La lettera di un figlio ai suoi genitori
perché mi rendete così infelice?
Io che voglio esplorare il mondo
con curiosità e allegria.
Mi avete messo addosso l’etichetta
di monello senza ragione.
Io sono però il vostro
specchio anche se vi dà fastidio
perché non siete sereni.
Quando vi faccio le domande
mi dovete dare nella vita,
il permesso
devo capirvi per potervi amare.
Tu papà sempre distante
non mi dai attenzione
anche se andassi via
almeno stringimi la mano.
Ho bisogno che mi sosteniate
dall’altra parte della corda,
se tirate io non cedo e non lascio
ma almeno ci provo.
Poi c'è mamma che mi sgrida
e poi fugge come un’anguilla
non so cosa le succede
ma a me non guarda.
È diventata una battaglia
una lotta senza pari.
Ho bisogno d’amore
non di rimproveri a ogni ora.
per qualche marachella
merito una cattiva nota?
Vorrei tanto sapere
come sarà il mio futuro
quando sarò adulto.
E con il vostro insegnamento
vi devo dire
che non so cosa ne sarà di me.
Liberatemi dall’etichetta
di ragazzo malvagio
tanto prima o poi ci arrivo.
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Un saluto come si faceva sul tatami!!