e nell'aria profumo di santità.
La chiesetta medievale con sopra una nicchia con un San Pietro sicuramente al santo dedicata.
Sarei voluto entrare ma era chiusa.
Mi feci la croce e mi girai per tornare al casale.
A un tratto vedo arrivare il solito vecchietto, lo saluto, con rispetto mi risponde con un inchino di quelli dei nobili antichi.
Gli chiedo come mai tutti i giorni li a pregare.
Mi risponde tristemente e mi segnava con la mano una tomba.
Guardo e leggo, e con mio stupore una foto e un nome che mi ricordava qualcuno.
Qui giace Sancio Pancio che fu scudiero di un nobile guerriero.
Chiesi lei chi sarebbe ?
Risponde con voce tremolante sono "Napoleone Bonaparte"!
Lo guardai un po stupito, facendo finta di niente, lo saluto e lo lascio lì ma lui non si scompone si inginocchia mette i fiori nella tomba.
PS: del resto hanno vissuto una vita assieme? Chi sa forse tutta fantasia… Ai posteri l'ardua sentenza.
Chiedo alla golf se lo conosceva, mi risponde con in sorriso sardonico…
E un povero demente, che conobbe fasti e sollazzi ma pure in manicomio con i pazzi.
Lui prima credeva di essere Don Chisciotte, faceva con tutti a botte, persino con le pale del mulino vostro dove diceva di voler fare con la lancia i giganti fuori.
Ma anche tanti altri personaggi tutti grandi blasonati.
Capii che chi scrisse il manoscritto conobbe veramente il personaggio del racconto.
Dopo alcuni giorni seppi che era caduto dalle scale e con una triste lenta agonia era deceduto.
Rimasi molto dispiaciuto.
Mi interessai personalmente del suo seppellimento, ma tutto il paese fece una colletta per fare un monumento.
Poi ripresi il manoscritto si faceva più interessante, e dipingere era la mia arte.
Sempre in mente Don Chisciotte che nella mia mente faceva capolino.
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Zio Frank, prima o poi recupererò le precedenti puntate.
Un caro saluto e 5*