La mia clessidra
L'ho potato nell'autunno,
proteso all'inverno,
troverà il suo innesto,
col tempo cambia aspetto
con un urlo do di petto.
proteso all'inverno,
troverà il suo innesto,
col tempo cambia aspetto
con un urlo do di petto.
Nascente melodia si sparge
ai primi rintocchi dell'alba,
tra un nebbioso viale,
un notturno di Beethoven
arpeggia da quella stanza,
Sonata "Al Chiaro di Luna".
Trovai la mia fortuna
E mentre la notte avanza,
il ramo spoglio si trasforma,
in un abbraccio di foglie nuove,
che danzano al ritmo del vento.
La crisalide si schiude,
liberando un'anima leggera,
che vola verso il cielo,
portando con sé i sogni
di un mondo rinnovato.
ora la clessidra poi ho girato
il tempo scorre, mai fermato.
Granelli di sabbia cadono lenti,
portando con sé i nostri momenti.
Ogni istante è un dono prezioso,
un ricordo che resta, silenzioso.
E mentre il tempo continua a fluire,
noi viviamo, amiamo,
senza mai finire.
Opera scritta il 17/11/2024 - 12:42
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Commenti
questo tempo che ci sfugge come i granelli di sabbia fanno in una clessidra, che impotenza, disarmati verso di esso che piano piano ci costruisce per capire che siamo fatti per distruggerci. questo genere mi piace molto e stimo chi lo analizza in prosa, complimenti
Meneghino Stornello 20/11/2024 - 11:02
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Bellissima lirica come racconto di vita vera.
Maria Luisa Bandiera 17/11/2024 - 16:30
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