Una botta di vita
Arriva una ragazza emancipata lì a pochi metri e inizia a piantare l’ombrellone. Siccome sono un signore, mi avvicino con fervore e le do una mano. Si accorge che l’ombra andava tre metri lontano e, con aria buffa, dice: “È proprio brutta quest’ombra sconosciuta.”
Lei un po’ disinibita e sicuramente viene dal continente, inizia a spogliarsi. Pensavo: “Così mi piaci.” E tra me e me dissi: “Vuoi vedere che mi riconosco come uccel di bosco?” Antonino sorride... Lei aveva un corpo giovane e statuario, forse vent'anni, mentre io e il mio amico Antonino, insieme, facciamo quasi centocinquant’anni e nella vita abbiamo fatto molti danni.
Inizia a mettere la crema solare, spruzzando e sfregando con amore. Con un colpo di genio, mi faccio molto serio e dico: “Se vuole, per dieci euro le passo la crema sulle spalle.” E lì giù risate, anche di chi era vicino e ha sentito. Mi sentivo pure io un divo.
La mattina scorre lentamente, con un’occhiata qua e là per vedere chi c’è. Tanti ombrelloni, ma in mare anche cavalloni. Finito il nostro tempo, togliamo ombrellone e il resto. Mi avvicino per salutarla e, con voce suadente, le chiedo scusa per prima se sono stato impertinente. Con un sorriso, le dico: “Per la crema scherzavo, gliel’avrei messa anche gratis.” E lì giù risate.
Ricorderò queste belle giornate di agosto. Dopo aver salutato la ragazza, io e Antonino ci incamminiamo verso il bar sulla spiaggia per prendere qualcosa di fresco, come al solito una menta con acqua gasata. Mentre sorseggiamo le nostre bibite, notiamo un gruppo di persone che si raduna intorno a una scultura di sabbia. Ci avviciniamo e vediamo che è una delle opere: un magnifico castello con torri e ponti.
Presi dalla voglia di lavorare, iniziamo pure noi a modellare. Io imbastisco il solito mio toro, mentre Antonino modella una dea madre.
Improvvisamente, ecco la ragazza di prima che si avvicina e ci sorride. “Non sapevo che foste anche artisti!” esclama. “Mi chiamo Laura, è stato un piacere conoscervi.”
Io rispondo: “Sono Francesco e lui è Antonino. Siamo artisti da vecchia data.”
Dopo, con altri artisti, ci invitiamo a pranzare tutti assieme in un ristorante lì sulla spiaggia di Giorgino. Il menù è tutto di mare, veramente speciale.
Passiamo il pomeriggio insieme, continuando le sculture, chiacchierando e ridendo. Laura ci racconta delle sue avventure in giro per il mondo, e noi le parliamo delle nostre esperienze. Decidiamo di fare una passeggiata lungo la spiaggia, l’aria era fresca e piacevole. Laura, con la sua energia giovanile, ci fa compagnia. La luce del sole che filtra attraverso le fessure delle canne crea un’atmosfera magica. “È incredibile,” dice Laura, “non avevo mai visto niente del genere.”
Antonino sorride e risponde: “Anche a 75 anni, si possono ancora scoprire meraviglie.”
Oramai se fatto tardi, ci sediamo su una roccia, vicino alla riva ascoltando il suono delle onde che si infrangono contro le pareti. Laura ci racconta dei suoi sogni e delle sue speranze per il futuro, mentre noi le parliamo delle lezioni che abbiamo imparato nel corso della nostra lunga vita.
Laura ci abbraccia e dice: “Grazie per questa giornata indimenticabile. Spero di poter vivere la mia vita con la stessa passione e curiosità che avete voi.”
Seduti poi in macchina, Antonino e io decidiamo di condividere una lezione di vita parlando ancora di Laura. Antonino, dice “nella vita, è fondamentale seguire le proprie passioni e non avere paura di esplorare nuove strade. Anche a 75 anni, continuiamo a scoprire cose nuove ogni giorno.”
Io aggiungo: “La curiosità e la voglia di imparare sono ciò che ci mantiene giovani di spirito. Non importa quanti anni hai, c’è sempre qualcosa di nuovo da scoprire e da imparare.”
La giornata si conclude con una cena in pizzeria, dove brindiamo alla nostra nuova amicizia e alle avventure che ci aspettano. ripromettendoci di tornare a trovarci nella stessa spiaggia.
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