A mia madre
Non ha mai taciuto
la campana del tempio,
dove hai dato un esempio virtuoso,
ma dalla tua serra continuano
a sbocciare i fiori di tulipano.
Ricordo ancora il sapore
della zuppa e del pesce sottaceto,
pane nel forno, cotto presto.
Il tuo bucato fresco
sul letto profumato:
dove ora
posso rivivere
quei giorni nella casa al mare.
Le cataste per il fuoco,
di fascine che in primavera
iniziavano a germogliare,
i ginepri in riva al mare.
E io, ladro di parole,
mi sono fermato per cantare,
dove al calar della sera
anche oggi con frasi generose
ammiri le mie opere.
È diventato ieri,
arricchendo i miei pensieri,
la tua nobiltà d'animo
che non deriva dai tempi,
dove la vanità delle cose
faceva fiorire le tue mimose.
Prendevamo
il sentiero generoso
dove Papà,
sopra le nuvole,
era il tuo sposo.
la campana del tempio,
dove hai dato un esempio virtuoso,
ma dalla tua serra continuano
a sbocciare i fiori di tulipano.
Ricordo ancora il sapore
della zuppa e del pesce sottaceto,
pane nel forno, cotto presto.
Il tuo bucato fresco
sul letto profumato:
dove ora
posso rivivere
quei giorni nella casa al mare.
Le cataste per il fuoco,
di fascine che in primavera
iniziavano a germogliare,
i ginepri in riva al mare.
E io, ladro di parole,
mi sono fermato per cantare,
dove al calar della sera
anche oggi con frasi generose
ammiri le mie opere.
È diventato ieri,
arricchendo i miei pensieri,
la tua nobiltà d'animo
che non deriva dai tempi,
dove la vanità delle cose
faceva fiorire le tue mimose.
Prendevamo
il sentiero generoso
dove Papà,
sopra le nuvole,
era il tuo sposo.
Poesia scritta il 04/01/2024 - 09:46
Letta n.205 volte.
Voto: | su 2 votanti |
Commenti
Grazie Annina
Francesco Cau 05/01/2024 - 13:53
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Grande dedica!! Complimenti sinceri!!
Anna Cenni 05/01/2024 - 11:23
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