Quella volta che i tuoi occhi incrociarono i miei, cercavi un piccolo angolo dove poter riposare e mangiare.
Eri un gatto randagio, che venendo lentamente dai campi, aveva trovato il mio terrazzo.
I tuoi occhi provavano diffidenza e paura, ma il tuo pancino aveva tanta fame.
Chissà per quanto avevi vagato nel freddo e nella pioggia.
Eri nascosto dietro una colonna, aspettando che riempissi una ciotola con crocchette e acqua.
Mi facevi visita a periodi, poi ogni giorno, finché la fiducia arrivò.
Camminano vicino a te e la tua schiena era pronta a farsi accarezzare, finalmente avevi una casa tua!...
(continua)
Comunicare non è solo parlare
se parlare vuol dire non ascoltare il cuore dell'altro
Amare è capire, andare oltre le parole senza fermarsi
Un essere sensibile, con qualche problema
che sa e sente, si accorge se quello che si dice è per il suo bene
o inutile, che porta solo conflitti nel paradiso delle piccole cose semplici
create dal nulla ma profonde, che riempiono il cuore di felicità
Le differenze vanno condivise in modo equo e bisogna conoscersi veramente
prima di fare un passo falso, insieme o da soli, se l'altro è privo di comprensione...
(continua)
Jawohl!
Il sincretismo stroboscopico nucleare, caratterizzato da una improbabile fisiognomica michelangiolesca completamente avulsa da un certo sciovinismo sottoculturale di bassa lega, mal si compenetra con una deriva morfologicamente scompensata, tale da produrre uno scardinamento piroclastico di dimensioni apocalittiche e sesquipedali. Ciò nonostante è pacifico e, perché no, anche atlantico che, se Maometto non va alla montagna perché ha perso lo skipass, è lapalissiano che la somma dei cateteri diviso l'ipotenusa meno il logaritmo della radice quadrata del triangolo delle Bermude, è sostanzialmente equivalente al capitale in
criptovalute, detenuto dall'algoritmo relativo alla
Bundesbank teutonica, miseramente fallita per la concussione aggravata e fraudolenta di un suo funzionario infedele scappato alle isole Cayman con la sua fidanzata Marlene con un jet di linea della Lufthansa... Jawohl!... (continua)
<Non rammentavi, me ne accorsi dal tuo sguardo sulle dita
quella volta che dicesti ch’ero quasi tutta la tua vita.
Mi facesti così omaggio delle tue bugie, fin dal titolo>.
<<Non rammentavo, te ne accorgesti dai miei occhi sulle dita
quella volta che dissi ch’eri tutta la mia vita.
Ti feci dono così di quelle che non credevo fossero bugie>>.
<Continua… ritorniamo al titolo>
(drabble, da Crestomazia)... (continua)