Piove,
l'alta marea celeste s'alza sino a sommergerci,
scorgo tra i nembi i ricordi di un anno,
priva di gioia scruto dall'angolo della finestra le promesse dimenticate,
abbandonate.
Là vedo, una ragazzina che si dibatteva giorno e notte,
combattente,
irremovibile, seppur fragile.
Il buio della tempesta incornicia il passato che si specchia nel cielo,
le parole atone vengono squarciate dai fulmini,
spettatrice,
confusa e stanca,
soffro,
dinanzi ai miei errori.
Colpevole della mia infelicità,
provo ad alzare il capo,
chinato sui dubbi,
si strugge per la sua ingratitudine.
l'alta marea celeste s'alza sino a sommergerci,
scorgo tra i nembi i ricordi di un anno,
priva di gioia scruto dall'angolo della finestra le promesse dimenticate,
abbandonate.
Là vedo, una ragazzina che si dibatteva giorno e notte,
combattente,
irremovibile, seppur fragile.
Il buio della tempesta incornicia il passato che si specchia nel cielo,
le parole atone vengono squarciate dai fulmini,
spettatrice,
confusa e stanca,
soffro,
dinanzi ai miei errori.
Colpevole della mia infelicità,
provo ad alzare il capo,
chinato sui dubbi,
si strugge per la sua ingratitudine.
Poesia scritta il 30/07/2017 - 21:07
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