Ocraxus (Laconi)
Le vie dell'acqua.
Scende giù dalla montagna,
nel fiume la mangrovia l'accompagna.
Profumo di felci,
ancestrali e antichi,
curvi ginepri,
abbracciati ai millenari lecci.
Da Laconi, soprattutto,
si sente il passare.
Il candido ruscello,
cascando sopra il vello,
nel rudere di un magico castello.
Benedetto dal suo santo,
Ignazio sopra il salto,
nel silenzio, lui ha pregato.
In Sardegna conosce la via,
portando acqua e preghiere
nelle antiche e vecchie miniere.
Scorrono i fiumi al mare,
dove le dighe, a volte,
stanno ad aspettare.
L'acqua è un bene prezioso,
dove alla fine, cheta,
trova sempre il suo riposo.
Scende giù dalla montagna,
nel fiume la mangrovia l'accompagna.
Profumo di felci,
ancestrali e antichi,
curvi ginepri,
abbracciati ai millenari lecci.
Da Laconi, soprattutto,
si sente il passare.
Il candido ruscello,
cascando sopra il vello,
nel rudere di un magico castello.
Benedetto dal suo santo,
Ignazio sopra il salto,
nel silenzio, lui ha pregato.
In Sardegna conosce la via,
portando acqua e preghiere
nelle antiche e vecchie miniere.
Scorrono i fiumi al mare,
dove le dighe, a volte,
stanno ad aspettare.
L'acqua è un bene prezioso,
dove alla fine, cheta,
trova sempre il suo riposo.
Opera scritta il 30/05/2024 - 08:04
Letta n.293 volte.
Voto: | su 3 votanti |
Commenti
Grazie Francesco
Francesco Cau 31/05/2024 - 13:07
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Sapientemente poetate le vie dell'acqua, bravo, ciao
Francesco Scolaro 30/05/2024 - 15:39
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Grazie Maria Luisa.
Francesco Cau 30/05/2024 - 13:53
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E' un costante piacere leggere le tue poesie.
Maria Luisa Bandiera 30/05/2024 - 08:20
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