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Marcello Polastri

Scoperta
Ogni giorno ci insegna,
Narrando e intrecciando
la nostra storia sarda.
Come un menestrello.
Non teme grotte e cunicoli,
Chiese e greggi
Di antichi pilastri,
Vi presento
Marcello Polastri.
Narrando le storie
Di castelli medievali,
Non teme tempeste e venti,
Né vecchi muri.
Dalle tombe dei giganti,
Fantasmi macchiati…
Di donne belle e importanti
Che da noi erano tante,
Lui le ha narrate.
Esplorando e commentando,
Lui lavora tutto l'anno.
Tuvisceddu e la sua metà,
Ma il castello lo aspetta
Con una vecchia bicicletta,
Dandoci anche certezza,
Certamente è all'altezza.
Ragni e pipistrelli
Sono per lui normali e belli.
Ci racconta come
Un re riposa nella nostra terra,
Mostrando con una mossa,
La sua fossa.
Dei fenici lui sa e ascolta,
Dei sardi di una volta.
Mummie e monumenti,
Lui ci cuce sopra facendo vedere
Scheletri e denti,
Come erano in quei tempi.
Marcello continua a lavorare,
Come un direttore d'orchestra,
parlando con chi lo ascolta.
E non farci aspettare
la prossima lezione,
vogliamo ascoltare con fervore.



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Opera scritta il 12/01/2024 - 15:49
Da Francesco Cau
Letta n.256 volte.
Voto:
su 3 votanti


Commenti


Bellissima dedica. Complimenti!

mare blu 14/01/2024 - 21:41

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E' un onore poter contate su illustri Personaggi per far conoscere le storie della propria terra. Complimenti, ciao

Francesco Scolaro 14/01/2024 - 10:13

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Buona serata e grazie Santa e Annina

Francesco Cau 13/01/2024 - 17:55

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Fortuna che tu puoi scrivere per noi, quello che lui ti dice!! Quante belle storie ha la tua terra!!

Anna Cenni 13/01/2024 - 16:31

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Piacere di conoscere questa bella persona. Buon fine settimana.

santa scardino 13/01/2024 - 15:22

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