Tu che viaggi per la via cambiando sentiero ignorando la mia rima? Io non so chi tu sia. Se mi dici che sei un parente, magari non mi importa niente. Perché se siamo fratelli gemelli, tu non mi assomigli proprio per niente. Forse tu ignori che in questo posto, in mezzo ai poemi, rime e filastrocche non ti riconosco, perché sei un uccello di bosco. Se poi non sai rimare non puoi fiatare, perché senza poesia non puoi partecipare. Qui chi non scrive la filastrocca è un gran figlio di “annocca”, anche se stupida, anche se sciocca, sparisci senza lasciare traccia, non hai più voce, non hai più faccia. Tanti scomparvero e non ci sono più: perché amici di Belzebù vuoi veramente sparire anche tu? Dillo adesso perché poi ti vengo a presso, corri veloce, vattene presto! Qui sei per tutti maldestro, perché nessuna rima ti sei concesso. Per farti capire che un tempo passato dove alla rima non eri obbligato. E frasi in prosa potevano dire senza per questo di botto devi sparire. Canti d’amore in primavera e ninne nanne quando era sera, rime e poesie se proprio ti andava, quando la storia una rima ispirava… Una storia d’amore incominciava. Ulula era una cuccagna così ho iniziato il mio racconto di maestro di rima, anche se in italiano non sono una cima. Poi per le altre lingue mamma mia che rimate, specialmente se viene l’estate. Ora tutti a poeticare senza farvi molto male. Un consiglio… Fatte da bravi … Perché chi di rima colpisce di rima perisce se nessuno vi capisce.
Opera scritta il 06/06/2023 - 14:26
Letta n.294 volte.
Voto: | su 0 votanti |
Commenti
Grazie Maria Luisa.
Zio Frank Storie del gufo 07/06/2023 - 18:59
--------------------------------------
Mi è piaciuto il saggio consiglio finale di questo racconto.
Maria Luisa Bandiera 07/06/2023 - 14:29
--------------------------------------
Inserisci il tuo commento
Per inserire un commento e per VOTARE devi collegarti alla tua area privata.