Panorama d'inverno
cammino solitario con il fiato corto.
Odore di fumo acre, di fuochi e sterpi,
un timido sole fa capolino,
rischiarando il mio sentiero.
Odore di fumo acre, di fuochi e sterpi,
un timido sole fa capolino,
rischiarando il mio sentiero.
I primi freddi mutano gli accordi,
indifferenti all'età,
come quando ci lascia un RE o un FA.
Mi sento più solo.
In lontananza, il mare ruggisce,
dove la tramontana canta per il suo amore,
confondendosi in una spirale di luce.
Un vagito, un canto di nenia,
geometria d'amore per cuori malati,
lumeggiano cubando in sabbie bianche.
Nella curva dell'ansa, trame oscure,
e nulla sarà bianco e nero,
se poi arrivi tu, dolce arcobaleno.
Opera scritta il 28/01/2024 - 09:50
Letta n.220 volte.
Voto: | su 5 votanti |
Commenti
Grazie a tutti voi autori per i bellissimi commenti, un abbraccio.
Francesco Cau 29/01/2024 - 19:01
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Questa composizione offre spunti di lettura interessanti, mettersi in cammino, note di musica, gran bell'accostamento.
Francesco Rossi 29/01/2024 - 13:03
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Bei versi.
Maria Luisa Bandiera 28/01/2024 - 17:11
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Un cammino in solitario con sullo sfondo il mare che sfoga la sua rabbia mentre i pensieri tracciano traiettorie indefinite che comunque traguardano alla speranza. Versi di ottima fattura poetica, ciao
Francesco Scolaro 28/01/2024 - 15:04
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Sai essere come il mare, quando inquieto sbatte sugli scogli i suoi profondi pensieri. Complimenti!!
Anna Cenni 28/01/2024 - 11:26
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