L\'uomo che conobbe Don Chisciotte cinque
Venne l'inverno pioveva tutti i giorni.
Stavo su in soffitta, dipingevo e disegnavo, ideando il mio nuovo personaggio, lui Don Chisciotte .
Pensando che poi avrei fatto una mostra a Parigi presso: "Cartier Foundation Pour L'art Contemporain", dove esponevo da tanti anni.
Poi: New York Galleria: Gagosian.
sperando in un successo.
Finalmente mia moglie veniva definitivamente a con me nel casale.
Dopo aver espletato varie mansioni.
Vendere, l'appartamento in città e dare in gestione la nostra attività.
Una libreria che ereditai dai miei nonni.
Così pranzavamo assieme, gli preparai un arrosto d'agnello cotto al forno, insalata fresca e pane casereccio, il resto frutta e dolce comprato giù in paese.
Di pomeriggio volle visionare il mulino.
Fuori un'arietta fresca, un profumo di terra bagnata, poiché aveva piovuto.
Una volta dentro mi propose di fare li le mostre d'arte.
L'idea mi sembrava buona,"del resto
tra il pianterreno e solaio c'erano circa centocinquanta metri quadrati, non male.
Dissi che avrei chiamato lo stesso muratori che fece tutti i lavori nel casale per intonacare il rustico.
La sera dopo cena gli raccontai del manoscritto, sembrava interessata!
Resto un po' così pensierosa, voleva visionarlo (Lei che era amante di romanzi d'amore).
Saliamo su in soffitto, mano nella mano... Qualche bacetto del resto eravamo molto tempo che non stavamo assieme.
Una volta dentro rimase sbalordita, nel vedere tutte le tele e studi disegni su Don Chisciotte, mi guardava con ammirazione.
Disse sorridente,"sono bellissimi ".
Entusiasta mi disse, che avrei di sicuro avuto successo "questo mi avevo rincuorato, detto da lei che di solito era una critica ferrea sui miei lavori" del resto era artista pure lei nel campo della ceramica e figlia d'arte.
Poi iniziamo a leggere il manoscritto lei disse che all'interno cerano dei bellissimi disegni "xilografici".
Ascoltava senza parole.
Quarto capitolo
Orsù Sancio oramai siamo eroi, poiché abbiamo ammazzato tutti i giganti.
E guardandolo con occhi furbetti dice "Erano veramente tanti".
Possiamo finalmente andare dalla mia Dulcinea, amata e venerata.
Gli faremo una sorpresa, mettendo le mani al cuore e sospirando.
Ella sicuramente mi darà la sua mano, è vivremo da gran signori, del resto appartengo ad un nobile rango di eroi che vinsero il drago.
Guardando verso la luna disse, vedi chi mi porterà fortuna l'angelo di Dio.
Grande sarà il mio sollazzo, nel vivere le nostre vite.
Sancio continua a grattarsi testa e pancia.
Quella pancia che da tempo non mangiava.
Il suo stomaco rumoreggiava.
Il mattino alla buon'ora, d'atto che il cibo scarseggiava, Sancio andava per orti per procurare, verdure e frutta.
Qualche carota per l'asinello e biada per il cavallo.
Bravo Sancio commento, Don Chisciotte "indicando una cassa di legno" per lui uno scrigno pieno di monete d'oro e argento, che Sancio non aveva mai visto. "Sicuramente inesistente solo fantasia " Ma... Chi sa!
Oramai si era fatto tardi e dissi, cara mogliettina ora andiamo a dormire domani continuiamo se ti farà piacere.
Sicuramente sarai stanca anche tu?
E lei mi rispose, sì caro sono proprio sfinita ma felice.
Del resto questo Don Chisciotte e un tipo affascinante, da come lo dipingi tu... Intrigante ma anche, Sancio personaggio simpaticissimo.
"Guardando bene però ti assomiglia" con occhi furbetti di chi la sa lunga.
Ma questa è un'altra storia.
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Ti ho letto proprio volentieri, Zio Frank.
Sei proprio affascinato da questo personaggio ma, ti confesso, anch'io.
Complimenti e 5*, ciao