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L\'inglesina

Ero in campeggio a Villasimius, nella spiaggia del Riso, in una tenda per quattro persone. La notte era caldissima e dentro la tenda non si respirava. Dissi che andavo in spiaggia, così trovavo un po’ di refrigerio. Mi sedetti sulla riva, poco distante da un falò e da dei ragazzi che facevano il bagno nudi. Lì per lì non diedi importanza e mi coricai sulla sabbia, assaporando il profumo del mare e cullato dalle onde. Mi addormentai tranquillo. Del resto, era pieno agosto. Dopo mi svegliai, avevo un po’ di freddo. Incominciava ad albeggiare e i ragazzi non li sentivo più. Erano tutti coricati con il sacco a pelo. Evidentemente avevano passato la notte lì. Vidi una sagoma umana su una duna di sabbia poco distante. Guardai meglio e notai una bella ragazza con un capellino di paglia e un vestito trasparente. Bellissima, slanciata, bionda, occhiali scuri. Mi fece cenno con la mano, sicuramente perché lì c’ero solo io. Mi disse: “Good morning”. Io risposi: “Buongiorno”, dato che l’inglese non lo conoscevo e tra me pensavo che fosse inglese. Del resto, lì in campeggio c’erano turisti di tutti i posti. Si sedette vicino a me e cominciò a parlare italiano come Stanlio e Ollio, in modo molto simpatico. “Sai, stanotte non ho dormito bene dal troppo caldo. Mi chiamo Emily”. E io risposi: “Piacere, Francesco”. Parlavamo di quanto era bello il posto e anche della Sardegna. Le raccontai che ero un artigiano del legno e che ero lì per rilassarmi dalle fatiche del lavoro. Lei mi disse che era hostess nella Austrian Airlines. Che viaggiava in tutto il mondo e aveva vinto un premio per una vacanza in Sardegna. Cominciavamo anche a farci i complimenti. Le dissi: “Sei veramente bella”. E lei rispose: “Pure tu”. Le presi la mano e non disse niente, anzi stringeva la mia. Sembrava che ci conoscessimo da sempre. Lei mi disse: “Mi accompagni al bagno delle docce?” Non esitai a dirle di sì. Una volta lì si tolse il capello, il vestito e gli occhiali. Io facevo finta di non notare, ma la curiosità era tanta. Un corpo statuario, una leggera pelle abbronzata…
Io facevo finta di non notare, ma dentro di me ero emozionato e curioso. Aveva una leggera peluria nel pube, due seni non tanto grandi a forma di pera. Mi disse: vieni pure tu sotto la doccia. La presi con tanta passione, forse dovuta al caldo, ma lei era bella. Non ricordo quanti amplessi. Lei si avvicinò a me e mi baciò dolcemente sulle labbra. Io ricambiai il bacio e le accarezzai i capelli. Lei mi sussurrò all’orecchio: “Ti voglio”. Io non ci pensai due volte e la presi tra le mie braccia. Entrammo nella doccia e ci lavammo l’un l’altra, scambiandoci carezze e sguardi intensi. Poi uscimmo dalla doccia e ci asciugammo con un asciugamano. Lei si mise il vestito e gli occhiali, io mi rimisi la maglietta e i pantaloni. Ci guardammo negli occhi e sorridemmo. Lei mi disse: “Sei stato meraviglioso. Mi hai fatto sentire viva”. Io le risposi: “Anche tu sei stata fantastica. Mi hai fatto scoprire un mondo nuovo”. Lei mi prese per mano e mi portò verso la spiaggia. Il sole stava sorgendo e il cielo era colorato di rosa e arancione. Ci sedemmo sulla sabbia e ci abbracciammo, guardando l’orizzonte. Lei mi disse: “Sai, questa è stata la mia prima volta in Sardegna. E anche la mia prima volta con un italiano”. Io rimasi sorpreso e le chiesi: “Davvero? Ma come mai? Sei così bella e simpatica”. Lei mi disse: “Perché sono sempre stata troppo impegnata con il lavoro. E poi non ho mai trovato nessuno che mi piacesse davvero. Fino a te”. Io le dissi: “E io sono sempre stato troppo timido con le donne. E poi non ho mai avuto il coraggio di viaggiare. Fino a te”. Lei mi disse: “Allora siamo fatti l’uno per l’altra”. Io le dissi: “Forse sì” Ci alzammo in piedi e ci baciammo ancora una volta. Poi prendemmo le nostre cose e corremmo verso il campeggio, felici e innamorati.
Camminammo sulla spiaggia, mano nella mano, nuotando nel mare e godendoci il tramonto. La sera, invitai Emily a cena in un ristorante sulla spiaggia. Durante la cena, parlammo delle nostre vite, dei sogni e delle loro speranze per il futuro. Ci rendemmo conto di avere una connessione speciale e decidemmo di trascorrere più tempo delle vacanze insieme. Nei giorni successivi, io ed Emily esplorammo la città insieme, visitando i luoghi storici e i negozietti, le mostre di Villasimius e gustando la deliziosa cucina locale. Ci innamorammo l’uno dell’altra e decidemmo di rimanere insieme. La nostra storia d’amore iniziò sulla spiaggia e continuò a fiorire mentre viaggiavamo insieme per il mondo, scoprendo nuove culture e vivendo avventure indimenticabili. Alla fine, ci stabilimmo in Sardegna, dove costruimmo una vita felice insieme. E così, viviamo ancora felici e contenti, grazie all’incontro casuale su quella spiaggia in una calda giornata d’estate. Nella spiaggia del riso a Villasimius.



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Opera scritta il 17/08/2023 - 18:03
Da Francesco Cau
Letta n.315 volte.
Voto:
su 2 votanti


Commenti


Grazie Maria Luisa .

Zio Frank Storie del gufo 18/08/2023 - 14:30

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Un'avventura estiva a lieo fine, bel racconto.

Maria Luisa Bandiera 18/08/2023 - 12:22

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